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Spazio: lanciato il satellite Tess della NASA, è il nuovo “cacciatore di pianeti”

Lanciato con successo il nuovo satellite della NASA Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite), il "cacciatore di pianeti" da 337 milioni di dollari

   

NASA Transiting Exoplanet Survey Satellite TESS
 
Lanciato con successo a bordo del Falcon 9 di SpaceX il nuovo satellite della NASA Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite), il “cacciatore di pianeti” da 337 milioni di dollari, considerato l’erede del telescopio Kepler.

Il liftoff è avvenuto da Cape Canaveral, in Florida: inizia così la nuova avventura di ricerca di nuovi pianeti simili alla Terra al di fuori del nostro Sistema Solare. Il lancio era stato inizialmente programmato lunedì ma ha subito un rinvio a causa di problemi al controllo della navigazione.

Il satellite, progettato e costruito dal Massachusetts Institute of Technology, trascorrerà i prossimi due anni scrutando lo spazio e cercando di catturare le variazioni di luminosità dovute al passaggio dei pianeti in orbita intorno alle stelle: lo farà grazie alle sue 4 fotocamere ad ampio spettro. “Tess sta andando in avanscoperta. Per certi versi non abbiamo idea di quello che scopriremo, sarà come disegnare una mappa del tesoro,” ha spiegato Natalia Guerrero del Mit.

Tess è un caso unico nel suo genere anche per l’orbita scelta: “rimbalzerà” tra la Terra e la Luna in un tragitto determinato dall’attrazione gravitazionale di quest’ultima. Si muoverà verso la Luna per circa 2 settimane raccogliendo dati e poi tornerà indietro verso la Terra, trasmettendo i dati una volta raggiunto il punto più vicino, a circa di 100.000 km dalla superficie.

Il ‘predecessore’ di Tess, il telescopio spaziale Kepler lanciato nel 2009 dalla NASA, aveva permesso la scoperta di 2.300 esopianeti confermati da altri telescopi. L’agenzia spaziale prevede poi il lancio di un altro dispositivo nello Spazio nel maggio 2020: si tratta di James Webb, successore di Hubble e più potente telescopio mai costruito, con una sensibilità 100 volte superiore a quella di Hubble, lanciato nel 1990 e che aveva rivoluzionato l’astronomia. James Webb potrà studiare l’atmosfera degli esoplaneti e “sondare le strutture misteriose e le origini del nostro universo“, ha promesso della Nasa.

Fonte: meteoweb.eu

Giovedì, 19 aprile 2018

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