Maggio 2023
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IL SOLE
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Si trova nella costellazione dell'Ariete fino al 14 maggio, quando passa nella costellazione del Toro.
- 1 maggio: il sole sorge alle 6.09; tramonta alle 20.10
- 15 maggio: il sole sorge alle 5.52; tramonta alle 20.25
- 31 maggio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.40
La durata del giorno aumenta di 59 minuti dall'inizio del mese.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)
LA LUNA
Luna piena il 05/05/2023
Ultimo quarto il 12/05/2023
Luna nuova il 19/05/2023
Primo quarto il 27/05/2023
OSSERVABILITA' DEI PIANETI
Mercurio: il 1° maggio il pianeta si trova in congiunzione con il Sole. Per alcuni giorni sarà quindi impossibile osservarlo. Mercurio ricompare nei cieli del mattino, molto basso sull’orizzonte orientale, difficile da individuare tra le luci dell’alba. Si potrà tentare l’osservazione alla fine del mese, quando raggiunge la massima elongazione mattutina il 29 maggio, con una distanza angolare di 24° 53’ dal Sole. Negli ultimi giorni di maggio Mercurio sorge circa un’ora prima del Sole.
Venere:: il lungo periodo di condizioni molto favorevoli per l’osservazione del pianeta più luminoso raggiunge il culmine nel mese di maggio. Precisamente il 7 maggio avremo il massimo intervallo di tempo disponibile per seguire il pianeta nelle ore serali, dato che Venere tramonta ben 3 ore e 43 minuti dopo il Sole. Nei giorni successivi la visibilità inizierà a diventare via via più breve, mantenendosi comunque per buona parte del mese intorno alle 3 ore e mezza. Venere completa il proprio percorso nella costellazione del Toro, per poi entrare, l’8 maggio, nei Gemelli, che attraversa quasi per intero: alla fine del mese sarà suggestivo osservare il tramonto del pianeta quasi allineato con le stelle più brillanti della costellazione, Castore e Polluce.
Marte: prosegue il lungo periodo di visibilità serale del pianeta rosso, che possiamo individuare facilmente nel cielo occidentale un po’ più alto in cielo rispetto a Venere. Marte termina la propria permanenza nella costellazione del Toro il 16 maggio. Dal giorno 17 potremo osservare il pianeta nella costellazione del Cancro, di cui percorre un tratto avvicinandosi all’ammasso stellare del Presepe, M 44.
Giove:: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta gigante si riaffaccia nel cielo del mattino, sull’orizzonte ad Est. Per buona parte del mese sarà difficile individuarlo, molto basso in cielo, nella luce dell’alba. L’intervallo di osservabilità tende comunque ad allungarsi e a fine maggio c’è qualche possibilità di individuarlo poco prima del sorgere del Sole. Da segnalare una curiosità relativa al percorso del pianeta lungo lo zodiaco: i pianeti esterni si spostano lentamente tra le stelle e il passaggio da una costellazione all’altra è relativamente raro. Quest’anno però Giove attraversa diversi confini di costellazioni. Dopo essersi trovato nei Pesci, poi nella Balena, in seguito rientrato nei Pesci, il 19 maggio il pianeta lascia definitivamente quest’ultima costellazione per fare il suo ingresso nell’Ariete.
Saturno: il pianeta è facilmente individuabile verso il termine della notte, sull’orizzonte in direzione Sud-Est. L’intervallo di osservabilità crescerà costantemente nei prossimi mesi e potremo seguirlo lungo la volta celeste sempre più a lungo, fino al periodo ottimale che arriverà nella seconda parte dell’Estate. Saturno si trova nella parte centrale dell’Acquario, costellazione in cui rimane per i rimanenti mesi di quest’anno.
Urano: il pianeta è praticamente inosservabile per tutto il mese, in seguito alla congiunzione con il Sole che si verifica il 9 maggio. Gradualmente il pianeta si allontana dal Sole, ma sarà necessario attendere il mese prossimo per provare ad osservarlo con condizioni più favorevoli al mattino presto, tra le luci dell’alba. Nei giorni successivi alla congiunzione Urano sorge poco prima del Sole, estremamente basso sull’orizzonte ad Est, immerso nelle prime luci del giorno. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete, una costellazione piuttosto piccola ma che in questo periodo ospita diversi pianeti: Mercurio, Giove e Urano.
Nettuno: anche Nettuno fa parte del consistente corteo di pianeti presenti nel cielo del mattino, insieme a Saturno, Giove, Mercurio e Urano. Urano è già relativamente alto sull’orizzonte a Sud-Est prima del sorgere del Sole, praticamente equidistante tra Saturno e Giove. Come di consueto, è necessario l’ausilio del telescopio, dato che la luminosità del pianeta è inferiore al limite accessibile alle osservazioni ad occhio nudo. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dei Pesci.
Plutone:
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Anche Plutone anticipa sempre più il suo sorgere, che avviene nelle ore centrali della notte. Appare quindi sull’orizzonte orientale prima degli altri pianeti del gruppo osservabile nel cielo nella seconda parte della notte. E’ possibile quindi osservarlo nelle ore che precedono l’alba, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, fino al suo culminare a Sud al sorgere del Sole. A causa della luminosità estremamente bassa, per individuarlo è sempre necessario un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Capricorno.
CONGIUNZIONI
Luna - Saturno: nelle ultime ore della notte tra il 12 e il 13 maggio la Luna all’Ultimo Quarto e il pianeta Saturno sorgeranno insieme nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)
Luna - Giove: poco prima del sorgere del Sole del 17 maggio, sull’orizzonte ad Est, bassi sull’orizzonte, appaiono Giove e la sottilissima falce di Luna calante. (vedi mappa)
Luna - Venere: la sera del 23 maggio il cielo occidentale sarà ricco di astri celebri e luminosi, una configurazione che invita a riprendere delle suggestive immagini al termine del crepuscolo. La falce di Luna crescente e il luminoso pianeta Venere si trovano nella costellazione dei Gemelli, poco più in basso rispetto alle stelle Castore e Polluce. (vedi mappa)
Luna - Marte: la sera successiva, il 24 maggio, la Luna crescente raggiunge la costellazione del Cancro, avvicinandosi a Marte e all’ammasso stellare del Presepe (M 44). (vedi mappa)
STELLE DOPPIE
Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di maggio 2023 Zeta Ursae Majoris.
Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
- ISS HD Earth Viewing Experiment - La Terra vista dallo spazio, in diretta in HD dalla Iss.
- ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
- Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
OSSERVARE I SATELLITI STARLINK
La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile
La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.
- Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Per essere informati sul progresso dei lavori, iscriversi al gruppo https://groups.google.com/forum/#!forum/satmonitor-uai
- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)
- Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).
- Understanding the Impact of Satellite Constellations on Astronomy International Astronomical Union (IAU) — Press Release.
- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:
COSTELLAZIONI
Alte nel cielo, in direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di maggio.
Secondo la mitologia greca, la temibile fiera fu soffocata da Ercole, poiché risultava invulnerabile alle frecce ed alla clava, mentre la Vergine era considerata la dea della giustizia che si riteneva vivesse in mezzo agli uomini, ma per i misfatti di questi preferì lasciare la Terra per prendere posto nel firmamento.
Non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo: tra le più facili da individuare segnaliamo Regolo, nel Leone, e Spica, l'unica stella di notevole luminosità della Vergine.
Sotto di essa possiamo riconoscere le costellazioni, di dimensioni decisamente minori, del Corvo e del Cratere. Le stelle più brillanti le troviamo più a Nord-Est; Arturo, nel Bootes, la costellazione del "pastore guardiano" delle due orse, e la stella Vega, della Lira, che dominerà i cieli estivi. Continua il periodo di visibilità ottimale per l'Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit.
Unico punto fisso della volta celeste - almeno in prima approssimazione - la Stella Polare nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord.
Queste due costellazioni sono strettamente legate anche nella leggenda greca che narra della trasformazione in orse della ninfa Callisto e del figlio Arcade ad opera di Giunone, gelosa delle attenzioni di Zeus verso la bella Callisto.
Per proteggerle dai cacciatori, Zeus decise quindi di porle in cielo, ma facendole ruotare intorno al polo celeste per non perderle mai di vista.
Tra le due Orse, sinuosa come un serpente, troviamo la lunga costellazione del Dragone.
Al centro del triangolo formato da Orsa Maggiore, Leone e Bootes, possiamo riconoscere le piccole costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice.
Il mito di quest'ultima è legato ad un personaggio storico realmente esistito.
Berenice era infatti la moglie di Tolomeo III Euergete, re d'Egitto (III secolo a.C.), della dinastia dei Tolomei, la cui più nota esponente, nonché ultima discendente, fu la famosissima Cleopatra.
Nelle prime ore della sera, basse sull'orizzonte occidentale, c'è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, in particolare l'Auriga, i Gemelli e, un po' più in alto, la debole costellazione del Cancro.
In tarda serata vedremo invece sorgere in successione a Sud-Est la Bilancia, lo Scorpione, l'Ofiuco e il Sagittario.
Sopra l'Ofiuco possiamo riconoscere la Corona Boreale e la costellazione di Ercole.
La panoramica della volta celeste si conclude a settentrione, sotto l'Orsa Minore, con Cassiopea e Cefeo.
A Nord-Est cominciano ad affacciarsi a notte inoltrata la già citata Lira, il Cigno e l'Aquila, che si accingono a diventare le protagoniste del cielo estivo.
METEORE
METEORE DI MAGGIO 2023
In maggio la maggior parte dell’attività meteorica si concentra nella prima parte del mese e nella seconda parte della notte.
Le eta Aquaridi, legate ad antichi residui della cometa Halley, costituiscono una delle correnti meteoriche più cospicue dell’anno, ma alle nostre latitudini la loro osservabilità è sempre stata alquanto difficoltosa e deludente, poiché il radiante permane per pochissimo tempo sopra l’orizzonte e soprattutto a basse altezze, cosicché la frequenza delle meteore si rivela da noi molto contenuta. Questo sciame mostra in realtà un gran numero di meteore alle latitudini australi, dove il radiante arriva quasi allo zenit, con tassi orari simili a quelli delle Perseidi. Il radiante, posto nella zona più alta dell’Aquario, si mostra attivo per quasi un mese, con un aumento evidente del numero delle meteore dal 3 al 10 maggio e un picco maggiore intorno al 5/6 maggio. Nel nostro paese le regioni meridionali beneficiano di un maggior tempo di osservazione, ossia da quando il radiante sorge fino all’iniziare del crepuscolo mattutino, al contrario le regioni via via sempre più a nord godono di un minor tempo di visibilità e di peggiori circostanze. Purtroppo l’osservazione quest’anno verrà disturbata dal chiarore della Luna al plenilunio giusto il 5 maggio. Il disco lunare resterà comunque abbastanza basso sull’orizzonte.
Un ulteriore contributo alla attività meteorica di maggio è dato dai radianti minori della fascia eclitticale in Libra, Ofiuco e Scorpione, prodotti da correnti meteoriche estremamente diffuse per effetto delle perturbazioni planetarie. Si tratta di meteoroidi originati da corpi di varia origine, tra cui probabilmente la cometa Lexell e gli asteroidi Adonis e 1983 LC.
Per poter ben osservare queste saltuarie meteore occorrerà attendere il passare della mezzanotte, quando i radianti saranno a sufficienza sopra l’orizzonte. Il numero degli eventi resterà comunque in genere abbastanza esiguo e le frequenze saranno costellate di lievi aumenti più o meno accentuati.
Favorevoli all'osservazione quest'anno saranno le eta Liridi (max 09 maggio), generate dalla cometa 1983 H1 IRAS-Araki-Alcock, che in questi ultimi anni si sono mostrate abbastanza attive e che potrebbero prima o poi produrre un exploit di meteore. Favorevoli all’osservazione saranno circa a metà del mese anche le diffuse e lente Ofiuchidi (dette anche Sagittaridi di maggio), che si mostrano soprattutto dai radianti delle eta Ofiuchidi (max 12/13 maggio) e delle Ofiuchidi sud (max 17 maggio).
COMETE
COMETE DI MAGGIO 2023
C/2019 U5 PANSTARRS
Questa cometa è stata scoperta nel 2019 dalla survey PANSTARR. Oramai ha lasciato il suo perielio alle spalle, ma per questo mese è l’unica cometa degna di nota, anche se la sua magnitudine si attesta intorno alla 12.5.