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LA SONDA JUNO DOPO 5 ANNI ARRIVA IN ORBITA INTORNO A GIOVE: "PRONTA A SVELARE TUTTI I TUOI SEGRETI"

La sonda ha percorso oltre 2 miliardi e 700 milioni di chilometri per giungere all'appuntamento con il più grande dei pianeti del Sistema Solare. La navicella da 3 tonnellate e mezza a proplulsione solare ha dovuto accendere il motore principale per 35 minuti, in modo da poter frenare la sua corsa e entrare correttamente in orbita

juno-nasa

 

Dopo quasi 5 anni di viaggio la sonda della Nasa Juno ha raggiunto l'orbita di Giove. Un obiettivo storico nella corsa alla ricerca spaziale che è stato raggiunto quando in Italia albeggiava e che la Nasa ha salutato con un video postato su twitter che mostra l'entusiasmo della sala missione al momento del fatidico "mission accomplished". " L'accensione del motore è completata, Juno ora orbita intorno a Giove. Pronta a svelare i suoi segreti", ha twittato l'agenzia spaziale statunitense. 

 

Una missione record

La sonda ha percorso oltre 2 miliardi e 700 milioni di chilometri per giungere all'appuntamento con il più grande dei pianeti del Sistema Solare. La navicella da 3 tonnellate e mezza a proplulsione solare ha dovuto accendere il motore principale per 35 minuti, in modo da poter frenare la sua corsa e entrare correttamente nell'orbita di Giove.  Obiettivo raggiunto alle 20.53 ora della California, le 5.53 in Italia.

 

 La gioia nella sala controllo missione

"Siamo dentro", ha urlato Scott Bolton, ricercatore dell'Istituto Southwest Research di San Antonio, Texas e responsabile della missione. "Siete la migliore squadra di sempre - ha detto ai suoi colleghi dopo l'avvenuto JOI, acronimo che indica il Jupiter Orbit Insertion - Avete appena realizzato la cosa più difficile mai fatta dalla Nasa". E' stato, infatti, uno dei momenti più delicati e pericolosi per il veicolo. Per 35 minuti la sonda alimentata a energia solare ha acceso il suo motore principale collocandosi in un'orbita polare, con un periodo di 11 giorni rispetto al pianeta gassoso.

 

Il contributo dell'Italia

Il nostro Paese è protagonista con due degli strumenti a bordo: JIRAM, ovvero Jupiter InfraRed Auroral Mapper, per lo studio delle aurore e dell`atmosfera e un transponder in banda Ka per studi gravitazionali. JIRAM è stato fornito dall`Agenzia spaziale Italiana e sviluppato con il supporto scientifico dell`Istituto Nazionale di Astrofisica. Realizzata da Leonardo-Finmeccanica, la Jovian Infrared Auroral Mapper è una macchina fotografica in grado di produrre sia spettri che immagini, uno strumento quindi estremamente innovativo in grado di misurare gli strati più esterni dell'atmosfera e osservare il fenomeno delle aurore gioviane. 

fonte: rainews.it

Martedì, 5 luglio 2016

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