Dicembre 2023
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IL SOLE
Il giorno 18 passa dalla costellazione dell'Ofiuco a quella del Sagittario.
Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell'anno.
In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l'orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.40 e le 16.41. Il giorno più breve dell'anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell'inverno, che quest'anno cade il 22 dicembre.
Il giorno 22 il Sole tramonta un po' più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.37 (il 13 dicembre sorge alle 7.31): in definitiva, il Sole resta sopra l'orizzonte circa 2 minuti in meno rispetto al giorno 13.
Quindi in effetti il giorno più corto dell'anno è di norma il 21 o il 22 dicembre.
Quest'anno il SOLSTIZIO D'INVERNO cade il 22 dicembre alle ore 03 e 27 minuti TU (ore 04 e 27 TMEC).
• 1 dicembre : il sole sorge alle 7.20 ; tramonta alle 16.42
• 15 dicembre : il sole sorge alle 7.33 ; tramonta alle 16.41
• 31 dicembre : il sole sorge alle 7.40 ; tramonta alle 16.50
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
LA LUNA
Ultimo quarto il 05/12/2023
Luna nuova il 13/12/2023
Primo quarto il 19/12/2023
Luna piena il 27/12/2023
OSSERVABILITA' DEI PIANETI
Mercurio: all’inizio del mese si presentano delle condizioni relativamente piuttosto favorevoli per tentare l’osservazione dell’elusivo pianeta in orario serale. La massima elongazione serale si verifica il giorno 4, quando il pianeta si troverà alla distanza angolare di 21° 16’ dal Sole. L’8 dicembre si verifica il massino ritardo nell’orario del tramonto del pianeta, che avviene 1 ora e 17 minuti dopo quello del Sole. La situazione si capovolge in pochi giorni: Mercurio si avvicina rapidamente al Sole con cui si trova in congiunzione il giorno 22. Mercurio rimane quindi inosservabile per alcuni giorni, ma alla fine dell’anno ricompare rapidamente tra le luci dell’alba e potremmo riuscire ad individuarlo sull’orizzonte orientale prima del sorgere del Sole.
Venere:: il pianeta più luminoso prosegue il suo periodo di osservabilità mattutina, tra le luci dell’alba. Continua però a diminuire l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo, proseguendo il trend del mese precedente. Alla fine dell’anno Venere sorge 3 ore prima del Sole. Venere inizia il mese di dicembre nella costellazione della Vergine, dal giorno 11 lo osserveremo nella Bilancia che attraversa per intero, terminando l’anno vicino al limite con lo Scorpione.
Marte: il pianeta rosso è di fatto inosservabile per tutto il mese. Dopo la congiunzione con il Sole del mese di novembre, Marte ritorna nel cielo del mattino, ma rimanendo estremamente basso sull’orizzonte orientale, indistinguibile nella luce dell’alba. Marte inizia il mese nella costellazione delllo Scorpione, si sposta nell’Ofiuco il 5 dicembre e proprio alla fine del 2023, il 31 dicembre, sempre in moto diretto, entra in Sagittario.
Giove:: dopo l’opposizione di novembre nel corso di questo mese il tempo a disposizione per osservare il pianeta si riduce gradualmente. Giove rimane comunque ancora osservabile agevolmente per gran parte della notte, ed è ancora l’oggetto più luminoso del cielo serale (esclusa ovviamente la Luna). Giove si torva ancora nella costellazione dell’Ariete dove, proprio a poche ore dal termine dell’anno, il 31 dicembre, avviene l’inversione del moto, da retrogrado a diretto.
Saturno: il pianeta continua ad anticipare l’orario del proprio tramonto e l’intervallo di tempo disponibile per poterlo osservare è ormai limitato alle prime ore della notte. Possiamo individuarlo facilmente sull’orizzonte a Sud-Ovest nella costellazione dell’Acquario.
Urano: anche in questo mese le condizioni di osservabilità rimangono molto simili a quelle di Giove. Entrambi i pianeti sono reduci dall’opposizione al Sole avvenuta il mese scorso, e si trovano nella medesima costellazione, l’Ariete. E’ quindi possibile osservare agevolmente il pianeta per quasi tutta la notte, in particolare nelle prime ore di oscurità, quando culmina a Sud. Naturalmente rimane l’estrema differenza di luminosità tra i due pianeti: Urano è prossimo al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario l’utilizzo di un telescopio o almeno di un buon binocolo.
Nettuno: il pianeta tramonta circa due ore dopo Saturno. Lo possiamo quindi osservare a Sud-Ovest nelle prime ore della notte. Il 2023 è stato un anno particolare per Nettuno. Di norma i pianeti più esterni, spostandosi lentamente lungo la volta celeste, permangono molto a lungo, anche diversi anni, all’interno di una costellazione. Quest’anno Nettuno si trovava vicino al limite tra due costellazioni e, alternando moto diretto e retrogrado, è passato più volte dall’Acquario ai Pesci e viceversa. Il 7 dicembre si inverte nuovamente il moto, che torna diretto, e pochi giorni dopo, l’11 dicembre, si verifica un ulteriore passaggio, dall’Acquario ai Pesci. Data la bassa luminosità, è possibile individuare Nettuno solo con l’aiuto di un telescopio.
Plutone:
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone è ormai quasi inosservabile: la distanza angolare dal Sole è sempre più ridotta. Si trova basso sull’orizzonte occidentale dove tramonta poco dopo il Sole. Plutone si trova ancora nel Sagittario, ma la lunga permanenza in questa costellazione sta per terminare e alla fine dell’anno lo troviamo molto vicino al limite con il Capricorno. Plutone ha una luminosità molto bassa e lo si può osservare solo con un telescopio di adeguata potenza.
CONGIUNZIONI
Luna - Venere : all’alba del 9 dicembre la falce di Luna calante sorge ad Est-Sud-Est tra il pianeta Venere e la stella Spica della costellazione della Vergine. (vedi mappa)
Luna - Saturno : la sera del 17 dicembre possiamo osservare a Sud-Ovest il pianeta Saturno in congiunzione con la Luna crescente nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)
Luna – Giove : nella notte del 22 dicembre la Luna e Giove si trovano vicini nella costellazione dell’Ariete. (vedi mappa)
Luna – Pleiadi : nella notte di Natale, tra il 24 e il 25 dicembre, possiamo ammirare la Luna tra le Pleiadi e la stella Aldebaran, nella costellazione del Toro. (vedi mappa)
L'ASTEROIDE 319 LEONA OCCULTA HIP 27989 (BETELGEUSE)
L'occultazione si verifica nella notte tra l'11 e il 12 dicembre 2023
Links di supporto a chi vorrà partecipare all'osservazione dell’occultazione di Betelgeuse da parte dell'asteroide (319) Leona.
Un evento più unico che raro!!!
L’osservazione interessa il sud della Sardegna, della Campania, della Puglia e del Molise e buona parte della Calabria.
Il gruppo Astrocampania si è reso disponibile ad assistere tutti coloro che volessero cercare una sistemazione in loco finalizzata a tale osservazione.
Viene fornito per esempio uno dei grafici calcolati con il programma Occult. Si tratta dell’eccezionale evento del 12 dicembre in cui la stella Betelgeuse HIP 27989, di mag. 0.5, sarà occultata da 319 Leona, un asteroide di mag. 14.2.
Il grafico rappresenta la Terra vista dalla stella occultata con sovrapposta la traccia dei limiti dell’ombra del corpo occultante. Inoltre sono fornite le coordinate equatoriali della stella (J2000) e quelle attuali.
Per l’asteroide sono forniti la parallasse e la variazione in AR (dRA) e Declinazione (dDec).
- I dati sono riferiti ad una località con Longitudine 12.45° E e latitudine 41.92° N
- h 2.13 - Ora dell’evento in TU + 1 (l'orario cambia a seconda della località da cui si osserverà l'evento)
- km 61 - Diametro assoluto dell’asteroide
- 0.046 - diametro apparente in secondi d’arco
- 11.6s - Durata del fenomeno in secondi
- 0.5 - Magnitudine della stella occultata Betelgeuse (HIP 27989)
- 14.2 - Magnitudine dell'asteroide (319 Leona)
La cartina del cielo mostra una porzione di cielo di circa 2° per 2°. La stella occultata è sempre nel centro esatto circondata da un circoletto. Viene mostrato il movimento dell’asteroide con una curva tratteggiata: la fine di ciascun tratto corrisponde alle ore 0 di TU.
Ci sono cinque trattini prima dell’occultazione e uno dopo. La linea è disegnata in modo che non ci sia tratteggio il giorno dell’occultazione.
Il mappamondo mostra la Terra vista dalla stella. La regione illuminata dal Sole è indicata dalle ellissi continue. Il terminatore è l’ultima ellisse continua, mentre il crepuscolo (Sole 10 gradi sotto l’orizzonte) dalla linea tratteggiata.
La mappa delle Terra è calcolata per l’istante della minima distanza del percorso dell’ombra del pianetino dalla posizione geografica detta sopra.
Il percorso dell’ombra è indicato da due righe continue (limite nord e sud) e da due linee tratteggiate (poste a +/- 1 sigma d’incertezza del percorso dell’ombra. La posizione dell’ombra tiene conto della rotazione della Terra. Tratti verticali brevi marcano ogni minuto e quelli più lunghi ogni cinque minuti.
Fonte dei dati :
STELLE DOPPIE
Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di dicembre 2023 Alfa Ursae Minoris.
Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
- ISS HD Earth Viewing Experiment - La Terra vista dallo spazio, in diretta in HD dalla Iss.
- ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
- Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
OSSERVARE I SATELLITI STARLINK
La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile
La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.
- Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Per essere informati sul progresso dei lavori, iscriversi al gruppo https://groups.google.com/forum/#!forum/satmonitor-uai
- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)
- Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).
- Understanding the Impact of Satellite Constellations on Astronomy International Astronomical Union (IAU) — Press Release.
- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:
COSTELLAZIONI
Con il mese di dicembre entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni invernali che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita - Capricorno, Acquario, Pesci - si avviano al tramonto nel cielo di Sud - Ovest, sostituite a Sud - Est dall'inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, la Giraffa.
METEORE
METEORE DI DICEMBRE 2023
Dicembre presenta un gran numero di ore di oscurità ed è senza dubbio uno dei mesi più indicati per dedicarsi all’osservazione delle stelle cadenti. Specie nelle settimane lontane dal plenilunio (27 dicembre) godremo di buone circostanze per osservare non solo visualmente, ma anche con l’aiuto della fotografia. Dato che in questo periodo di passaggio tra l’autunno e l’inverno la luminosità media delle meteore si mantiene tra le più contenute di tutto l’anno, sarà importante compiere sempre sedute osservative in condizioni di buona trasparenza del cielo.
Nella prima parte del mese sono attivi interessanti sciami minori, per lo più dai dintorni delle costellazioni del Toro e di Orione, visibili per tutta la notte e con i radianti parecchio alti sull'orizzonte. Quest'anno saranno favorevoli all'osservazione: le velocissime sigma Hydridi (max 6 dicembre) che mostrano da anni un'attività abbastanza sostenuta, le Monocerontidi, originate dalla cometa 1917 Mellish, che sembrano irradiarsi blandamente (max 8 dicembre) da un'area molto diffusa a est di Orione, e le chi Orionidi (max 11 dicembre), una diffusa corrente eclitticale che pare essere la continuazione dell'attività delle Tauridi di novembre, formata in gran parte da particelle cometarie frammiste qua e là a residui asteroidali, ottime quindi per essere catturate fotograficamente.
La corrente meteorica principale del mese è senza dubbio quella delle Geminidi, comparabile per quantità e brillantezza delle stelle cadenti a quella delle Perseidi di agosto. Le Geminidi sono in genere particolarmente evidenti tra il 10 e il 15 dicembre e quest'anno le vedremo in maggior numero specie nella notte 13/14 dicembre. I più recenti studi hanno rilevato che questo sciame pare mostri un’attività massima sostenuta per parecchie ore con due aumenti della frequenza, il primo più consistente con meteore di debole luminosità e il secondo successivo meno cospicuo con meteore più brillanti. Le circostanze con cui potremo osservarle irradiarsi da un’area poco a nord-ovest di Castore saranno quest’anno molto favorevoli, dato che non ci sarà alcun disturbo della Luna. Questa sarà un'ulteriore chance di osservazione da non perdere per contribuire allo studio di questo sciame che si sta evolvendo in maniera molto rapida e che, secondo studi, è destinato a cessare del tutto nel giro di un centinaio d'anni.
Dopo la metà del mese diventano interessanti anche le regioni vicine alla costellazione del Leone, in quanto qui sono presenti dei radianti minori che ogni anno mostrano una certa attività: le Leo Minoridi (max 19/21 dicembre) e le Lincidi (max 20/21 dicembre).
Il 21/22 dicembre nella seconda parte della notte sarà il caso di tenere sotto controllo anche l'attività delle Ursidi, che possono mostrare improvvisi display ricchi di meteore anche se la cometa che le origina, la 1856 Tuttle, non si trova in vicinanza del perielio. La loro area radiante circumpolare, posta tra la stella beta UMI e la Polare, sarà ben osservabile dopo il tramonto della Luna all’incirca dopo la mezzanotte.
COMETE
COMETE DI DICEMRBE 2023
12P Pons-Brooks
Scoperta il 21 luglio 1812 dall'astronomo francese Jean-Louis Pons e riscoperta da William R. Brooks nel 1883, 12P/Pons-Brooks è una cometa periodica che in questa quarta apparizione ha un periodo di 71,2 anni.
Il 21 aprile 2024 arriverà al perielio a 0,78 UA dal Sole e l’avvicinamento più vicino alla Terra il 2 giugno 2024 a 1,55 UA. La sua massima luminosità sarà nell'aprile 2024 quando potrebbe raggiungere la magnitudine 6.
Oramai da qualche mese, la cometa continua a manifestare continui outburts, pertanto è importante seguirla per monitorare i suoi improvvisi cambiamenti di luminosità.
Nella prima parte del mese possiamo osservarla nella costellazione della Lira, vicino alla stella Vega.
Oggetto: Cometa 12P Pons-Brooks Postazione: IT:Rome 41:53 N, 12:30 E (UT +01:00)
62P Tsuchinshan 1
Questa fu la prima di due comete scoperte all'inizio di gennaio 1965 dall'Osservatorio Purple Mountain di Nanchino, precisamente il 1° gennaio. Non si conosce il nome dello scopritore, infatti il nome della cometa "Tsuchinshan" non è né più né meno che la trascrizione cinese-mandarino di "Viola Montagna", il nome dell'osservatorio.
L'annuncio venne ritardato di diverse settimane, infatti la prima osservazione della cometa fuori dalla Cina fu fatta il 9 febbraio 1965 dall'Osservatorio Palomar in California, USA, e la sua orbita fu successivamente calcolata, risultando in un breve periodo.
Questa è la decima apparizione della cometa periodica 62PTsuchinshan, che attualmente ha un periodo orbitale di 6,18 anni e raggiungerà il perielio il 25 dicembre 2023 a una distanza di 1,27 UA. del Sole. Il suo avvicinamento più vicino alla Terra avverrà più tardi, in particolare il 29 gennaio 2024 ad una distanza di 0,50 UA dal nostro pianeta.
Secondo la curva di luce finora calcolata, la cometa raggiungerebbe la sua massima luminosità tra la fine di dicembre 2023 e l'inizio di gennaio 2024, raggiungendo la magnitudine 8,5, limite di osservazione con il binocolo.
Per tutto il mese si troverà a transitare nella costellazione del Leone, attraversandola da est ad ovest. Tra il giorno 27 e 28 del mese, si troverà a passare 30’ a nord del famoso tripletto di galassie del Leone.
Oggetto: Cometa 62P Tsuchinshan 1 Postazione: IT:Rome 41:53 N, 12:30 E (UT +01:00)