Ecco i rottami di “Schiaparelli” su Marte: li ha individuati un satellite della Nasa

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2016-10-21 20-57-20 news

Ecco ciò che resta del lander “Schiaparelli”: l’immagine mostra la regione di atterraggio prima e dopo la discesa su Marte del “dimostratore” europeo. Il punto scuro che compare è molto probabilmente un piccolo cratere scavato dall’impatto. L’immagine ha una risoluzione di sei metri per pixel ed è stata ripresa dal satellite della Nasa “MRO”, Mars Reconnaissance Orbiter. Il modulo di atterraggio è entrato nell’atmosfera marziana alle 14,42 ora di Greenwich del 19 ottobre. La discesa si è svolta regolarmente fino a 50 secondi dalla conclusione ma i retrorazzi di frenata sono rimasti accesi solo per 3 secondi anziché per 30.

Il satellite “MRO” della Nasa ha scattato il 20 ottobre questa immagine di una ristretta zona del Meridiani Planum (qui confrontata con una immagine precedente del mese di maggio di quest’anno). Oltre al cratere da impatto con i resti di “Schiaparelli”, che misura all’incirca 15 x 40 metri, è stato individuato il paracadute, che ha un diametro di 12 metri, circa un chilometro più a nord.

Si stima che il dimostratore sia sceso in caduta libera da una quota compresa tra 2 e 4 chilometri, toccando il suolo marziano alla velocità di 200 chilometri l’ora. Le dimensioni del cratere fanno pensare che il lander sia esploso nell’impatto in quanto i serbatoi del propellente che avrebbero dovuto frenarlo erano ancora quasi pieni. Poiché la traiettoria di caduta è stata ripresa da tre diverse posizioni gli scienziati pensano di poter ricostruire l’incidente in modo molto preciso e particolareggiato. Per ora quale sia stata l’anomalia che ha compromesso l’impresa di “Schiaparelli” non è ancora stato chiarito.

Le coordinate del punto di impatto sono 353,79 di longitudine est e 2,07 gradi di latitudine sud. La macchia scura corrisponde a una posizione che si trova a 5,4 chilometri a ovest del punto di atterraggio previsto entro una ellisse di incertezza di 100 x 15 chilometri.  Intanto l’orbiter di ExoMars che per sette mesi aveva viaggiato con “Schiaparelli” segue regolarmente la sua orbita con un periodo di 4,2 giorni con il punto più lontano a 101.000 chilometri da Marte e il più vicino a 3691.

Fonte: astronomianws.it

Martedì, 25 ottobre 2016

 

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