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Dicembre 2016

 

 IL SOLE

 

Il giorno 17 passa dalla costellazione dell'Ofiuco a quella del Sagittario. 

Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell'anno. 
In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l'orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.41 e le 16.42. Il giorno più breve dell'anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell'inverno, che quest'anno cade il 21 dicembre. 
Il giorno 21 il Sole tramonta un po' più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.37 (il 13 dicembre sorge alle 7.32): in definitiva, il Sole resta sopra l'orizzonte circa 3 minuti in meno rispetto al giorno 13. 
Quindi in effetti il giorno più corto dell'anno è di norma il 21 dicembre. 

Quest'anno il Solstizio d’inverno cade il 21 dicembre alle ore 10 e 44 minuti TU (ore 11:44 TMEC). 

UN APPROFONDIMENTO SU SANTA LUCIA, "LA NOTTE PIU' LUNGA DELL'ANNO"


• 1 dicembre : il sole sorge alle 7.21 ; tramonta alle 16.42

• 15 dicembre : il sole sorge alle 7.33 ; tramonta alle 16.42

• 31 dicembre : il sole sorge alle 7.40 ; tramonta alle 16.51

  

 LA LUNA

 

Primo quarto il 07.12.2016

 Luna piena il 14.12.2016

 Ultimo quarto il 21.12.2016

 Luna nuova il 29.12.2016

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio:   un dicembre di “alti e bassi” per Mercurio. Il pianeta raggiunge la massima elongazione serale il giorno 11 , ad una distanza angolare di 20° 46’ dal Sole. Il massimo ritardo del tramonto di Mercurio si verifica il giorno 14, un’ora e 22 minuti dopo quello del Sole. Saranno questi i giorni migliori per tentare di scorgerlo, la sera, sull’orizzonte occidentale. In seguito Mercurio si avvicina repentinamente al Sole, venendosi così a trovare sempre più basso sull’orizzonte, diventando inosservabile e proseguendo il suo cammino fino alla congiunzione con il Sole del 28 dicembre.

Venere: il pianeta più luminoso domina incontrastato il cielo della sera. L’intervallo di osservabilità si allunga ulteriormente e al calare dell’oscurità potremo osservarlo sempre più alto sull’orizzonte a Sud - Ovest e più a lungo: a fine anno Venere tramonta quasi 4 ore dopo il Sole. Il 7 dicembre Venere lascia la costellazione del Sagittario e nei giorni seguenti attraversa per intero il Capricorno, fino a fare il suo ingresso nell’Acquario proprio l’ultimo giorno dell’anno, la sera del 31 dicembre.

Marte: il pianeta è osservabile a Sud-Ovest nel corso delle prime ore della notte. E’ un po’ più alto in cielo e più spostato verso Sud rispetto a Venere. Marte infatti lascia il Capricorno e dal 16 dicembre lo si può osservare nella costellazione dell’Acquario, dove, alla fine dell’anno, si avvicina moltissimo a Nettuno.

Giove:il pianeta è l’astro più luminoso dell’ultima parte della notte. Anticipa gradualmente il suo sorgere ad oriente e si eleva verso Sud dove possiamo osservarlo fino quasi alla culminazione quando le luci dell’alba prendono il sopravvento. Il pianeta gigante termina l’anno ancora nella costellazione della Vergine, dove lo vedremo sorgere poco prima della stella Spica.

Saturno: il pianeta è inosservabile a causa della congiunzione con il Sole che si verifica il 10 dicembre. Il pianeta, dopo un lungo periodo di osservabilità serale, ricompare nel cielo del mattino. Negli ultimi giorni dell’anno si trova estremamente basso sull’orizzonte a Sud – Est, tra le luci dell’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione dell’Ofiuco.

Urano: il pianeta è osservabile per oltre metà della notte. Urano culmina a Sud nel corso delle prime ore di oscurità. Nelle ore successive si abbassa verso Sud-Ovest dove si avvia al suo tramonto che avviene nel corso successive alla mezzanotte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dai Pesci, dove si trova dal 2010. Il 29 dicembre torna a spostarsi con moto diretto.

Nettuno: le condizioni di osservabilità sono praticamente identiche a quelle di Marte, con cui, come accennato in precedenza, viene a trovarsi a brevissima distanza proprio alla fine dell’anno. Ma mentre Marte è ben visibile ad occhio nudo, Nettuno può essere individuato solo con l’aiuto del telescopio. Lo si può osservare a Sud-Ovest per alcune ore dopo il tramonto del Sole. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.

Plutone 

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

L’osservazione di Plutone non agevole in questo mese. Infatti già nelle prime ore della sera si trova basso sull’orizzonte occidentale: per quasi tutto il mese si trova appena al di sopra di Venere, ma con il passare dei giorni viene a trovarsi sempre più basso in cielo. Data la sua luminosità, molto bassa, è ancora più difficile tentare di individuarlo quando si trova nella luce del crepuscolo serale. E’ comunque indispensabile un telescopio di adeguata potenza per tentarne l’osservazione. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove è destinato a rimanere per diversi anni, fino al 2023.

 

 CONGIUNZIONI

 

Luna - Venere  : al crepuscolo della sera del 3 dicembre Venere e la falce di Luna crescente tramontano insieme nella costellazione del Sagittario, vicino al limite con il Capricorno. 

Luna – Marte : la sera del 5 dicembre la Luna, prossima al Primo Quarto, si trova in congiunzione con Marte, nella costellazione del Capricorno.

Luna – Pleiadi  : la notte del 12 dicembre la Luna, quasi piena, attraversa la costellazione del Toro, avvicinandosi alla stella Aldebaran. 

Luna – Giove  : nelle ore che precedono l’alba del 22 dicembre la Luna, appena oltre la fase di Ultimo Quarto, si eleva nel cielo orientale seguito dal pianeta Giove, nella costellazione della Vergine. 

Luna - Saturno : a due giorni dalla Luna Nuova, il sottilissimo falcetto di Luna calante sorge tra le luci dell’alba del 27 dicembre seguito da Saturno, difficilmente distinguibile nel chiarore del cielo ad oriente, dove ricompare dopo la congiunzione con il Sole, nella costellazione dell’Ofiuco. 

 

 STELLE DOPPIE

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Eta Persei.

 

 COSTELLAZIONI

Con il mese di dicembre entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni invernali che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita - Capricorno, Acquario, Pesci - si avviano al tramonto nel cielo di Sud - Ovest, sostituite a Sud - Est dall'inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli. 
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura. 
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone. 
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, la Giraffa.

 

 

 

METEORE

METEORE DI DICEMBRE 2016


Dicembre presenta un gran numero di ore di oscurità ed è senza dubbio uno dei mesi più indicati per dedicarsi all’osservazione delle stelle cadenti. Specie nelle settimane lontane dal plenilunio (14 dicembre) godremo di buone circostanze per osservare, non solo visualmente, ma anche con l’aiuto della fotografia. Dato che in questo periodo di passaggio tra l’autunno e l’inverno la luminosità media delle meteore si mantiene tra le più contenute di tutto l’anno sarà importante compiere sempre sedute osservative in condizioni di buona trasparenza del cielo.

Nella prima parte del mese sono attivi interessanti sciami minori che si originano per lo più nei dintorni delle costellazioni del Toro e Orione, visibili per tutta la notte e sufficientemente alti sull’orizzonte. Quest’anno saranno favorevoli all’osservazione: le sigma Hydridi (max 5/6 dicembre) che mostrano da anni un’attività abbastanza sostenuta e le Monocerontidi (max 7/8 dicembre), originate dalla cometa 1917 Mellish, che sembrano irradiarsi da un’area molto diffusa a est di Orione.

La corrente meteorica principale del mese è senza dubbio quella delle Geminidi, particolarmente evidente tra il 10 e il 15 dicembre, comparabile per quantità e brillantezza delle stelle cadenti a quella delle Perseidi di agosto. I più recenti studi hanno rilevato che lo sciame mostra un’attività massima sostenuta per parecchie ore, con due aumenti, il primo più consistente con meteore di debole luminosità e il secondo meno cospicuo con meteore più brillanti. Le circostanze con cui potremo osservarle irradiarsi da un’area poco a nord-ovest di Castore sono quest’anno purtroppo totalmente sfavorevoli, sia perchè la maggior frequenza dovrebbe verificarsi nelle ore diurne del 13 dicembre e sia perché il forte disturbo della Luna sarà sempre presente. Peccato perché in genere le Geminidi si mostrano numerose, specie nella fase del massimo quando superano il centinaio.

Nella seconda parte del mese diventano interessanti anche le regioni vicine alla costellazione del Leone, in quanto qui sono presenti dei radianti minori che ogni anno mostrano una certa attività. 
Si tratta delle Lincidi (max 20 dicembre) e delle theta Geminidi (max 25 dicembre). 
Intorno al 21/22 dicembre già dal termine del crepuscolo serale sarà il caso di tenere sotto controllo l’attività delle Ursidi, poiché possono mostrare improvvisi display anche se la cometa che le origina, la 1856 Tuttle, non è in vicinanza del perielio. Il loro radiante circumpolare, posto tra la stella beta UMI e la Polare, sarà osservabile per tutta la notte. 

 

 

COMETE

COMETE DI DICEMBRE 2016 

Il punto: 

Anche per questo ultimo mese dell'anno non si registrano comete luminose facilmente osservabili, quindi dobbiamo accontentarci di deboli ma pur sempre interessanti comete.

226P/Pigott-LINEAR-Kowalski

Scoperta da Edward Pigott il 19 novembre 1783, fu nominata la cometa dell'anno. Ha un periodo rivoluzione di 7.32 anni, ma per oltre due secoli non fu più osservata. Nel 2003 fu ritrovata, identificata inizialmente come un asteroide, ma poi ci rese conto che aveva una lieve attività cometaria e fu ricollegata alla cometa scoperta da Pigott. Nel 2009 fu ritrovata e definitivamente numerata con la sigla 226P.

Attualmente ha una luminosità di 15.5 mag e si trova nella costellazione Perseo.

56P/Slaughter-Burnham

Anche questa cometa appartiene alla famiglie delle gioviane con un periodo di rivoluzione di 11.5 anni. Scoperta dagli astronomi statunitensi Charles D. Slaughter e Robert Burnham il 27/01/1959, adesso si trova nella costellazione di Perseo con una luminosità di soli 16.0 mag.

 

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