Marzo 2025
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IL SOLE
Si trova nella costellazione dell'Acquario fino al 12 marzo, quando passa nella costellazione dei Pesci.
- 1 marzo: il sole sorge alle 6.47; tramonta alle 18.02
- 15 marzo: il sole sorge alle 6.24; tramonta alle 18.19
- 31 marzo: il sole sorge alle 6.56; tramonta alle 19.37 (ora legale)
La durata del giorno aumenta di 1 ora e 26 minuti dall'inizio del mese.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Fino a sabato 29 marzo gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale).
Da domenica 30 marzo 2025 gli orari sono espressi in Ora Estiva (o "Ora Legale"), pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale), ovvero due ore in più rispetto al Tempo Universale (TU).
EQUINOZIO DI PRIMAVERA: il 20 marzo alle ore 09 e 02 minuti (TU).
- Un articolo dedicato all'Equinozio di Giuseppe De Donà
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29 marzo – Eclisse parziale di Sole
(DATI TRATTI DALL'ALMANACCO UAI 2025)
L’eclisse è visibile nel nord, centro e parte del sud Italia.- A Belluno inizia alle 10:31 e termina alle 11:50 di TU con una % di diametro solare coperto del 15.6%.
- A Roma (42° N, 12° E) inizia alle 10:34 e termina alle 11:33 di TU con una % di diametro solare coperto del 7.9%.
- A Napoli inizia alle 10:50 e termina alle 11:19 di TU con una sottilissima % di diametro solare coperto del 1.8%. Il capoluogo campano si trova in prossimità del limite della fascia di eclisse.
Sono quindi escluse la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e parte della Puglia (si nel Gargano, no a Bari).
Altrove l’eclisse è visibile in Africa nord-occidentale, nel nord Europa, e nella Russia settentrionale.
La magnitudine è 0.936.
Come sempre si raccomanda tassativamente di osservare il Sole solo con strumenti adeguati, al fine di evitare danni permanenti alla vista.
Questi i tempi dei contatti [gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale) = TU + 1h ] :
Evento ( h , m )
- Inizio eclisse : 09 h 50.6 m.
- Centralità : 11 h , 47.3 m.
- Fine dell’eclisse : 13 h 43.6 m.
LA LUNA
Primo quarto il 06/03/2025
Luna piena il 14/03/2025
Ultimo quarto il 22/03/2025
Luna nuova il 29/03/2025
14 marzo - Eclisse totale di Luna
(DATI TRATTI DALL'ALMANACCO UAI 2025)
In Italia è visibile la fase iniziale di penombra e d’ombra al mattino prima del tramonto della Luna.
La totalità è visibile nell’Ovest d’Europa ed Africa, nel Nord e Sud America e negli oceani Atlantico e Pacifico.
La magnitudine dell’eclisse è 1.1784.
Questi i tempi dei contatti [gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale) = TU + 1h ] :
Evento ( h ; m )
La Luna entra nella penombra : 04 h 57.4 m.
La Luna entra nell’ombra : 06 h 09.5 m.
Inizio della totalità : 07 h 26.0 m.
Massimo dell’eclisse : 07 h 59.9 m.
Fine della totalità : 08 h 31.4 m.
La Luna esce dall’ombra : 09 h 47.8 m.
La Luna esce dalla penombra : 11 h 00.0 m.
OSSERVABILITA' DEI PIANETI
Mercurio: nella prima parte del mese si verificheranno condizioni favorevoli per l’osservazione serale del pianeta, sull’orizzonte occidentale. Il giorno migliore sarà l’8 marzo, quando Mercurio raggiungerà la massima elongazione serale, ad una distanza angolare dal Sole di 18° 15’ : nell’occasione il pianeta tramonta un’ora e 35 minuti dopo il Sole, l’intervallo di tempo più lungo per osservarlo. Mercurio però è destinato a scomparire rapidamente dal cielo della sera. Il pianeta si riavvicina rapidamente al Sole, fino alla congiunzione inferiore che si verifica il 24 marzo. Mercurio ritornerà nel cielo mattutino, nella luce dell’alba sull’orizzonte orientale.
Venere:: giunge repentinamente al termine il lungo periodo di osservabilità serale che ha visto il pianeta dominare il cielo sull’orizzonte occidentale per diversi mesi nelle prime ore della notte. All’inizio del mese possiamo ancora ammirarlo al crepuscolo serale, dove tramonta circa 2 ore dopo il Sole. Nell’arco di pochi giorni Venere vede ridursi drasticamente l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo, fino ad annullarsi del tutto. La congiunzione inferiore si verifica il giorno 23 marzo. Alla fine del mese il pianeta ricompare molto basso sull’orizzonte orientale, nella luce dell’alba. Venere rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci, con una breve escursione in un angolo della costellazione di Pegaso tra il 22 e il 23 marzo.
Marte: tutti i pianeti che abbiamo osservato a lungo nei mesi precedenti vedono anticipare l’orario del proprio tramonto e di conseguenza si riduce sempre più il tempo a disposizione per osservarli. Il pianeta che tramonta per ultimo e che rimane quindi osservabile più a lungo è Marte, che rimane visibile fino a dopo la mezzanotte. All’inizio della notte lo possiamo vedere al suo culmine in direzione Sud. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione dei Gemelli in un suggestivo avvicinamento con le sue stelle più brillanti, Castore e Polluce.
Giove:: il pianeta è ancora visibile nella prima parte della notte, ma l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo si riduce progressivamente. Al calare dell’oscurità potremo ammirarlo sempre più basso sull’orizzonte in direzione Ovest. Giove rimane per tutto il mese nella costellazione del Toro.
Saturno: il pianeta è di fatto inosservabile, trovandosi in congiunzione con il Sole il giorno 12 marzo. Va tuttavia segnalato un evento significativo, che si verifica ogni 15 anni. Il 23 marzo gli anelli “spariscono” alla nostra vista. In questa data infatti gli anelli si mostrano perfettamente di taglio e pertanto, essendo estremamente sottili, risultano quasi invisibili. Purtroppo sarà praticamente impossibile osservare questo evento a causa della congiunzione con il Sole di pochi giorni prima, situazione per la quale Saturno nella seconda parte del mese si troverà estremamente basso sull’orizzonte orientale, immerso nella luce dell’alba. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dell’Acquario.
Urano: è ancora possibile osservare il pianeta nel cielo occidentale, dove possiamo individuarlo nelle prime ore della notte. Da segnalare un evento relativamente raro per i pianeti più esterni, che si spostano molto lentamente rispetto alle stelle lungo la fascia zodiacale: il passaggio da una costellazione all’altra. Il giorno 3 marzo termina la permanenza nell’Ariete e il pianeta fa il suo ingresso nel Toro. La luminosità di Urano è come di consueto prossimo al limite della visibilità ad occhio nudo e per osservarlo è consigliabile l’utilizzo di un telescopio.
Nettuno: il pianeta raggiunge la congiunzione con il Sole il giorno 19 marzo. Nettuno rimane pertanto inosservabile per tutto il mese di marzo. A fine mese torna a sorgere ad Est al mattino presto poco prima del Sole, ma sarà ancora praticamente impossibile individuarlo, essendo ancora troppo basso sull’orizzonte orientale, indistinguibile nella prima luce del giorno. Il pianeta si trova ancora all’interno della costellazione dei Pesci.
Plutone:
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone si trova sull’orizzonte a Sud – Est verso il termine della notte. E’ ancora basso sull’orizzonte orientale e non è semplice da individuare prima del sorgere del Sole, nella costellazione del Capricorno. A causa della sua luminosità estremamente bassa è sempre necessario l’uso di un telescopio di adeguata potenza per poterlo osservare.
CONGIUNZIONI
Luna - Venere - Mercurio : il mese di marzo inizia con un suggestivo terzetto di astri visibili poco dopo il tramonto del Sole sull’orizzonte ad Ovest. La sera del 1° marzo il falcetto di Luna crescente si interpone tra Mercurio e Venere. Tutti i tre corpi celesti si trovano nella costellazione dei Pesci. (vedi mappa)
Luna - Giove - Pleiadi : la sera del 5 marzo la Luna, che si sta approssimando alla fase di Primo Quarto, si trova nella costellazione del Toro, vicina a innumerevoli astri celebri: Giove, le Pleiadi, la stella Aldebaran. (vedi mappa)
Luna - Marte : la notte dell’8 marzo la Luna attraversa i Gemelli creando un quadrilatero con il pianeta Marte e le due stelle principali della costellazione, Castore e Polluce. (vedi mappa)
Venere - Mercurio : al crepuscolo serale del 9 marzo potremo ammirare una interessante congiunzione tra due pianeti, Mercurio e Venere, che si incontrano sull’orizzonte occidentale nella costellazione dei Pesci. (vedi mappa)
STELLE DOPPIE
Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di marzo 2024 90 Leonis.
Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
- ISS HD Earth Viewing Experiment - La Terra vista dallo spazio, in diretta in HD dalla Iss.
- ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
- Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
OSSERVARE I SATELLITI STARLINK
La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile
La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.
- Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Per essere informati sul progresso dei lavori, iscriversi al gruppo https://groups.google.com/forum/#!forum/satmonitor-uai
- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)
- Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).
- Understanding the Impact of Satellite Constellations on Astronomy International Astronomical Union (IAU) — Press Release.
- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:
COSTELLAZIONI
Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.
Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe (si veda la mappa del cielo a Nord), troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.
METEORE
METEORE DI MARZO 2025
Il mese inizierà con condizioni ideali per l'osservazione grazie alla Luna nuova del 1° marzo, permettendo di godere appieno dello sciame delle Delta Leonidi nei suoi giorni di picco (2-3 marzo). Queste meteore, sebbene poco numerose con appena 2-3 apparizioni orarie, si distinguono per la loro luminosità e per l'occasionale presenza di spettacolari fireball che attraversano la costellazione del Leone.
Man mano che il mese avanza, il complesso delle Virginidi inizierà a manifestarsi con crescente intensità. Non si tratta di un singolo sciame, ma di un sistema articolato di radianti che produrrà diversi picchi: uno secondario intorno al 10-11 marzo con 3-4 meteore orarie, seguito dal picco principale del 21-22 marzo con circa 5 meteore ogni ora. La velocità moderata di queste meteore (30 km/s) le rende particolarmente apprezzabili, permettendo all'occhio di seguirne la traiettoria nella costellazione della Vergine.
Verso la metà del mese, precisamente tra il 14 e il 15 marzo, sarà il momento delle Idridi di Marzo, uno sciame poco conosciuto ma meritevole di attenzione. I loro bagliori attraverseranno la costellazione dell'Idra con velocità moderata (43 km/s) e luminosità media, offrendo 3-4 apparizioni orarie. Purtroppo, la Luna piena del 16 marzo disturberà parzialmente l'osservazione di questo sciame, rendendo visibili solo le meteore più brillanti.
Il 19 marzo sarà il turno delle Theta Leonidi, piccolo sciame che, seppur modesto in termini numerici (appena 2 meteore orarie), può sorprendere con apparizioni particolarmente luminose nella parte occidentale della costellazione del Leone. Quasi contemporaneamente, il 20 marzo, le Beta Triangulidi raggiungeranno il loro massimo. La particolarità di quest'ultimo sciame risiede nella posizione del radiante nella costellazione del Triangolo, circumpolare per molte latitudini settentrionali, permettendo osservazioni continuative durante l'intera notte nonostante il basso tasso di attività (1-2 meteore orarie).
La fine del mese potrebbe riservare una sorpresa per gli osservatori più pazienti. Tra il 24 e il 25 marzo, quando la Luna sarà nell'ultimo quarto offrendo condizioni favorevoli nelle ore prima dell'alba, esiste la possibilità di un'inaspettata attività delle rare Camelopardalidi di marzo. Gli esperti dell'American Meteor Society consigliano di monitorare attentamente il periodo tra le 22:00 UTC del 24 marzo e le 04:00 UTC del 25 marzo, quando la Terra potrebbe attraversare un filamento di detriti rilasciato relativamente di recente dalla cometa progenitrice. L'intensità di questo fenomeno rimane imprevedibile, ma rappresenta un'opportunità unica per gli appassionati.
Non dimentichiamo che, oltre agli sciami meteorici identificati, il cielo di marzo offrirà un costante sottofondo di meteore sporadiche – non associate ad alcuno sciame specifico – la cui frequenza nell'emisfero nord tende ad aumentare rispetto ai mesi invernali, raggiungendo 6-8 apparizioni orarie nelle ore che precedono l'alba.
COMETE
COMETE DI MARZO 2025
29P/Schwassmann- Wachmann
La cometa fu scoperta dagli astronomi tedeschi Arnold Schwassmann e Arno Arthur Wachmann dell'Osservatorio di Amburgo a Bergedorf, in Germania, utilizzando fotografie scattate il 15 novembre 1927, quando aveva una luminosità di magnitudine 13,5. Si è indebolita rapidamente nel giro di pochi giorni, scendendo a magnitudo 15 il 28 novembre e a magnitudo 16 il 1° dicembre. Nel 1931, l'astronomo Karl Reinmuth identificò le immagini precedenti alla scoperta, scattate il 4 e il 5 marzo 1902, nelle quali la cometa appariva più luminosa della magnitudine 12.
La cometa 29P/Schwassmann-Wachmann è una cometa periodica con un nucleo di grandi dimensioni, il cui diametro si stima sia di circa 60 km. La sua orbita quasi circolare, simile a quella di un centauro, si trova appena oltre l'orbita di Giove, con un periodo attuale di 14,9 anni. Normalmente la sua luminosità si aggira intorno alla magnitudine 16, ma è una cometa atipica e molto studiata a causa delle sue ricorrenti esplosioni di attività causate dal suo criovulcanismo, che ne espande la chioma e, in alcune occasioni, le consente di raggiungere la magnitudine 10.
All'inizio di novembre 2024, la cometa 29P/Schwassmann-Wachmann ha sperimentato una nuova esplosione di attività, passando da magnitudine 15 a 12. Da allora, la sua luminosità ha continuato ad aumentare lentamente e gradualmente fino a raggiungere la magnitudine 11, ora alla portata di piccoli telescopi. Durante questo periodo, il diametro angolare della sua chioma si è ampliato da 1 a 7 minuti d'arco (equivalenti a un aumento delle dimensioni assolute da circa 250.000 km a 1.600.000 km).
Oltre all'espansione degli strati esterni del suo involucro gassoso, da febbraio sono state osservate all'interno della chioma una condensazione centrale più intensa e un ampio getto di polveri in direzione nord-est con l'aspetto di una coda. È impossibile fare una previsione sulla cometa 29P. L'attuale andamento della sua curva di luce mostra un progressivo aumento della luminosità e all'inizio di marzo si prevede che sarà compresa tra magnitudine 11 e 10,5, e sarà osservabile visivamente con telescopi di media apertura o tramite fotografia.
È probabile che a un certo punto, prima o poi, inizierà a perdere il suo splendore, prima lentamente e poi più rapidamente, finché, dopo un po', non vivrà una nuova esplosione di attività. Questo si basa sul comportamento abituale passato, quindi è meglio osservarla regolarmente e tenerla sotto costante sorveglianza. Dall'emisfero settentrionale sarà osservabile per gran parte della notte, ad eccezione delle ultime ore. Sarà al suo massimo splendore nel cielo intorno a mezzanotte, verso sud.