Gennaio 2017

IL SOLE

 

Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 19 gennaio, quando passa nella costellazione del Capricorno.


• 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.52

• 15 gennaio: il sole sorge alle 7.37; tramonta alle 17.07

• 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.26


La durata del giorno aumenta di 48 minuti dall'inizio del mese. 

(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 


Il 4 gennaio alle ore 15 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147 101 035 km

 

LA LUNA

 

Primo quarto il 05/01/2017

Luna piena il 12/01/2017

Ultimo quarto il 19/01/2017

Luna nuova il 28/01/2017

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio: il nuovo anno inizia con un periodo di buona osservabilità mattutina, soprattutto nel corso della seconda decade di gennaio, quando Mercurio arriverà a sorgere quasi un’ora e 40 minuti prima del Sole. Avremo quindi buone possibilità di scorgerlo a Sud - Est tra le prime luci dell’alba. A fine mese l’intervallo di osservabilità si riduce sensibilmente: il pianeta sorge un’ora prima del Sole. 

Venere: le prime ore della notte saranno illuminate dallo splendore di Venere, che in questo mese di gennaio raggiunge le condizioni di migliore osservabilità serale. Venere infatti tramonta ben 4 ore dopo il Sole. Sarà opportuno approfittare di queste condizioni molto favorevoli, perché nelle settimane successive il pianeta si abbasserà molto velocemente verso l’orizzonte occidentale e ben presto non sarà più visibile nel cielo della sera (dagli ultimi giorni di marzo e per tutto il resto dell’anno sarà visibile solo al mattino presto). Venere attraversa la costellazione dell’Acquario per entrare nei Pesci il giorno 23. Da segnalare la congiunzione con Nettuno del 13 gennaio.

Marte: le condizioni di osservabilità di Marte sono molto simili a quelle di Venere. Dopo il tramonto del Sole sono entrambi ben visibili a Sud-Ovest. In pratica si assiste ad una sorta di inseguimento, in cui il pianeta più luminoso si avvicina molto lentamente al pianeta rosso, senza riuscire a raggiungerlo: Marte si sposta dall’Acquario ai Pesci, dove fa il suo ingresso il 19 gennaio, alcuni giorni prima di Venere.

Giove: il pianeta gigante è il protagonista della seconda parte della notte. Continuando ad anticipare l’orario del proprio sorgere lo si può vedere culminare a Sud prima del sorgere del Sole e a fine mese già intorno alla mezzanotte apparirà sull’orizzonte ad Est. Giove rimane per tutto il mese nella Vergine, dove sarà in congiunzione con la stella più luminosa della costellazione, Spica, il 20 gennaio.

Saturno: dopo la congiunzione con il Sole dello scorso mese di dicembre, il pianeta con gli anelli riappare al mattino, dopo possiamo individuarlo basso sull’orizzonte orientale, ancora nella costellazione dell’Ofiuco, dove era rimasto per tutto il 2016. Tra le prime luci dell’alba sarà interessante la successione di tre astri : più in basso Mercurio, poi Saturno e, più alto e più verso Sud, Antares, la stella più luminosa dello Scirpione Saturno si trova approssimativamente alla stessa altezza sull’orizzonte di Antares, la stella più brillante dello Scorpione.

Urano: il pianeta è ancora osservabile a Sud-Ovest nella prima parte della notte, anche se le ore disponibili per poterlo seguire in cielo sono destinate a diminuire. Negli ultimi giorni del mese Urano tramonta infatti prima di mezzanotte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per riuscire ad individuarlo si consiglia l’uso di un telescopio. Il pianeta dal 2009 si trova nella costellazione dei Pesci, dove è destinato a rimanere anche per tutto il 2017.

Nettunoabbiamo lasciato Nettuno in una congiunzione stretta con Marte proprio nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio. Come già segnalato, il giorno 13 si verifica la congiunzione con Venere. Il pianeta è quindi osservabile anch’esso a Sud-Ovest nelle prime ore della sera, anche se la sua luminosità è estremamente inferiore a quella di Marte e Venere, tanto da rendere necessario l’ausilio di un telescopio per poterlo individuare. Anche nel 2017 Nettuno rimane per tutto l’anno nella costellazione dell’Acquario, dove è entrato nel 2011 per rimanervi per un lungo periodo, fino al 2022.

Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone è inosservabile: il 7 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole. Per vederlo ricomparire al mattino sarà necessario attendere alcune settimane: data la sua luminosità, estremamente bassa, prima di riuscire ad osservarlo con il telescopio bisogna attendere che si trovi abbastanza alto sull’orizzonte orientale prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone si trova ancora nella parte alta del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.

 

CONGIUNZIONI

 

Luna – Venere : il 2017 inizia con un suggestivo allineamento. La sera del 2 gennaio possiamo ammirare la falce di Luna crescente tra i pianeti Venere e Marte: i tre astri sono tutti raggruppati nella costellazione dell’Acquario. 

Luna – Marte : la sera successiva, il 3 gennaio, la Luna ha oltrepassato Marte. Troviamo ancora i tre astri nella costellazione dell’Acquario, ma in un ordine diverso: Venere, Marte e la Luna crescente . 

Luna - Pleiadi  : La Luna calante inizia ad attraversare la costellazione del Toro la sera dell’08 gennaio, dove si possono osservare le Pleiadi e la stella Aldebaran . 

Luna - Giove  : un suggestivo allineamento si verifica sull’orizzonte orientale nella seconda parte della notte tra il 18 e il 19 gennaio. Il pianeta Giove si trova tra la Luna all’Ultimo Quarto e la stella Spica, la più luminosa della costellazione della Vergine . 

Luna – Saturno : la mattina del 24 gennaio, prima del sorgere del Sole, si può osservare la congiunzione tra la sottile falce di Luna calante e il pianeta Saturno, nella costellazione dell’Ofiuco.

Luna – Venere : la sera del 31 gennaio si ripete l’incontro ravvicinato tra la falce di Luna crescente e i pianeti Venere e Marte. Il triangolo di astri luminosi in questa occasione si trova nella costellazione dei Pesci . 

 

 

STELLE DOPPIE

 

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare la Beta Orionis.

 

COSTELLAZIONI

 

Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone.

A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.

Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.

La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.

Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka.

Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.

Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.

Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa. 

 

METEORE

 

METEORE DI GENNAIO 2017


Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell'anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all'incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote. Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all'orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto, e solamente da mezzanotte all'alba, man mano che il radiante sale sempre più in altezza, diventa conveniente osservarle.

Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso nelle ore diurne del 3 gennaio [1], quando purtroppo da noi sarà giorno. Se consideriamo che in genere la frequenza oraria degli eventi si maniene sopra le 100 meteor per almeno una decina di ore, si vede che sfortunatamente quest’anno non avremo neppure l’opportunità di osservare né la fase ascendente né quella discendente della curva di attività, ma solamente le zone meno dense della corrente meteorica. Ci dovremo accontentare pertanto di osservare questo sciame sia il 2/3 che il 3/4 gennaio, al di fuori del picco massimo. Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un’area di cielo molto diffusa, mentre durante la massima attività appaiono molto brillanti da un radiante molto compatto.

Dall’Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacienti. Occorre pertanto osservare da mezzanotte in poi per vedere via via aumentare il numero delle stelle cadenti. Per latitudini inferiori (all’incirca di Napoli) l’osservazione è ancor meno agevole, poiché il radiante risulta tramontare verso le 20h e quindi poco dopo sorgere nuovamente. 

Oltre alle Quadrantidi in gennaio sono attive anche alcune piogge minori, per lo più con radianti vicini all’eclittica e quindi ormai diffuse, difficili da investigare visualmente a causa dell’esiguo numero degli eventi. Abbastanza produttiva di meteore è soprattutto la regione tra le costellazioni dei Gemelli, Cancro, Cane Minore e Idra. Si tratta di sciami visibili per l’intera notte, i cui radianti raggiungono ragguardevoli altezze sopra l’orizzonte, ma che producono poche meteore. 
A causa del disturbo lunare (plenilunio il 12 gennaio) quest’anno risulteranno ben osservabili pertanto nella seconda parte della notte le rho Geminidi (max 7/8 gennaio) e nella prima parte della notte le delta Cancridi (max 16/17 gennaio) e le alfa Idridi (max 18/19 gennaio). A fine mese invece avremo una buona chance per studiare le alfa Leonidi(max 31 gennaio) per l’intera notte. 

 

COMETE

 

COMETE DI GENNAIO 2017


Il punto:


L'inizio dell'anno 2017 sicuramente non verrà ricordato per la presenza di una cometa luminosa nei nostri cieli. In effetti siamo in un periodo di latenza di oggetti chiomati.

Il 31 dicembre 2016 la cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova è passata al perielio per poi scomparire momentaneamente. Pur essendo molto bassa sull'orizzonte varrà la pena di provare ad osservarla poco dopo il tramonto. Speriamo che nei prossimi mesi mantenga le aspettative diventando l'oggetto chiomato più luminoso.

In alternativa dovremo accontentarci della cometa C/2015 V2 Johnson che vaga nella costellazione del Boote.

 

Grafico del percorso della Cometa 45P Honda Mrkos Pajdusakova
Grafico del percorso della Cometa C2015 V2 (Johnson)
Grafico del percorso della Cometa 45P Honda Mrkos Pajdusakova
Grafico del percorso della Cometa C2015 V2 (Johnson)

 

 

Le mappe delle comete si trovano a questo indirizzo http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Gennaio_2017

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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