VIRGO

Entrare nel territorio in cui è stato costruito l’interferometro Virgo sul sito dellOsservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) equivale a lasciare tutto il mondo all’esterno, dove in quel momento impazzava il carnevale, e immergersi in un altro, fatto di teorie svelate, di scoperte inseguite per molti anni, di immensa soddisfazione e tanto lavoro e impegno.

E’ in questo luogo che il 14 agosto del 2017 arrivò l’alert che riferiva dell’avvenuta osservazione per la prima volta un'onda gravitazionale (denominata GW170814) proveniente dalla fusione di due buchi neri aventi 31 e 25 masse solari. Questo evento è stato il primo osservato contemporaneamente dai tre rilevatori Virgo, LIGO Hanford e LIGO Livingston: ciò ha permesso una triangolazione molto più precisa rispetto all'evento del 14 settembre 2015 avvenuta nei soli interferometri americani.

Fu così che l’esistenza delle onde gravitazionali ipotizzata da Einstein con la teoria della relatività, venne confermata e convalidata con estrema soddisfazione da parte del mondo della fisica.

Ci sono voluti ben 100 anni per dimostrare la teoria di Einstein, ma alla fine, la sua asserzione “gli oggetti curvano lo spazio e lo spazio curvo devia gli oggetti”, ha avuto riscontro. Le oscillazioni causate da determinati eventi nel cosmo, come ad esempio la collisione di due buchi neri deformano la struttura dello spazio/tempo per un istante per poi tornare come era prima, questa deformazione si propaga e arriva fino alla Terra.

E per chi si dovesse chiedere lo scopo di tutto questo, ovvero perché, cercare di rilevarle sia importante, questo è spiegato nello studio che è possibile eseguire sugli oggetti che le hanno prodotte, per ora buchi neri e stelle di neutroni, si spera in futuro di riuscire a saperne maggiormente su pulsar e supernova inoltre, grazie a questa scoperta viene garantita la possibilità di  sviluppare  tecnologie all’avanguardia nel settore e infine, ma non ultimo, si dà finalmente voce concreta all’aura di Einstein che aleggia in questo luogo con la sua teoria.

Ci sentiamo di ringraziare immensamente il Gruppo Astrofili di Rovereto capeggiato dall’amico Nicola Marconi che ci ha offerto la possibilità di unirci a loro in questo viaggio di inestimabile valore.

 

kc

17/02/2024

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