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Aprile 2017

IL SOLE

Si trova nella costellazione dei Pesci fino al 19 aprile, quando passa nella costellazione dell'Ariete.

  • 1 aprile: il sole sorge alle 6.54; tramonta alle 19.38
  • 15 aprile: il sole sorge alle 6.31; tramonta alle 19.54
  • 30 aprile: il sole sorge alle 6.09; tramonta alle 20.10


La durata del giorno aumenta di 1 ora e 17 minuti dall'inizio del mese. 
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale) 

 

LA LUNA

Primo quarto il 03/04/2017

Luna piena il 11/04/2017

Ultimo quarto il 19/04/2017

Luna nuova il 26/04/2017

 

Nell'anno 2017 la data della Pasqua è il 16 aprile.

La data della Pasqua è fissata alla la prima domenica dopo il plenilunio successivo all'equinozio di primavera che si è verificato l'11 aprile.

Per notizie e curiosità sulla data della Pasqua, rimandiamo a questo approfondimento : "La Pasqua, festa tra astronomia, storia e religione"

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio: nel corso della prima settimana del mese è ancora possibile approfittare delle buone condizioni di osservabilità del pianeta in orario serale, sull’orizzonte ad Ovest. La situazione migliore si verifica proprio il primo giorno del mese. Il 1° aprile Mercurio si trova alla massima elongazione dal Sole (19°) e tramonta 1 ora e 41 minuti dopo il Sole. In seguito il pianeta si avvicina velocemente al Sole, fino a diventare inosservabile. La congiunzione con il Sole si verifica il 20 aprile. A fine mese Mercurio ricompare al mattino presto tra le luci dell’alba, molto basso ad Est.

Venere: dopo la rapida scomparsa dei cieli della sera, il pianeta più luminoso ricompare ad Est prima del sorgere del Sole. All’inizio di aprile Venere sorge un’ora prima del Sole; nella seconda metà del mese questo intervallo supera l’ora e mezza. Venere rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci

Marte: come ormai da vari mesi, Marte è visibile solo alla sera, poco dopo il tramonto del Sole. Il tempo a disposizione per osservarlo si riduce lentamente, ma lo si può ancora individuare facilmente al calare dell’oscurità, basso sull’orizzonte occidentale. Il giorno 12 aprile lascia la costellazione dell’Ariete e inizia ad attraversare il Toro: in particolare negli ultimi giorni del mese lo vedremo muoversi tra Aldebaran e le Pleiadi.

Giove: dopo che Venere ha lasciato il cielo serale, Giove rimane il protagonista incontrastato della volta celeste per tutta la notte. Il 7 aprile si verifica infatti l’opposizione al Sole. Giove quindi sorge all’inizio della notte, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e tramonta all’apparire del chiarore dell’alba. L’opposizione corrisponde anche al periodo di massima luminosità di Giove ed alla sua minima distanza dalla Terra per l’anno in corso. Giove si sposta lentamente con moto retrogrado nella parte centrale della costellazione della Vergine.

Saturno: prosegue la tendenza che si osserva già da molte settimane. Un progressivo anticipo dell’orario in cui sorge il pianeta, che diventa così osservabile per tutta la seconda parte della notte. A fine mese lo si può scorgere sull’orizzonte orientale già poco dopo la mezzanotte, da cui poi si eleva fino a diventare facilmente riconoscibile a Sud-Est. Saturno si trova nella costellazione del Sagittario, dove il 6 aprile inverte il moto. Inizia così a spostarsi con moto retrogrado riavvicinandosi al limite con l’Ofiuco.

Urano: il pianeta è inosservabile. Il 9 aprile si trova in congiunzione con il Sole. A fine mese ricompare al mattino, ma ancora estremamente basso sull’orizzonte orientale, dove il 22 aprile si trova in congiunzione con Venere: entrambi i pianeti sono praticamente impossibili da individuare, confusi tra le luci dell’alba Urano si trova ancora nella costellazione dei Pesci.

Nettuno: il pianeta compare al mattino presto sull’orizzonte orientale, poco prima del sorgere del Sole. L’osservazione di Nettuno è ancora difficoltosa, sia a causa della modesta altezza sull’orizzonte, sia per la bassa luminosità, che richiede comunque l’uso del telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.

Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone è osservabile a Sud – Est poco prima dell’alba. Pur rimanendo sempre piuttosto basso sull’orizzonte, le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente, rendendo possibile la sua individuazione a Sud-Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà nei prossimi anni, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo.

 

CONGIUNZIONI

Luna - Giove: il luminoso disco della Luna quasi piena accompagnerà Giove e la stella Spica per tutta la notte tra il 10 e l’11 aprile. I tre astri si trovano nella costellazione della Vergine. 

Luna - Saturno: la congiunzione di Pasqua. Nelle prime ore del 16 aprile, nelle ore che precedono l’alba, possiamo osservare la Luna nella costellazione dell’Ofiuco che si avvicina a Saturno, nella costellazione del Sagittario (la congiunzione vera e propria avviene nelle ore successive, con i due astri sotto l’orizzonte). 

Marte - Pleiadi: Marte dal giorno 12 aprile ha iniziato ad attraversare la costellazione del Toro con un percorso che lo vede passare tra la stella Aldebran e l’ammasso stellare delle Pleiadi. La sera del 21 aprile Marte è in congiunzione proprio con le Pleiadi. 

Luna - Venere: il pianeta più luminoso torna visibile al mattino prima del sorgere del Sole. Tra le luci dell’alba del 23 aprile potremo vederlo sorgere accompagnato dalla sottile falce di Luna calante.

Luna - Pleiadi: il 27 aprile, sull’orizzonte occidentale, al crepuscolo serale, si può tentare l’osservazione del sottilissimo falcetto di Luna, ad appena un giorno dalla Luna Nuova. Poco più in alto si riconoscono Aldebaran, Marte e le Pleiadi. 

Luna - Marte: il giorno successivo, la sera del 28 aprile, si verifica una occultazione della stella Aldebaran da parte della Luna. Praticamente alla stessa altezza sull’orizzonte si trovano anche il pianeta Marte e l’ammasso stellare delle Pleiadi. Se l’orizzonte sarà libero da ostacoli, si potrà assistere al termine dell’occultazione. La sottile falce di Luna e Aldebaran saranno ormai molto bassi sull’orizzonte occidentale, dove tramontano quasi contemporaneamente a Marte e alle Pleiadi. 

Il fenomeno si verifca nelle prime ore della sera: inizia con il cielo ancora chiaro, nella luce del crepuscolo, alle 20:27 (orario valido per Roma) e termina poco meno di un'ora più tardi, inotrno alle 21:23.

 

STELLE DOPPIE

 Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Algieba (Gamma Leonis).

 

COSTELLAZIONI

 

Osservando il cielo di aprile possiamo assistere alla transizione dal cielo invernale a quello estivo. Nelle prime ore dopo il tramonto possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli, l'Auriga.Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva. Al tramontare a Sud-Ovest di Sirio - nella costellazione del Cane Maggiore - che per tutto l'inverno è stata la stella più brillante della volta celeste, corrisponde il sorgere a Nord-Est di Vega - nella costellazione della Lira - la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes. La Lira è una piccola costellazione composta principalmente da Vega e da 4 stelle vicine ad essa, disposte a parallelogramma. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore, vedremo la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone con al vertice, molto luminosa, la già citata stella Arturo. A sinistra del Bootes si può riconoscere una piccola costellazione a forma di semicerchio, la Corona Boreale. Tra la Corona Boreale e la Lira si trova la debole ma estesa costellazione di Ercole. Per individuarla possiamo prendere a riferimento il quadrilatero di stelle che ne rappresenta il corpo, mentre le altre stelle che si dipartono sopra e sotto di esso raffigurano gli arti del famoso eroe mitologico. Ercole è una costellazione molto nota agli astrofili, in quanto in essa si trova M13, un ricchissimo ammasso stellare (contiene oltre 300.000 stelle!) facilmente individuabile con piccoli strumenti, alla portata quindi anche dei neofiti. Tornando alle costellazioni zodiacali, mentre nella prima parte della notte tramontano Toro e Gemelli, nel cielo meridionale vedremo in successione la debole costellazione del Cancro, il Leone - molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo - e infine la Vergine, anch'essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica. Chi avrà la pazienza di attendere la notte inoltrata potrà scorgere a Sud-Est anche la Bilancia e, successivamente, lo Scorpione. Le costellazioni circumpolari, quelle cioè che si trovano nei pressi del Polo Nord Celeste, caratterizzano costantemente il cielo settentrionale. L'Orsa Maggiore si trova in un periodo di ottima visibilità, trovandosi alla massima altezza sull'orizzonte ("culminazione"). Ricordiamo il riferimento per trovare la Stella Polare: tracciando una linea, prolungamento del segmento che unisce due stelle dell'Orsa Maggiore, Merak e Dubhe (vedi mappa del cielo a Nord), troveremo la stella che indica approssimativamente il Nord. Sull'orizzonte settentrionale possiamo ancora individuare Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e la costellazione di Cefeo.

   

METEORE

METEORE DI APRILE 2017

In aprile sono attivi solamente sciami minori poco consistenti e per niente sorvegliati visualmente a causa della bassa luminosità delle meteore. Chi osserva inoltre è poco invogliato dalle condizioni meteorologiche spesso mutevoli e avverse. Per di più le frequenze orarie nella prima parte della notte non superano le 3-5 meteore e soltanto verso mattina si arrivano a contare 10-15 meteore. 

Le regioni tra le costellazioni del Leone e della Vergine continuano, come già in marzo, a produrre stelle cadenti lagate al sistema complesso delle Virginidi, un’associazione di radianti che si attiva in momenti differenti tra febbraio e aprile. Si tratta di numerosi filamenti di pulviscolo cometario fortemente perturbati, mescolati a sporadici pezzi di origine asteroidale. Distinguere visualmente l’appartenenza alle varie aree radianti è molto difficoltoso poichè queste risultano abbastanza vicine tra loro. In questi casi soltanto l'osservazione visuale con disegni accurati su mappe stellari delle scie meteoriche o ancor meglio riprese video fotografiche possono produrre dei risultati attendibili. 

Durante la prima decade del mese ci sarà la possibilità di osservare favorevolmente nella seconda parte della notte le correnti minori delle tau Draconidi (max 1/2 aprile) e delle kappa Serpentidi (max 4 aprile). 
Dopo il 13 aprile, passata la parentesi del plenilunio, ci sarà la possibilità di osservare per poche ore le gamma Virginidi (max 13 aprile) e per l'intera notte le sigma Virginidi (max 17/18 aprile). 

Nella seconda parte del mese, il massimo delle Liridi (max 21/22 aprile) quest’anno sarà favorevole all’osservazione, dato che il disturbo lunare sarà del tutto assente. Il maggior numero delle Liridi è atteso nelle prime ore diurne del 22 aprile, ma comunque sarà opportuno monitorare magari fotograficamente anche l'attività delle notti precedenti, in genere più ricche di meteore luminose. Si tratta di uno sciame osservato ormai da parecchi secoli, legato ai detriti della cometa a lungo periodo 1861 Thather. Normalmente le apparizioni sono abbastanza limitate e deludenti con non più di 10-30 meteore/h, ma in determinati momenti, relazionati al ciclo orbitale di Giove, le Liridi possono mostrare brevi e intensi outburst (3-5 meteore/minuto). 

Da non dimenticare a fine mese le alfa Bootidi (max 26/27 aprile) che quest'anno si presentano in completa assenza della Luna. Anche se hanno tassi orari abbastanza contenuti, talvolta nulli, sono capaci di offrire grossi outburst, come quello telescopico del 1984 con 102 Bootidi in 10 minuti. 

In questo periodo le costellazioni eclitticali, da cui saltuariamente si originano meteore particolarmente brillanti associate a residui asteroidali, risultano alle nostre latitudini alle maggiori altezze sull’orizzonte. In teoria per questo motivo potrebbero esserci più bolidi. Fatto sta che non di rado in questo mese sono state osservate grosse meteore, che in certi casi hanno generato addirittura delle cadute di meteoriti (Pribram 1959, Glanerburg 1990, Neusehwanstein 2002). 

 

COMETE

COMETE DI APRILE 2017

 

 


C/2015 ER61 PanSTARRS

 

Anche questa cometa tra circa un mese arriverà al perielio, esattamente il 9 maggio 2017, quindi sta incrementando la sua luminosità che attualmente è di magnitudine 8.5-9 ed a fine mese dovrebbe raggiungere il massimo di luminosità attestandosi alla magnitudine 8, anche perché sarà prossima al suo perielio. Anche se le condizioni di osservabilità saranno ancora molto difficili, in quanto ad inizio mese avrà una declinazione di -16° che diminuirà verso la fine del mese, vale la però la pena di osservarla. Si muoverà a cavallo delle costellazioni del Capricorno e dell’Acquario; il giorno 7 aprile si troverà a circa 2° a sud dell’ammasso globulare M72.

 

Curva di luce della cometa C2015 ER61 PANSTARRS
Cometa C2015 ER61 PanSTARRS

C/2015 V2 Johnson

Questa cometa attualmente è di magnitudine 9.5, presenta una ben visibile coda ed il suo perielio sarà il 12 giugno prossimo, quindi continuerà ad aumentare di luminosità per tutto il mese e si trova in una condizione favorevole per le osservazioni in quanto la sua declinazione è di circa 45°, quindi circumpolare, anche se le condizioni migliori per osservarla sono a partire dalla tarda serata; si muoverà ancora per tutto il mese nella costellazione di Ercole e la sua luminosità continuerà ad aumentare, sia per l’avvicinarsi al Sole, sia perché a fine mese si troverà a circa 1 UA dalla Terra. Il suo moto proprio rimarrà inferiore ad 1 arcsec/min fino a fine mese, ciò consente di effettuare riprese fotografiche con tempi di esposizione discreti.

Curva di luce della cometa C2015 V2 Johnson
Cometa C2015 V2 Johnson

 

41P/Tuttle-Giacobini-Kresak

Oramai prossima al suo perielio che sarà il 12 aprile, il giorno 2 aprile passerà alla minima distanza dalla Terra a poco più di 21 milioni di km. Attualmente la sua magnitudine è di circa 7 e dalle ultime osservazioni dovrebbe arrivare a lambire la magnitudine 6; in questo inizio mese la cometa è in una posizione relativa rispetto alla Terra che viene vista praticamente di fronte e quindi non è percepibile nessuna coda. Si muoverà per quasi tutto il mese nella costellazione del Drago e dal 21 del mese entrerà nella costellazione di Ercole. A fine mese si troverà ad ovest della stella Vega della Lira ad una distanza di circa 5°. Considerando la vicinanza alla Terra, il suo moto proprio sarà molto elevato circa 4 arcsec/min, per poi decrescere durante ed arrivare a 2.5 arcsec/min a fine mese.

Dati osservativi di 41P Tuttle-Giacobini-Kresak
Curva di luce della cometa 41P Tuttle-Giacobini-Kresak
Cometa 41P Tuttle-Giacobini-Kresak


C/2014 E4 Lovejoy

Terry Lovejoy ha scoperto la sua sesta cometa denominata C/2017 E4 Lovejoy il cui perielio sarà il prossimo 23 aprile 2017, con un MOID di poco meno di 5 milioni di km (Earth MOID= Earth Minimum Orbit Intersection Distance), una inclinazione dell’orbita di 88° ed un perielio di 73 milioni di km. Attualmente la cometa è di magnitudine 8 e secondo le previsioni potrà arrivare e superare la magnitudine 4; negli ultimi giorni l’attività è aumentata tale da presentare una lunga e tenue coda di gas. Le condizioni di visibilità, anche se miglioreranno leggermente durante il mese, sono critiche in quanto bisognerà cercare la cometa poco prima del crepuscolo mattutino al altezze sull’orizzonte veramente critiche; a fine mese però sorgerà circa un’ora prima del Sole.

Curva di luce della cometa C2014 E4 Lovejoy
Cometa C2014 E4 Lovejoy


Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.


Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:

http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html

Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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 Le mappe delle comete si trovano a questo indirizzo http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Aprile_2017

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