C'è la "Cometa del Secolo" in Trentino: quando si vedrà

Ecco dove bisogna posizionarsi per ammirarla al meglio (e in che orari). Così Christian Lavarian del Muse: "Avremo pochissimi giorni per ammirarla nel crepuscolo serale"

(Foto Facebook Christian Lavarian)
 

La chiamano la “Cometa del Secolo” e, in questi giorni, sarà possibile vederla anche sui cieli del Trentino: si tratta di C 2023/A3 Tsuchinshan Atlas, ovvero la prima grande cometa del Ventunesimo Secolo visibile nell’emisfero boreale. L’ultimo evento simile risale a quasi trent’anni fa, con la cometa Hale – Boop del 1997.

 

A rendere nota questa piacevole curiosità astronomica è il gruppo Facebook Citizen Science Muse. E proprio qui Christian Lavarian, che al museo delle scienze del quartiere Le Albere è curatore della sezione astronomia, ha scritto: “Nei prossimi giorni potremo osservare nel cielo serale la cometa Tsuchinshan: in questo momento si trova prospetticamente vicino al Sole ed è luminosissima, ma purtroppo invisibile. Dal 12 ottobre comincerà a mostrarsi sull’orizzonte occidentale subito dopo il tramonto della nostra stella. Avremo pochissimi giorni per ammirarla nel crepuscolo serale perché già dal 20 ottobre la sua luminosità sarà diminuita parecchio. Cerchiamola con un binocolo ad ovest, dopo le 18.30, con un orizzonte il più libero possibile da ostacoli”.

Insomma, naso e sguardo ben puntato all’insù, sperando in cieli sereni e in un po’ di fortuna.

Fonte:trentotoday

Il lato nascosto della Luna: nuove esplorazioni fanno luce su crateri sepolti

Uno studio internazionale coordinato dall’Università degli Studi di Trieste svela nuove caratteristiche della superficie della Luna in aree inesplorate della sua faccia nascosta.


units lato nascosto luna

Credit IAU – International Astronomical Union
 
A 55 anni dallo sbarco dell’Apollo 11, la Luna continua a svelarsi nel suo lato oscuro agli scienziati ancora oggi impegnati nello studio del satellite naturale della Terra: per la prima volta, una ricerca internazionale ha identificato più di 20 strutture legate a crateri ora sepolti e diverse stratificazioni inclinate nella regolite, lo strato di materiale composto da polvere, roccia e detriti, che si trova sulla superficie della Luna ed è il risultato di millenni di impatti di meteoriti e di processi erosivi. A coordinare il team di ricercatori è il gruppo di geofisica applicata del professore Michele Pipan del dipartimento di matematica, informatica e geoscienze dell’Università degli Studi di Trieste.

Gli scienziati hanno interpretato le strutture geologiche a una profondità di oltre 30 metri dalla superficie lunare, analizzando i dati radar raccolti dalla missione cinese Chang’E-4 dal 2019, attraverso il primo rover atterrato sulla faccia nascosta della Luna, e integrandoli con misure da sensori remoti.

L’indagine ha interessato una parte del cratere Van Kármán, situato all’interno del South Pole-Aitken Basin, una zona inesplorata del satellite con un diametro di oltre 180 km ora al centro di nuove rivelazioni geologiche. Per la prima volta, nelle fasi di raccolta ed elaborazione dei dati, i ricercatori hanno utilizzato algoritmi di deep learning basati sull’intelligenza artificiale, che hanno permesso di esaminare i dati radar in modo molto più preciso e oggettivo rispetto al passato, scoprendo caratteristiche ed evoluzione del lato nascosto della superficie lunare e rivelando una complessità nella geometria della regolite sino ad oggi sconosciuta. La regolite della zona osservata, infatti, non ha uno spessore costante, contrariamente a quanto ipotizzato in precedenza, ma variabile tra i 5 e i 15 metri.

“Questi risultati dimostrano l’importanza delle analisi multidisciplinari, che non solo forniscono informazioni cruciali dal punto di vista scientifico, ma costituiscono anche l’imprescindibile punto di partenza per la valutazione di potenziali risorse del sottosuolo lunare e per la pianificazione di future missioni e basi lunari permanenti,” spiega Michele Pipan, professore di geofisica applicata all’Università degli Studi di Trieste.

FLY ME TO THE MOON

 

FILM IN USCITA

 

Fly Me to the Moon: Le due facce della Luna

 

Interpretato da Scarlett Johansson e Channing Tatum, Fly Me to the Moon: Le due facce della Luna è un’intelligente ed emozionante commedia drammatica, ambientata nel contesto dello storico allunaggio NASA dell’Apollo 11. Assunta per rilanciare l’immagine pubblica della NASA, Kelly Jones (Johansson), ragazza prodigio del marketing, si scontrerà con Cole Davis (Tatum), direttore del programma di lancio, creando scompiglio nel suo già difficile compito. Quando la Casa Bianca ritiene che la missione sia troppo importante per fallire, Kelly Jones viene incaricata di inscenare un finto sbarco sulla Luna come piano di riserva. A quel punto il conto alla rovescia inizia davvero…

IL SOLE E LA SUA SFERA DI INFLUENZA

 

Vi aspettiamo numerosi

 

 

 

 

 

 

 

Gemini e Jack alla scuola dell'infanzia

Lunedì 17 giugno abbiamo fatto un’esperienza che ci ha arricchiti, ogni esperienza in realtà è in grado di farlo ma questa, ci è riuscita in modo particolare.

Per la prima volta infatti, abbiamo portato l’astronomia in una scuola materna e ci siamo confrontati con il gruppo di bambini svegli, già preparati, attenti e curiosi della Scuola dell’infanzia Padre Eusebio Chini di Segno.

Per raggiungere il nostro obiettivo, ovvero quello di far conoscere quello che c’è nel nostro cielo, ci siamo fatti aiutare da Jack, un gattino nero che di storie astronomiche ne conosce molte e che, in questa occasione, oltre ai vari compagni di viaggio, ha avuto un amico d’eccezione: il Sole.

Ad attirare l’attenzione sono stati anche i pianeti e un razzo costruiti in scala ma, guardare attraverso un obiettivo e poter osservare finalmente il Sole (con una sua grande attività) “da vicino”, è stato davvero emozionante per tutti i piccoli futuri esploratori spaziali.

kc

 

 

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