Si avvicina al perielio una nuova cometa: C/2025 F2 (SWAN), la “cometa di Pasqua”

Una nuova cometa è in arrivo nei nostri cieli. Si chiama C/2025 F2 (SWAN), soprannominata la “cometa di Pasqua” ed è stata scoperta alla fine di marzo 2025 grazie alle immagini raccolte dallo strumento SWAN (Solar Wind Anisotropies) a bordo della sonda SOHO (Solar and Heliospheric Observatory) di NASA e Agenzia Spaziale Europea (ESA).

L’osservazione iniziale è stata effettuata dall’astrofilo australiano Michael Mattiazzo, noto per aver individuato numerose comete proprio tramite i dati di SWAN. Dopo la conferma ufficiale l’8 aprile da parte del Minor Planet Center dell’Unione Astronomica Internazionale, la cometa ha ricevuto la designazione C/2025 F2 (SWAN).

Attualmente visibile nelle ore che precedono l’alba, la cometa si trova bassa sull’orizzonte nord-orientale e si muove rapidamente nel cielo. Il suo perielio, ovvero il punto più vicino al Sole lungo l’orbita, è previsto per l’1 maggio.

Cosa sappiamo finora di C/2025 F2 (SWAN)

C/2025 F2 (SWAN) ha sorpreso gli astronomi con un’improvvisa impennata di luminosità nei primi giorni di aprile 2025. Il 3 aprile era stimata attorno alla magnitudine 10.6, ancora visibile solo con strumenti adeguati, ma già mostrava una coda crescente.

Già il giorno dopo, osservazioni da diversi punti del mondo hanno evidenziato un rapido aumento di luminosità e un’estensione maggiore della coda, fino a oltre un grado e mezzo nel cielo. Tra il 5 e il 6 aprile la cometa ha subito un outburst, ovvero un’esplosione di attività, raggiungendo magnitudine 8.1–8.6 e rendendosi visibile anche con piccoli telescopi o binocoli.

La cometa C/2025 F2 (SWAN) l'8 aprile 2025. Credits: Gianluca Masi/The Virtual Telescope Project

La cometa C/2025 F2 (SWAN) l’8 aprile 2025. Credits: Gianluca Masi/The Virtual Telescope Project

Nel cielo di aprile si muove tra le costellazioni del Pegaso e di Andromeda, visibile poco prima dell’alba verso est/nord est. Il 13 aprile passerà vicino alla brillante stella Alpheratz, offrendo un buon riferimento per individuarla. La sua evoluzione resta incerta: potrebbe diventare visibile a occhio nudo entro maggio, raggiungendo una magnitudine stimata tra 5 e 3.6, ma le stime dipendono anche da possibili nuovi outburst.

Dal punto di vista orbitale, C/2025 F2 (SWAN) ha un’orbita quasi parabolica e proviene dalle regioni più remote del Sistema Solare. Ha impiegato circa 35 000 anni per arrivare fino a noi, partendo da una distanza di circa 3400 unità astronomiche. Il suo punto di massimo avvicinamento al Sole (perielio) sarà a sole 0.333 UA, molto vicino all’orbita di Mercurio. Dopo il passaggio, impiegherà decine di migliaia di anni per tornare.

La vedremo ad occhio nudo?

Attualmente visibile nelle prime ore del mattino, bassa sull’orizzonte nord-est tra le stelle di Pegaso, in Italia la cometa C/2025 F2 (SWAN) si osserva meglio attorno alle 4:55, quando raggiunge un’altezza di circa 10 gradi. Tuttavia, le condizioni non sono ideali: la cometa si alza proprio mentre inizia ad albeggiare.

Percorso in cielo della cometa C/2025 F2 (SWAN) dall’11 aprile al 5 maggio 2025. Credits: Coelum AstronomiaPercorso in cielo della cometa C/2025 F2 (SWAN) dall’11 aprile al 5 maggio 2025. Credits: Coelum Astronomia

Buone notizie arrivano però dagli ultimi sviluppi: la cometa si sta lentamente spostando verso nord, passando dal cielo mattutino a quello serale. Tra il 24 e il 25 aprile dovrebbe diventare visibile anche dopo il tramonto, in condizioni più comode per l’osservazione. Già ora, la chioma verde brillante è ben visibile con strumenti amatoriali, e molti astrofili stanno documentando l’evoluzione dell’oggetto.

Il passaggio al perielio, cioè il massimo avvicinamento al Sole, avverrà l’1 maggio, a circa 50 milioni di km dalla nostra stella. In quella fase, la cometa potrebbe raggiungere una magnitudine tra 4.5 e 5: abbastanza luminosa da essere visibile a occhio nudo in cieli bui, lontano da fonti di inquinamento luminoso. Gli esperti restano però cauti: è ancora presto per prevedere la luminosità massima, ma il recente aumento di brillantezza lascia ben sperare.

In ogni caso, un binocolo sarà l’alleato migliore per non perdere questo affascinante incontro con la C/2025 F2 (SWAN).

astrospace.it

Filamento esplode sul Sole: la Terra colpita da tempesta geomagnetica oggi e domani

Un filamento solare in eruzione ha proiettato nello Spazio una nube di particelle cariche

 

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Secondo i previsori dello Space Weather Prediction Center della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), una tempesta geomagnetica classe G1 potrebbe verificarsi tra oggi e domani, 11 e il 12 aprile. La causa è una espulsione di massa coronale (CME) che, secondo i modelli di previsione, dovrebbe sfiorare il campo magnetico terrestre. Il fenomeno è stato innescato l’8 aprile da un filamento solare in eruzione, che ha proiettato nello Spazio una nube di particelle cariche. Gli osservatori del cielo nelle regioni ad alta latitudine sono invitati a tenere d’occhio il cielo: ci sono buone probabilità di vedere aurore boreali, anche se la luce quasi della Luna quasi piena potrebbe offuscarne in parte la visibilità.

Cos’è un filamento magnetico?

Un filamento magnetico è una gigantesca struttura di plasma freddo e denso sospesa nell’atmosfera del Sole, ancorata da intensi campi magnetici. Dalla Terra, i filamenti appaiono come linee scure che attraversano il disco solare. Possono rimanere stabili per giorni o settimane, ma se le forze magnetiche che li sostengono si destabilizzano, possono esplodere, liberando enormi quantità di plasma e di energia nello Spazio interplanetario.

Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)?

Una espulsione di massa coronale è una gigantesca eruzione di particelle cariche e campi magnetici che viene proiettata dalla corona del Sole nello Spazio. Le CME possono viaggiare a velocità di milioni di km orari e, quando sono dirette verso la Terra, possono interagire con il campo magnetico del nostro pianeta, innescando tempeste geomagnetiche. Non tutte le CME colpiscono la Terra: in questo caso, la nube di plasma dovrebbe solo “sfiorare” il campo magnetico terrestre, ma è comunque sufficiente a generare effetti visibili e misurabili.

Cos’è una tempesta geomagnetica?

Una tempesta geomagnetica è una perturbazione temporanea del campo magnetico terrestre causata dall’interazione con le particelle cariche provenienti dal Sole. Quando una CME raggiunge la Terra, il vento solare può comprimere il campo magnetico terrestre e trasferire energia alle fasce di radiazione attorno al nostro pianeta. Gli effetti possono variare: dalle interferenze alle comunicazioni radio e ai sistemi GPS, fino all’induzione di correnti elettriche nei sistemi di trasmissione dell’energia. La tempesta prevista oggi e domani è di classe G1, la categoria più bassa nella scala di intensità, e quindi dovrebbe avere effetti minimi ma comunque rilevanti per chi osserva il cielo.

Cos’è l’aurora boreale?

L’aurora boreale è uno spettacolare fenomeno ottico che si verifica quando le particelle cariche del vento solare vengono canalizzate dal campo magnetico terrestre verso le regioni polari, dove interagiscono con le molecole dell’atmosfera. Questa interazione eccita gli atomi di ossigeno e di azoto, che rilasciano energia sotto forma di luce colorata, come verde, rosso e viola. Durante una tempesta geomagnetica, la possibilità di vedere aurore aumenta sensibilmente, e talvolta i giochi di luce possono essere visibili anche a latitudini insolitamente basse.

In arrivo nei cieli di marzo due eclissi di Luna e di Sole anche in Italia: cosa vedremo

Luna e Sole protagonisti nel cielo di marzo con due eclissi. Il 14 marzo 2025 potremo vedere da tutta Italia un'eclissi lunare parziale, mentre il 29 marzo ci sarà un'eclissi solare parziale nel Centro-Nord anche se sarà di difficile osservazione.

 

Il cielo di marzo sta per regalarci due suggestivi appuntamenti astronomici, in particolare due eclissi. La notte tra il 13 e il 14 marzo 2025 assisteremo allo spettacolo astronomico dell'eclissi lunare parziale (ma sarà totale delle due Americhe), in cui il nostro satellite si tingerà parzialmente di rosso e poi entrerà in parte nell'ombra terrestre. Il 29 marzo invece potremo osservare nei nostri cieli – anche se molto difficilmente e solo al Nord e al Centro Italia – un'eclissi solare anch'essa parziale.

L'eclissi lunare parziale del 14 marzo

L'eclissi di Luna del 14 marzo avrà percentuali di copertura del disco lunare che andranno dall'11,5% alle coordinate di Napoli al 51% di Torino. Lo spettacolo celeste si potrà ammirare a tarda notte e nelle prime ore del mattino, con un massimo che andrà dalle 6:17 alle 6:45 (cioè poco prima del tramonto della Luna), a seconda di dove ci troviamo in Italia. L'eclissi lunare sarà totale soltanto nel continente americano. Il fenomeno sarà visibile anche a occhio nudo guardando poco sopra l'orizzonte ovest.

Dapprima l'eclissi attraverserà una fase cosiddetta penombrale – cioè quando il nostro satellite entrerà nella penombra proiettata della Terra – in cui parte della Luna si tingerà di un colore rossastro dovuto alla diffusione della luce del Sole attraverso l'atmosfera terrestre. Successivamente, alle 6:09 comincerà in tutta Italia l'eclissi lunare parziale, cioè quanto la Luna entrerà nell'ombra terrestre. Parte del nostro satellite sembrerà quindi scomparire, non essendo più illuminata dal Sole e non potendo pertanto rifletterne la luce.

 

Simulazione dell’eclissi lunare parziale del 14 marzo 2025. Credit: Stellarium

 

L'eclissi solare parziale del 29 marzo


Soltanto due settimane dopo lo spettacolo dell'eclissi parziale di Luna, in Italia potremo assistere a una nuova eclissi, questa volta di Sole. Non è insolito avere due eclissi così ravvicinate: anzi, spesso accade che eclissi lunari e solari siano separate proprio da 14 giorni, cioè il tempo che impiega la Luna per compiere metà della sua orbita attorno alla Terra.

Purtroppo, per noi italiani, l'eclissi del 29 marzo 2025 sarà ben poco visibile. Anzi, con ogni probabilità non ce ne accorgeremo nemmeno, a meno di non usare strumenti appositi! L'eclissi non sarà affatto visibile nelle regioni meridionali italiane (per intenderci, al di sotto della Puglia settentrionale e della Campania meridionale) e la copertura massima del disco solare massima raggiungerà il 13% appena in Val D'Aosta. Sarà quindi un'eclissi solare parziale ovunque in Italia. A seconda della zona, l'eclissi avverrà tra le 11:15 e le 12:52, con un massimo tra le 12:00 circa nel Nord-Ovest e le 12:10 circa al Sud.

L'eclissi sarà parziale non solo in Italia, ma ovunque nel mondo, con una copertura del disco solare massima del 93% nel Canada nord-orientale.

 

https://www.geopop.it/

 

 

 

Stay tuned

Il prossimo mese di maggio ci vedrà organizzatori di alcuni eventi molto interessanti.

Rimanete collegati, vi terremo informati.

 

SERATA OSSERVATIVA, VI ASPETTIAMO!

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