Campo Bambi 2019
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C’è da rimanere incantati in una notte come quella del 31 luglio! L’occhio si stacca dall’oculare solo per ammirare la vastità della Via Lattea per poi ritornare a cercare oggetti nascosti anche da miliardi di anni.
Campo Bambi – Monte Peller. Potrei scrivere che è una sera come tante ma non è così, il temporale del pomeriggio ha spazzato via ogni nuvola rendendoci un cielo libero e pulito come raramente capita di vedere.
Gli strumenti sono pronti, i ragazzi anche, tutti attenti e con il naso all’insù. Si inizia con una carrellata delle costellazioni visibili e delle curiosità mitologiche contenute in esse e poi… si passa agli oculari.
I primi ad essere osservati sono i protagonisti indiscussi del cielo estivo, Saturno e Giove con i suoi quattro satelliti disposti attorno. Più si fa buio e più noi riusciamo a vedere (è un gioco di parole che si sposa benissimo solo con l’astronomia) così spingiamo la vista il più lontano possibile e le facciamo raggiungere oggetti come la galassia di Andromeda M31 e la Whirlpool M51, gli ammassi M11, M3, M13, M92, nebulose come M57 e M27, stelle doppie come Albireo e Mizar oltre che un saluto al comandante Luca Parmitano che è passato sopra le nostre teste in una delle orbite compiute dalla Stazione Spaziale Internazionale.
Al prossimo campeggio!
kc