Articoli recenti

Agosto 2016

IL SOLE

Il giorno 11 passa dalla costellazione del Cancro a quella del Leone.

  • 1 agosto: il sole sorge alle 6.06; tramonta alle 20.30
  • 15 agosto: il sole sorge alle 6.20; tramonta alle 20.12
  • 31 agosto: il sole sorge alle 6.37; tramonta alle 19.47


Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 14 minuti per una località alla latitudine media italiana.

 
LA LUNA

Luna nuova il 02.08.2016

Primo quarto il 10.08.2016

Luna piena il 18.08.2016

Ultimo quarto il 25.08.2016

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

Mercurio: il pianeta torna ad essere presente nel cielo della sera, poco dopo il tramonto del Sole. Purtroppo per tutto il mese si manterrà molto basso sull’orizzonte occidentale e non sarà facile individuarlo tra le luci del crepuscolo. Sarà comunque interessante seguire il moto di Venere e Giove, che con Mercurio formeranno un terzetto di pianeti molto vicini tra loro, fino alla suggestiva congiunzione Venere-Giove. Questi ultimi sono i pianeti più luminosi, mentre sarà una sfida tentare di individuare Mercurio, che il 2 agosto tramonta 1 ore e 2 minuti dopo il Sole, mentre raggiunge la massima distanza angolare dal Sole (elongazione di oltre 27°) il 16 agosto.

Venere: il pianeta più luminoso si riaffaccia sull’orizzonte in direzione Ovest, ancora molto basso in cielo, ma che il 27 agosto sarà comunque protagonista della interessante congiunzione molto ravvicinata con Giove, il quale invece sta terminando il periodo di osservabilità serale. Venere attraversa l’intera costellazione del Leone, passando vicino alla stella Regolo il giorno 5, per poi entrare nella costellazione della Vergine il 24 agosto.

Marte: l’intervallo di tempo a disposizione per osservare il pianeta rosso si riduce progressivamente ed è limitato alle prime ore di oscurità. Ma come ad Ovest si verifica l’incontro tra tre pianeti - Mercurio, Venere e Giove – non meno spettacolare è il triangolo di astri luminosi costituito da Marte, Saturno e la stella Antares. Un triangolo che diventa un allineamento quasi perfetto il 24 e il 25 agosto, quando si verificano le congiunzioni Marte – Antares e Marte – Saturno. Marte lascia la costellazione della Bilancia il 2 agosto, attraversa la parte superiore dello Scorpione per poi entrare nell’Ofiuco il giorno 22.

Giove: termina il lungo periodo di osservabilità serale del pianeta gigante. Sull’orizzonte occidentale assisteremo allo scambio di ruolo di pianeta più luminoso della volta celeste. Giove si avvicina sempre più al Sole, fino a scomparire tre le luci del crepuscolo, da dove emerge Venere, futuro protagonista dei cieli serali. L’incontro tra i due pianeti avviene la sera del 27 agosto. Giove il 9 agosto lascia la costellazione del Leone per entrare in quella della Vergine.

Saturno: le indicazioni per osservare Saturno sono del tutto identiche a quelle valide per Marte , con cui si troverà in congiunzione il 25 agosto. Dal giorno 13 agosto il moto del pianeta torna diretto, ancora nella costellazione dell’Ofiuco.

Urano: il pianeta continua ad anticipare l’orario del proprio sorgere e lo si può individuare sull’orizzonte orientale già prima della mezzanotte, rendendole pertanto possibile l’osservazione per tutta la seconda parte della notte. Urano si sposta lentamente con moto retrogrado nella parte centrale della costellazione dai Pesci. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare è consigliabile l’uso di un telescopio.

Nettuno: anticipando sempre più l’orario in cui sorge, Nettuno diventa osservabile praticamente per tutta la notte. All’inizio di settembre il pianeta sarà infatti in opposizione al Sole, raggiungendo le migliori condizioni di osservabilità per quest’anno. Lo possiamo quindi cercare a Sud-Est nella prima parte della notte, a Sud dopo la mezzanotte, a Sud-Ovest nelle ore che precedono l’alba. La luminosità di Nettuno è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo ed è quindi indispensabile l’uso del telescopio per poterlo osservare. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.

Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Dopo l’opposizione che ha avuto luogo lo scorso luglio, Plutone rimane ancora osservabile per quasi tutta la notte. Lo si può cercare a Sud nelle prime ore della notte e successivamente a Sud-Ovest. Data la luminosità estremamente bassa del pianeta, è comunque indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.

CONGIUNZIONI

Mercurio - Venere: la sera del 4 agosto l’osservazione di questi astri è davvero difficoltosa, trovandosi nella luce del crepuscolo serale appena sopra l’orizzonte occidentale. Mercurio si trova vicino alla sottilissima falce di Luna crescente, mentre Venere si trova a breve distanza dalla stella Regolo della costellazione del Leone 

Luna - Giove: il 6 agosto, dopo il tramonto, ad Ovest, è possibile osservare l’ultimo incontro serale tra Giove e Luna per quest’anno. Giove è ancora nella costellazione del Leone, mentre la falce di Luna crescente ha già sorpassato il pianeta e si trova nella costellazione della Vergine 

Luna - Marte - Saturno : già da molte settimane Marte e Saturno ci regalano suggestive configurazione nei pressi della costellazione dello Scorpione, ma in questo mese di agosto la distanza angolare tra i due pianeti si riduce ulteriormente, creando una notevole concentrazione di astri luminosi. La sera dell’11 agosto al triangolo Marte – Saturno – Antares si aggiunge la Luna già oltre il Primo Quarto. Le costellazioni sullo sfondo sono la Bilancia, lo Scorpione e l’Ofiuco

Luna - Saturno : la sera del 12 agosto, il quartetto di astri già protagonisti dello spettacolo della sera precedente, propone una nuova interessante configurazione, con un allineamento Marte - Saturno – Luna e la stella Antares appena più in basso rispetto ai pianeti. Antares e Marte si trovano nella costellazione dello Scorpione , Saturno e la Luna nell’Ofiuco

Luna - Pleiadi : nelle ore centrali della notte tra il 23 e il 24 agosto la Luna e le Pleiadi sorgono insieme a Est; la Luna si trova nella costellazione dell’Ariete e si avvicina al Toro 

Marte - Saturno : L’ultima decade di agosto ci presenta ben due congiunzioni planetarie di rilievo. La sera del 25 agosto l’avvicinamento tra Marte e Saturno si completa con il raggiungimento della minima distanza angolare tra i due pianeti. La congiunzione si verifica nella costellazione dell’Ofiuco 

Venere - Giove: questo agosto 2016, il mese delle congiunzioni, conclude la serie di eventi astronomici il giorno 27 con un incontro difficile da osservare ma di notevole spettacolarità. Venere e Giove saranno infatti vicinissimi, ad una distanza angolare di appena 4 primi. I due pianeti più luminosi saranno però estremamente bassi sull’orizzonte: si potrà tentare l’osservazione quando saranno a circa 5° di altezza sull’orizzonte occidentale, ancora illuminato dalle luci del crepuscolo. Saranno chiaramente favorite le località con l’orizzonte privo di ostacoli, ad esempio sulla costa tirrenica. Venere e Giove si trovano nella costellazione della Vergine. Non lontano dai due pianeti, ma molto meno luminoso e ancora più basso, quindi praticamente inosservabile, si trova anche Mercurio

STELLE DOPPIE

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare STF 2404 Aquila.

 

COSTELLAZIONI

In una notte senza Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo lo sguardo verso Sud. Ci troviamo nel Sagittario, costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea. 
Da quell'area si origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno a noi e che possiamo seguire alzando lo sguardo e andando in alto e verso sinistra, attraverso il Triangolo Estivo - ovvero le costellazioni dell'Aquila, della Lira e del Cigno(v. Cielo di Luglio) . 
Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l'immensità del disco di stelle in cui siamo immersi, con un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere. Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia. 
Rimanendo lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c'è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est troviamo invece il Capricorno e l'Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l'ausilio di una carta del cielo. 
A Nord-Ovest la brillante stella Arturo contende a Vega il primato di astro più luminoso: essa fa parte del Bootes, dall'inconfondibile forma ad aquilone. 
Alla sua sinistra, la piccola costellazione della Corona Boreale. 
Vega, che già sappiamo riconoscere come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a Deneb e Altair, nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento per proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni. 
Partendo da Vega e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la costellazione di Ercole; più in basso, tra Vega e Antares (la stella più luminosa dello Scorpione) situata l'ampia ma poco appariscente costellazione dell'Ofiuco. 
Ancora nei pressi del Triangolo Estivo, in particolare nelle notti non disturbate dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle costellazioni minori, come la Freccia - tra il Cigno e l'Aquila - o il Delfino, facilmente individuabile per la sua forma a rombo. 
In direzione Nord, la Stella Polare è come sempre al centro della famiglia delle Costellazioni Circumpolari. L'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal Dragone, da Cefeo e, con la caratteristica forma a "W", da Cassiopea. Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali. 
Ricordiamo che nel Perseo si trova il "radiante" dello sciame di meteore detto appunto delle "Perseidi". 

 

METEORE

METEORE DI AGOSTO 2016

Quest’anno saranno favorevoli per osservare meteore, la prima parte e gli ultimi giorni del mese. Sarà un anno ad ogni modo non troppo avverso per seguire lePerseidi, poiché la Luna arriverà alla sua fase massima il 18 agosto, dopo cioè la maggiore frequenza dello sciame, e non sarà granchè alta sull’orizzonte. 

Agosto è ad ogni modo un mese ricco anche di altri sciami, per lo più concentrati lungo l’eclittica tra le costellazioni dell’Aquila e dell’Aquario. Queste correnti non mostrano gran quantità di stelle cadenti, né massimi particolarmente accentuati, essendo formate da corpuscoli assai minuti che impattano con l’atmosfera con bassa velocità e che si sono dispersi ormai quasi completamente. Non di rado, per lo più dalle stesse regioni eclitticali, possono anche capitare spettacolari bolidi, dovuti a meteoroidi più consistenti e compatti. 

Specie all’inizio del mese diventano più numerose le alfa Capricornidi (max 1/2 agosto)che si irradiano da un’area a pochi gradi a nord-est della stella omonima. Visibili per tutta la notte, offrono un’ottima opportunità per le applicazioni video fotografiche, visto che queste meteore sono apparentemmente lente e per lo più brillanti, con una caratteristica esplosione finale. 

Favorevole all’osservazione sarà pure la corrente delle alfa Arietidi (max 3/4 agosto), formata da velocissime meteore, confermate recentemente dai dati video. 

Durante tutto il mese, un certo numero di meteore sarà osservabile dai numerosi radianti attivi nella regione dell’Aquario (es: varie componenti delle delta e iota Aquaridi). Queste correnti sono credute spesso ingiustamente possedere una bassa densità spaziale, ma in realtà sono generate da corpuscoli minuti, che impattando abbastanza lentamente, producono un esiguo effetto luminoso.

Nella prima decade d’agosto, i radianti della componente settentrionale delle delta Aquaridi (max 8/9 agosto) e delle Aquilidi (max 10 agosto) saranno quelli da cui sarà più facile rilevare una certa attività, nonostante queste correnti siano ricche di corpuscoli di minute dimensioni.

Nel 2016 per le Perseidi si prevede una apparizione tutto sommato favorevole, dato che il disturbo lunare sarà presente solamente per alcune ore seguenti la fine del crepuscolo serale, quando comunque il radiante sarà ancora basso sull’orizzonte.
Il maggior numero di Perseidi dovrebbe essere osservabile a partire dalla serata dell’11 agosto, dal tramonto della Luna fino alle prime luci dell’alba del 12, allorchè il radiante sarà alto nel cielo oltre i 65 gradi. Durante le ore diurne del 12 agosto il numero delle Perseidi è atteso ancora sostenuto, ma da noi sarà rilevabile soltanto via radio. 
Quest’anno, è stato previsto che l’influenza gravitazionale di Giove possa spingere verso l’orbita terrestre alcuni vecchi addensamenti di particelle normalmente più lontani, e che quindi, oltre all’usuale flusso annuale di meteore, possano registrarsi anche cospicui aumenti.
Il numero delle meteore visuali dovrebbe superare abbondantemente le 100 meteore/h. Occorre però ricordare che tali valori sono teorici, e che in realtà risultano sempre ben minori, infatti l’area-radiante (vicino alla stella eta PER) da cui sembrano provenire le meteore non è allo zenit, ma in genere più bassa sull’orizzonte, né i luoghi da cui si osserva sono con cieli trasparenti e scuri, privi di foschia e di inquinamento luminoso. 

Nella seconda parte del mese, interessante da seguire sarà l’attività della componente meridionale rispetto all’eclittica delle delta Aquaridi (max 28 luglio), sicuramente la corrente più conosciuta di luglio. Note fin dal 1849 come uno sciame diffuso, sono riscontrate tutt’ora ben attive, pur se osservabili con una certa difficoltà in quanto ricche di eventi poco luminosi e privi di persistenza della scia. 
Un’altra regione di cielo interessante è quella che comprende le costellazioni tra Dragone, Aquila e Cigno, dove sono stati segnalati dei radianti diffusi, di cui non sempre è risultata chiara l’attività. E’ il caso soprattutto delle gamma Draconidi, un discusso sciame, attivo nella prima parte del mese (max 7 luglio). Segnalato nel 1964 dall’American Meteor Society e confermato da foto e video, ha finora alternato brevi exploit di meteore a periodi di completa assenza. 

 

Spettacolare Perseide con esplosione finale filmata da 4 postazioni venete alle 03h02m UT dell’ 8 agosto 2013. Dall’analisi delle immagini si è dedotto che il meteoroide è impattato in atmosfera sui cieli del Trentino, a N-E di Rovereto – Foto 1 © L .Scarpa (Alberoni, VE), Foto 2 © E .Stomeo (Scorzè, VE)

Purtroppo quest’anno nella seconda parte di agosto l’osservazione delle kappa Cignidi (max 18/19 agosto) sarà inibita dal disturbo lunare. 
Potremo orientare la nostra attenzione su alcuni interessanti sciami minori di fine mese: le alfa Cignidi (max 24 agosto) e soprattutto le Aurigidi (max 31/01 agosto), una corrente molto interessante originata dalla cometa a lungo periodo 1911 N1 (Kiess), corrente che mostra in particolari circostanze gravitazionali coi pianeti maggiori dei veri e propri exploit di centinaia di meteore.

 

 

COMETE

COMETE DI AGOSTO 2016

 

Il punto:

Ancora un mese senza oggetti luminosi o solo discretamente brillanti. Anche in agosto dovremo quindi inventarci qualche sfida.

43/P Wolf-Harrington

Tra tanti oggetti deboli proviamo a dare la caccia a questa periodica, scoperta da Max Wolf nel 1924, che giungerà al perielio il 19 agosto probabilmente non superando nemmeno l’undicesima magnitudine. Si muoverà nei Gemelli, inizialmente molto bassa sull’orizzonte ma poi man mano, senza esagerare, un po’ più alta, da osservare comunque a ridosso dell’alba. Il primo giorno del mese si troverà a meno di un grado dal celebre e luminoso ammasso aperto M 35.

La cartina della 43/P riporta la posizione della cometa alle 3.30 (ora estiva). Le stelle più deboli sono di undicesima magnitudine.

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo il tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti