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“Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso”: l’Italia è il paese peggiore del G20

 

“Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso”: l’Italia è il paese peggiore del G20

 

Una ricerca internazionale è approdata alla realizzazione di un “Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso” ed è stata pubblicata il 10 giugno sulla prestigiosa rivista “Science Advances”. Al lavoro hanno dato un contributo fondamentale studiosi italiani (tre sui nove autori: Fabio Falchi, Pierantonio Cinzano e Riccardo Furgoni). I ricercatori si sono serviti di dati raccolti da satelliti e hanno creato un modello di calcolo per rappresentare con la massima precisione lo stato dell’inquinamento luminoso a livello planetario. Purtroppo l’Italia, tra i paesi del G20, risulta il più inquinato da luce artificiale inutilmente dispersa verso l’alto. Come si può vedere dall’immagine qui accanto, la pianura padana è tra le regioni italiane che stanno peggio. Molto inquinati sono anche l’Arabia Saudita, la Corea del Sud, Singapore, Qatar, Kuwait e gli Emirati Arabi. Un po’ meglio le cose vanno meglio in Germania e in India. Preoccupa persino l’inquinamento del Cile, dove si costruirà E-ELT, il telescopio europeo da 39 metri.

L’attuale conversione dell’illuminazione pubblica dalle lampade a fluorescenza alle sorgenti Led sta inoltre peggiorando la situazione per due motivi: 1) perché lo spettro luminoso è più ampio e spostato verso una elevata temperatura di colore non filtrabile come invece si può fare con le lampade fluorescenti al sodio (o le più antiquate e abbandonate a vapori di mercurio); 2) perché i risparmi nel consumo di energia permessi dai Led vengono spesso spesi in un aumento di illuminazione anziché in investimenti socialmente utili. L’”Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso” riguarda ovviamente in modo diretto l’astronomia, ma intercetta anche un interesse ampiamente multidisciplinare che va dalla biologia alla demografia, dall’ecologia alla politica energetica fino alla cultura intesa nel senso più ampio e profondo.

Fonte: astronomianews.it

Lunedì, 13 giugno 2016

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