Aprile 2024
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IL SOLE
Si trova nella costellazione dei Pesci fino al 18 aprile, quando passa nella costellazione dell'Ariete.
- 1 aprile: il sole sorge alle 6.54; tramonta alle 19.38
- 15 aprile: il sole sorge alle 6.31; tramonta alle 19.54
- 30 aprile: il sole sorge alle 6.09; tramonta alle 20.10
La durata del giorno aumenta di 1 ora e 17 minuti dall'inizio del mese.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)
LA LUNA
Ultimo quarto il 02/04/2024
Luna nuova il 08/04/2024
Primo quarto il 15/04/2024
Luna piena il 24/04/2024
OSSERVABILITA' DEI PIANETI
Mercurio: dopo il periodo ottimale di osservabilità serale del pianeta che si è verificato negli ultimi giorni del mese scorso, all’inizio di aprile possiamo tentare l’osservazione di Mercurio, molto basso sull’orizzonte occidentale, dove tramonta poco più di un’ora dopo il Sole. Nell’arco di pochi giorni il pianeta di avvicina repentinamente al Sole, diventando ben presto inosservabile, fino alla congiunzione dell’11 aprile. In seguito Mercurio tornerà nei cieli del mattino, ma a fine aprile sarà ancora molto difficile da individuare, trovandosi ancora molto basso sull’orizzonte orientale, immerso nella luce dell’alba.
Venere:: il pianeta in teoria si trova ancora nei cieli del mattino, ma ormai sorge meno di mezz’ora prima del Sole ed è praticamente inosservabile, trovandosi estremamente basso sull’orizzonte orientale quando il cielo è già chiaro per la luce dell’alba. Anche se sarà molto difficile da osservare, segnaliamo i numerosi attraversamenti di confini tra le costellazioni di cui Venere sarà protagonista nel corso del mese. Il 1° aprile Venere si trova ancora nell’Acquario; dal giorno 2 lo troviamo nei Pesci, ma per alcuni giorni, dall’11 al 13, il pianeta uscirà dal percorso tra le costellazioni zodiacali attraversate dal Sole e frà un’escursione nella Balena. Venere infine rientra nei Pesci e completa il suo percorso proprio l’ultimo giorno del mese, quando raggiunge il limite con l’Ariete.
Marte: le condizioni di osservabilità del pianeta rosso nel cielo del mattino continuano a migliorare gradualmente. Nel corso del mese sarà possibile scorgere Marte sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. Il pianeta completa il suo tragitto nella costellazione dell’Acquario e dal 25 aprile sarà osservabile nei Pesci.
Giove:: sta per concludersi il prolungato periodo di osservabilità serale del pianeta gigante. Giove si abbassa sempre più sull’orizzonte ad Ovest e sarà sempre più difficile osservarlo in un cielo ancora illuminato dalla luce del crepuscolo serale. Giove termina la propria permanenza nella costellazione dell’Ariete e dal 28 aprile inizia il percorso nel Toro, dove rimane per tutto l’anno in corso.
Saturno: le condizioni di osservabilità del pianeta sono simili a quelle di Marte, con cui sarà protagonista di una stretta congiunzione visibile al mattino dell’11 aprile. Possiamo quindi individuarlo sull’orizzonte orientale al mattino presto, tra le luci dell’alba, nella costellazione dell’Acquario, dove rimane anche nei prossimi mesi dell’anno in corso.
Urano: l’osservabilità di Urano è simile a quella di Giove. I due pianeti si trovano infatti nelle medesima costellazione, l’Ariete, dove saranno in congiunzione il 20 aprile. Il pianeta è ormai praticamente inosservabile, essendo prossimo alla congiunzione con il Sole, attesa per il prossimo mese. All’inizio di aprile si trova molto basso sull’orizzonte occidentale, ormai troppo vicino al Sole per poterlo individuare nella luce del crepuscolo. Urano lascia così il cielo della sera: dovremo attendere alcune settimane per cercarlo ad Est al mattino presto.
Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, il pianeta ritorna nei cieli del mattino in direzione Est, dove sorge poco prima del Sole, aggiungendosi al gruppo di pianeti visibili al mattino presto, con Marte, con cui sarà in congiunzione il 29 aprile, e Saturno. L’osservazione di Nettuno è ancora molto difficoltosa, trovandosi ancora basso sull’orizzonte orientale. Data la sua bassa luminosità, che richiede comunque l’uso del telescopio, Nettuno rimane confuso nella luce dell’alba. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dei Pesci.
Plutone:
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Anche Plutone fa parte del gruppo di oggetti del sistema solare osservabili nella parte finale della notte. Plutone compare sull’orizzonte orientale prima dell’alba per poi spostarsi verso Sud-Est al termine della notte. Plutone si trova nella costellazione del Capricorno. A causa della sua luminosità molto bassa è necessario utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo.
CONGIUNZIONI
Luna - Marte - Saturno: Luna Marte Saturno 6 aprile ore 06:00. (vedi mappa)
Luna - Venere: Luna Venere 7 aprile alle 06:20. (vedi mappa)
Luna - Giove: Luna Giove 10 aprile alle 21:00 . (vedi mappa)
Marte - Saturno: Marte Saturno 11 aprile ore 05:30. (vedi mappa)
Luna - Pleiadi: Luna Pleiadi 11 aprile ore 21:00. (vedi mappa)
STELLE DOPPIE
Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di aprile 2024 54 Leonis.
Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
- ISS HD Earth Viewing Experiment - La Terra vista dallo spazio, in diretta in HD dalla Iss.
- ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
- Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
OSSERVARE I SATELLITI STARLINK
La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile
La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.
- Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Per essere informati sul progresso dei lavori, iscriversi al gruppo https://groups.google.com/forum/#!forum/satmonitor-uai
- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)
- Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).
- Understanding the Impact of Satellite Constellations on Astronomy International Astronomical Union (IAU) — Press Release.
- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:
COSTELLAZIONI
Osservando il cielo di aprile possiamo assistere alla transizione dal cielo invernale a quello estivo.
Nelle prime ore dopo il tramonto possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli, l'Auriga.
Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva. Al tramontare a Sud-Ovest di Sirio - nella costellazione del Cane Maggiore - che per tutto l'inverno è stata la stella più brillante della volta celeste, corrisponde il sorgere a Nord-Est di Vega - nella costellazione della Lira - la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes.
La Lira è una piccola costellazione composta principalmente da Vega e da 4 stelle vicine ad essa, disposte a parallelogramma.
A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore, vedremo la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone con al vertice, molto luminosa, la già citata stella Arturo.
A sinistra del Bootes si può riconoscere una piccola costellazione a forma di semicerchio, la Corona Boreale.
Tra la Corona Boreale e la Lira si trova la debole ma estesa costellazione di Ercole. Per individuarla possiamo prendere a riferimento il quadrilatero di stelle che ne rappresenta il corpo, mentre le altre stelle che si dipartono sopra e sotto di esso raffigurano gli arti del famoso eroe mitologico. Ercole è una costellazione molto nota agli astrofili, in quanto in essa si trova M13, un ricchissimo ammasso stellare (contiene oltre 300.000 stelle!) facilmente individuabile con piccoli strumenti, alla portata quindi anche dei neofiti.
Tornando alle costellazioni zodiacali, mentre nella prima parte della notte tramontano Toro e Gemelli, nel cielo meridionale vedremo in successione la debole costellazione del Cancro, il Leone - molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo - e infine la Vergine, anch'essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica.
Chi avrà la pazienza di attendere la notte inoltrata potrà scorgere a Sud-Est anche la Bilancia e, successivamente, lo Scorpione.
Le costellazioni circumpolari, quelle cioè che si trovano nei pressi del Polo Nord Celeste, caratterizzano costantemente il cielo settentrionale. L'Orsa Maggiore si trova in un periodo di ottima visibilità, trovandosi alla massima altezza sull'orizzonte ("culminazione"). Ricordiamo il riferimento per trovare la Stella Polare: tracciando una linea, prolungamento del segmento che unisce due stelle dell'Orsa Maggiore, Merak e Dubhe (vedi mappa del cielo a Nord), troveremo la stella che indica approssimativamente il Nord. Sull'orizzonte settentrionale possiamo ancora individuare Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e la costellazione di Cefeo.
METEORE
METEORE DI APRILE 2024
In aprile sono attivi solamente sciami minori poco consistenti e poco osservati a occhio nudo a causa della scarsa luminosità delle meteore. Chi osserva inoltre è poco invogliato dalle condizioni meteorologiche spesso mutevoli e avverse. Per di più le frequenze orarie nella prima parte della notte non superano le 3-5 meteore e soltanto verso mattina si arrivano a contare 10-15 meteore.
Le regioni tra le costellazioni del Leone e della Vergine continuano, come già in marzo, a produrre stelle cadenti legate al sistema complesso delle Virginidi, un'associazione di radianti che si attiva in momenti differenti tra febbraio e aprile. Si tratta di numerosi filamenti di pulviscolo cometario fortemente perturbati, mescolati a sporadici pezzi di origine asteroidale.
Distinguere visualmente l’appartenenza alle varie aree radianti è assai difficoltoso poiché queste risultano abbastanza vicine tra loro e in questi casi solo l'osservazione visuale con disegni accurati su mappe delle scie meteoriche oppure ancor meglio riprese video fotografiche possono produrre dei risultati utili e attendibili.
Durante la prima metà del mese ci sarà la possibilità di osservare favorevolmente per l’intera notte alcune correnti minori: le deboli e lente tau Draconidi (max 1 aprile) e alcune componenti delle Virginidi quali le kappa Serpentidi (max 4 aprile), le diffuse e lente alfa Virginidi (max 10 aprile) e le gamma Virginidi (max 13 aprile).
Non di rado in aprile è capitato che dalle costellazioni eclitticali si originino grosse meteore particolarmente brillanti, associate a residui asteroidali. Questa maggior frequenza di bolidi in teoria potrebbe essere relazionata al fatto che nel periodo primaverile queste costellazioni si vengono a trovare per le nostre latitudini alle maggiori altezze sull'orizzonte. Per di più, in alcuni casi, proprio da queste grosse meteore sono scaturite addirittura delle cadute di meteoriti (cfr: Pribram nel 1959, Glanerburg nel 1990, Neusehwanstein nel 2002 e Jesenice nel 2009).
Nella terza decade del mese, il massimo delle Liridi (max 21/22 aprile) quest’anno sarà disturbato dal chiarore lunare, eccetto che nelle ore che precedono l’alba, quando la Luna sarà ormai bassa al tramonto. Il maggior numero delle Liridi è atteso quest'anno proprio verso mattina quando l’area radiante sarà fortunatamente alta sull’orizzonte. Si tratta di uno sciame osservato ormai da parecchi secoli, legato ai detriti della cometa a lungo periodo 1861 Thather. Normalmente le apparizioni sono abbastanza limitate e deludenti con non più di 10-30 meteore/h, ma in determinate circostanze relazionate al ciclo orbitale di Giove, le Liridi possono mostrare anche brevi e intensi outburst, come accadde nel 1982 nel continente americano per circa un'ora con 3-5 meteore /minuto.
Da non dimenticare a fine mese le alfa Bootidi (max 26/27 aprile) che quest'anno si presentano osservabili senza disturbo lunare nella prima parte della notte. Anche se hanno tassi orari abbastanza contenuti, talvolta nulli, sono capaci di offrire grossi exploit, come ad esempio quello telescopico del 1984 con 102 Bootidi in soli 10 minuti.
COMETE
COMETE DI APRILE 2024
12P/Pons-Brooks
Scoperta il 21 luglio 1812 dall'astronomo francese Jean-Louis Pons e riscoperta da William R. Brooks nel 1883, 12P/Pons-Brooks è una cometa periodica che in questa quarta apparizione ha un periodo di 71,2 anni. Il 21 aprile 2024 arriverà al perielio a 0,78 UA dal Sole e il massimo avvicinamento alla Terra il 2 giugno 2024 a 1,55 UA. La sua massima luminosità sarà nell'aprile 2024 quando potrebbe raggiungere la magnitudine 6.
Sarà visibile anche questo mese nelle primissime ore serali, molto bassa ad ovest, in quanto il 21 del mese arriverà al perielio. La sua attività continuerà ad aumentare ma le sue condizioni di visibilità saranno sempre più sfavorevoli.
13P Olbers
La Cometa Olbers, formalmente 13P/Olbers, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia cometaria della cometa di Halley. È stata scoperta il 6 marzo 1815 da Heinrich Olbers. Questa cometa sta continuando il suo avvicinamento al perielio che sarà a giugno e nel mese di aprile la curva della luminosità prevede che la sua magnitudine possa aumentare di un valore 3 rispetto a quello attuale. Il giorno 14 si troverà a circa 5 gradi a sud/est delle Pleiadi. La sua visibilità all’inizio mese sarà ancora favorevole, andando però continuamente a diminuire.
C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
La storia della scoperta di questa cometa è alquanto complessa. L'Osservatorio della Montagna Purpurea, situato in Cina, il 9 gennaio 2023 ha scoperto tramite la stazione d'osservazione XuYi una cometa che è stata inserita per il follow-up in una lista di oggetti appena scoperti da confermare e che necessitano di una migliore caratterizzazione dell'orbita; dopo una ventina di giorni senza altre osservazioni è stata rimossa dalla lista in quanto considerata persa (non più osservabile nel breve periodo). Il 22 febbraio 2023 veniva scoperta dal programma di ricerca astronomica ATLAS un'altra cometa, in seguito identificata con la precedente; nei giorni seguenti l'astronomo cinese Ye Quanzhi cercando immagini di prescoperta di questo oggetto celeste, ne scopriva alcune risalenti fino al 22 dicembre 2022.
La cometa ha un'orbita retrograda. Secondo le attuali effemeridi (marzo 2023) la cometa passerà al suo perielio attorno al 27/28 settembre 2024. La cometa ha una MOID col pianeta Terra di sole 0,275 u.a.: la distanza minima tra i due corpi celesti avverrà il 12 ottobre 2024 a 0,472 u.a. (pari a circa poco meno di settantuno milioni di km).
La cometa dovrebbe raggiungere la visibilità ad occhio nudo ma con le comete il condizionale è d’obbligo: il periodo di visibilità ad occhio nudo dovrebbe essere compreso tra l'inizio di settembre e la fine di ottobre 2024. La massima luminosità apparente, di -0,1m, è prevista tra il 2 ed l'8 ottobre 2024 quando la cometa sarà visibile di mattina con una declinazione leggermente australe, da metà ottobre 2024 sarà di declinazione settentrionale e visibile di sera. Attualmente è visibile a partire dalla tarda serata per tutta la notte, trovandosi per tutto il mese nella costellazione della Vergine.