Ottobre 2024

IL SOLE

 

Il giorno 31 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.

  • 1 ottobre: il sole sorge alle 7.09 ; tramonta alle 18.53
  • 15 ottobre: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 18.30 (ora legale)
  • 31 ottobre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.07 (ora solare)


Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla latitudine media italiana.


Fino al 26 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale).

Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre torna in vigore l'ora solare.

  

 

LA LUNA

 

Luna nuova il 02/10/2024

Primo quarto il 10/10/2024

Luna piena il 17/10/2024

Ultimo quarto il 24/10/2024

 

 


17 OTTOBRE 2024

LA SCIENZA DELLA SUPERLUNA

Nel mese di ottobre si verifica il plenilunio con la Luna prossima al perigeo, evento ormai noto mediaticamente come "Superluna".

I media danno sempre più spesso risalto alla cosiddetta “Superluna”, e ad altre definizioni della Luna Piena nei vari mesi dell’anno, che richiamano l’attenzione pubblica facendo leva sull’ancestrale fascino dell’astronomia ed in particolare del nostro satellite naturale. Cosa si cela dal punto di vista scientifico dietro questi termini? Ne parleranno le delegazioni UAI in una serata accompagnata da osservazioni al telescopio della Luna. Un’opportunità per parlare delle più recenti scoperte scientifiche e dei piani di esplorazione della superficie lunare nel futuro prossimo.

Iniziativa inserita nel Calendario astrofilo degli eventi 2024 : https://www.uai.it/sito/calendario-astrofilo-2024/


  • Luna piena di ottobre:

17 ottobre. Distanza = 357.364 km. ( Fonte dei dati: astropixels.com )

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio   il mese di ottobre non sarà favorevole per l’osservazione dell’elusivo pianeta. Mercurio ritorna nel cielo della sera, ma mantenendosi sempre estremamente basso sull’orizzonte occidentale: pur allontanandosi gradualmente dal Sole, la sua altezza in cielo si mantiene molto modesta. Il pianeta anche verso la fine del mese tramonta appena mezz’ora dopo il Sole, rimanendo quindi impercettibile nella luce del crepuscolo serale. Dovremo attendere novembre per avere qualche opportunità per riuscire ad osservarlo.

Venere::  finalmente migliorano le condizioni di osservabilità del pianeta più luminoso. Venere nella seconda metà del mese tramonta oltre un’ora e mezza dopo il Sole e avremo sufficiente tempo a disposizione per ammirarlo tra le luci del crepuscolo serale. Nella prima parte di ottobre Venere attraversa la costellazione della Bilancia; dal giorno 17 inizia una breve permanenza nello Scorpione che termina il 24, quando il pianeta inizia il proprio percorso nella costellazione dell’Ofiuco.

Marte    dopo che per molti mesi nelle prime ore della notte il cielo è rimasto privo di pianeti o al massimo ci offriva l’osservazione di Saturno, finalmente la volta celeste serale si sta ripopolando di tutti i pianeti visibili ad occhio nudo. L’ultimo a mancare all’appello era il pianeta rosso, che a fine ottobre inizierà a comparire prima della mezzanotte sull’orizzonte orientale. Nelle ore centrali della notte potremo poi osservarlo ad Est sempre più alto in cielo. Nel corso del mese Marte completa l’attraversamento della costellazione dei Gemelli e il giorno 29 raggiunge la costellazione del Cancro.

Giove::    stanno migliorando sempre più le condizioni di visibilità di Giove, che rimane osservabile sulla volta celeste per buona parte della notte. Dopo il tramonto di Venere nelle prime ore della sera, Giove è l’astro più luminoso che domina il cielo di questo autunno per gran parte della notte. Lo possiamo quindi osservare in tarda serata ad Est e poi al culmine a Sud fino a vederlo verso Sud-Ovest prima del sorgere del Sole. Giove si sposta lentamente con moto diretto fino al 9 ottobre, quando inverte la marcia e prosegue il cammino con moto retrogrado, rimanendo sempre nella costellazione del Toro

Saturnodopo l’opposizione del mese scorso il pianeta è ancora facilmente osservabile mentre culmina a Sud nelle prime ore di oscurità. Nel corso delle ore centrali della notte lo vedremo man mano più basso sull’orizzonte in direzione Sud-Ovest fino al suo tramonto. Saturno prosegue il suo lento movimento con moto retrogrado, rimanendo ancora all’interno della costellazione dell’Acquario.

Urano:  anche in questo mese le condizioni di osservabilità di Urano sono simili a quelle di Giove, dato che entrambi i pianeti si trovano nella costellazione del Toro. Ci riferiamo naturalmente all’intervallo di tempo a disposizione per osservare Urano, che è più favorevole ad Urano che sorge circa un’ora e mezza prima di Giove. Rimane come sempre molto grande il divario di luminosità tra i due corpi celesti: per Urano è sempre richiesto l’uso di un buon binocolo o di un piccolo telescopio per riuscire ad individuarlo agevolmente. Si può cercare il pianeta ad Est nel corso della tarda serata. Urano continua ad anticipare l’orario del proprio sorgere: sarà così possibile osservarlo per quasi l’intera notte. Il pianeta continua a spostarsi molto lentamente con moto retrogrado nel Toro.

Nettuno: reduce dall’opposizione del mese scorso, il pianeta rimane ancora osservabile per quasi tutta la notte. Nelle prime ore della sera lo si può individuare in direzione Sud-Est. Successivamente, nel corso della prima parte della notte, il pianeta raggiunge la culminazione alla sua massima altezza a Sud. A causa della sua modesta luminosità, per riuscire ad osservare il pianeta è necessario l’ausilio del telescopio. Nettuno prosegue la propria permanenza nella costellazione dei Pesci, dove si sposta con moto retrogrado, vicino al limite con l’Acquario.

Plutone: 

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

L’intervallo di osservabilità di Plutone è limitato alla prima parte della notte: possiamo osservarlo a Sud-Ovest, dove nel corso del mese lo vedremo anticipare sempre più l’orario del suo tramonto. Data la sua luminosità molto bassa, è sempre necessario l’utilizzo di un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone si sposta molto lentamente nella costellazione del Capricorno.

 

 

CONGIUNZIONI

 

Luna - Venere : dopo il tramonto del 5 ottobre potremo ammirare alla luce del crepuscolo la suggestiva congiunzione tra il luminoso pianeta Venere e la sottile falce di Luna crescente, 3 giorni dopo la Luna Nuova, nella costellazione della Bilancia. (vedi mappa)

Luna - Saturno : la sera del 14 ottobre vedremo la Luna avvicinarsi a Saturno per poi allontanarsi dopo la congiunzione, alla minima distanza angolare tra i due astri, visibile nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)

Luna - Pleiadi : l’incontro ravvicinato tra la Luna e l’ammasso stellare delle Pleiadi si verifica la sera del 19 ottobre, nella costellazione del Toro. (vedi mappa)

Luna - Giove : la Luna, proseguendo il suo percorso nella costellazione del Toro, si avvicina a Giove nella notte tra il 20 e il 21 ottobre per poi superarlo. La mappa si riferisce alla sera del 21 ottobre, con la Luna già vicina al limite con l’Auriga e i Gemelli. (vedi mappa)

Luna - Marte : nella notte tra il 23 e il 24 ottobre la Luna nella fase di Ultimo Quarto raggiunge la congiunzione con Marte. Il pianeta rosso si trova nella costellazione dei Gemelli, mentre la Luna raggiunge il limite con il Cancro. (vedi mappa)

 

 

 

STELLE DOPPIE

 

Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di ottobre 2024 94 Aquarii.

Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.

 

 

OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

 

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

  • ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
  • Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.

 

 

 

OSSERVARE I SATELLITI STARLINK

 

La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile

La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.

  • Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)

Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).

 

- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:

 

 

COSTELLAZIONI

 

Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo.
Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il "Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell'AquilaVega della Lira e infine Deneb del Cigno. (Si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremo vedere un'ultima volta per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti.
La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste.
Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, una costellazione un po' più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.
Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Tutte queste costellazioni sono legate da una notissima leggenda della mitologia classica.
Questa è la storia tramandata: Cefeo era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la regina, sua consorte. Da notare che l'Etiopia del mito non va confusa con quella attuale; gli storici collocano la leggenda nel territorio corrispondente alla moderna Tel Aviv.
Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto di vantarsi di essere perfino più affascinante delle Nereidi, le ninfe del mare.
Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero a Poseidone, il Dio del mare, di vendicarle.
Poseidone mandò allora un mostro marino, la Balena (raffigurata in una grande costellazione, non facilissima da identificare perché priva di stelle brillanti, situata bassa sull'orizzonte a Sud - Est, sotto i Pesci e l'Ariete) a devastare le coste del regno di Cefeo. Lo sventurato re chiese all'Oracolo di Ammone cosa potesse fare per placare l'ira del Dio del mare: l'Oracolo gli ordinò di sacrificare al mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda.
La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, nell'attesa della sua orrenda fine tra le fauci della Balena.
Ma come in tutte le storie a lieto fine, ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da altre imprese: aveva appena ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da un intreccio di serpenti).
Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro e, liberata Andromeda, la sposa.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all'osservazione astronomica.
Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo.
Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri" che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a circa 9.460,8 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull'orizzonte settentrionale.
Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

 

 

METEORE

METEORE DI OTTOBRE 2024

In ottobre, chi osserva beneficia di un numero di ore notturne maggiore che nei mesi precedenti, e si può dedicare all’osservazione delle meteore anche nelle ore serali.

Quest’anno la Luna sarà presente in maniera consistente a metà del mese (plenilunio il 17 ottobre), pertanto l'osservazione delle Orionidi, la corrente meteorica più cospicua del mese originata da particelle rilasciate dalla cometa Halley durante i suoi ritorni vicino al Sole, verrà fortemente disturbata dal chiarore lunare.

Durante la prima settimana potremo controllare il comportamento delle Delta Aurigidi (max 4 ottobre), uno sciame di velocissime meteore per lo più di debole luminosità, abbastanza difficile da osservare. Questa corrente meteorica, formata da filamenti di particelle con orbite leggermente differenti tra loro, viene incontrata dalla Terra durante il mese in momenti differenti, cosicché la frequenza con cui appaiono le meteore risulta lungo il periodo alquanto varia e confusa.

Il 5/6 ottobre avremo una buona occasione per monitorare l’attività irregolare delle Camelopardidi, che ad esempio nel 2005 hanno mostrato un inatteso exploit di meteore brillanti (anche bolidi) ben testimoniato da molti nostri osservatori della rete video IMG-UAIsm /IMO Video Meteor Network. Si tratta di uno sciame interessante da studiare perché non è ancora chiaro se la Terra abbia incontrato per ora le parti più dense.

Quest'anno intorno all’8 ottobre avremo un’ottima opportunità per seguire l’apparizione delle Draconidi, data l’assenza del disturbo lunare. Questa corrente in genere mostra un gran numero di meteore solo quando la cometa d'origine, la Giacobini Zinner, è prossima al perielio. Dato che la cometa è transitata vicino al Sole nel 2018 e tornerà nel 2025 è da attendersi di assistere a una moderata apparizione con poco più di una decina di meteore/h al massimo. E’ comunque difficile e complicato predire con esatezza il comportamento di questa corrente, per cui sarà il caso di seguirla lungo tutto il periodo anche nel dominio radio.

Come già detto l’osservazione visuale delle Orionidi (max 21/22 ottobre) quest’anno sarà sfavorevole a causa del disturbo lunare. Purtroppo la Luna sarà sempre presente, più o meno in vicinanza del radiante (a nord di Betelgeuse) per tutto il periodo in cui siamo soliti veder aumentare e variare la frequenza, allorché la Terra nel suo moto nello spazio incontra zone più o meno dense di meteoroidi.

Occorre anche tener presente che per tutto il mese sono attive le Tauridi dalla regione a nord della Balena. Anche se il loro numero maggiore si registra in novembre, già in ottobre questo sciame può raggiungere tassi abbastanza ragguardevoli, specie verso il 10 ottobre e a fine mese.

Ottobre inoltre è un buon mese per dedicarsi nelle ore serali e nei momenti senza Luna alla fotografia, in quanto tutta la regione prossima all’eclittica, tra le costellazioni dell’Ariete, Pesci, Balena e Toro, è solita dare origine a grossi bolidi brillanti di probabile origine asteroidale.

 

COMETE

COMETE DI OTTOBRE 2024

 

COMETE DI OTTOBRE 2024

 

 

C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS

Nelle prossime settimane, le notizie sulle comete si concentreranno necessariamente sull'arrivo della cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), un argomento che affronteremo con aggiornamenti settimanali nel corso di tutto il mese di ottobre. Dopo un mese senza poter osservare la cometa a causa della sua congiunzione con il Sole, a metà settembre è stata recuperata dall'emisfero australe, apparendo nel cielo dell'alba a bassissima quota.

C'è stata molta attesa tra la comunità degli osservatori di comete, poiché era essenziale ottenere queste prime misurazioni e immagini della cometa per verificare le sue condizioni e cosa possiamo aspettarci prima del suo massimo in ottobre. Escludendo già ogni teoria di disintegrazione, si è osservato che la cometa si presenta bene, con la chioma compatta e luminosa ed il suo passaggio al perielio è avvenuto senza problemi. 

Secondo le misurazioni della luminosità dal suo “recupero” visivo, in una sola settimana la cometa ha aumentato la sua luminosità di oltre una magnitudine, passando da 5,2 a 4,0 fino ad oggi. Ciò si adatta perfettamente alla curva di luce che era stata stimata a luglio.

Ciò implica che, in linea di principio, la luminosità massima della cometa potrebbe arrivare a magnitudine 2,4 intorno al 7 ottobre. Il primo giorno in cui potrebbe essere osservabile in condizioni normali sarebbe al tramonto del 12 ottobre, quando sarà di pochi gradi sopra l'orizzonte occidentale. Secondo il modello standard si troverebbe quindi alla magnitudo 2,7. Già nei giorni successivi al perielio c’è una piccola finestra osservativa dall’emisfero australe che sta regalando delle belle immagini con la cometa in piena salute, pur essendo ancora osservabile solo con strumenti.

Anche dall'emisfero settentrionale avremo opportunità già in questi ultimi giorni di settembre, in particolare intorno al 30 settembre, anche se la cometa sarà estremamente bassa. Queste sono le altezze sopra l'orizzonte orientale alla fine del crepuscolo nautico (Il crepuscolo nautico individua l’intervallo di tempo in cui il Sole transita tra i -6 gradi ed i -12 gradi al di sotto dell’orizzonte):
Latitudine 20°N: 8,7 gradi di altitudine
Latitudine 30°N: 6,5 gradi di altitudine
Latitudine 40°N: 3,5 gradi di altitudine
Latitudine 50°N: 0,1 gradi di altitudine

Segnaliamo che il giorno 16 ottobre la cometa passerà a 1.5 gradi Nord-Ovest dell’ammasso globulare M5.


- Un articolo UAI dedicato alla cometa :
Ultimo atto per la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS)
a cura di Giannantonio Milani – Sezione Comete UAI

 

 

Curva di luce della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
Mappa di visibilità della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
Elongazione C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
Altezza ai crepuscoli della cometa C/2023 E1 ATLAS
Mappa della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS dal 27 settembre
Mappa della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS dal 10 ottobre






C/2024 S1 (ATLAS)

 


Con tutta l'eccitazione attuale per C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), potremmo avere un altro oggetto luminoso in arrivo verso la fine di ottobre.

Si tratta di un oggetto molto più piccolo, scoperto dalla survey ATLAS il 27 settembre e che era elencato nella pagina del MPC (Possible Comet Confirmation Page-PCCP) come A11bP7I.

Anche se è piccolo, è stato ipotizzato che potrebbe diventare luminoso poiché si avvicina molto al Sole al suo perielio, previsto per il 28 ottobre 2024.

Al momento, 8 giorni dopo la sua scoperta, sono disponibili abbastanza dati astrometrici per essere in grado di definire abbastanza bene la sua orbita: quindi sappiamo dove si troverà nel cielo, ma non abbiamo molte informazioni su quanto diventerà luminoso. In ogni caso, se dovesse diventare luminoso, sarà molto vicino al Sole con gli osservatori nell'emisfero australe, più favoriti.

Sembra proprio che questa cometa faccia parte della famiglia Kreutz Sungrazer, le comete che sfiorano il Sole, e la previsione attuale è che arriverà a 300.000 km. dalla superficie del Sole il 28 ottobre. Il membro più famoso di questa famiglia è probabilmente la cometa C/1965 S1 (Ikeya-Seki) che raggiunse la magnitudine -10, anche se un esempio più recente è stata la cometa C/2011 W3 (Lovejoy) che raggiunse la magnitudine -4.

Si pensa che tutte queste comete abbiano avuto origine da una cometa massiccia che si è frammentata in un perielio passato. Gli elementi orbitali attuali per C/2023 S1 sono riportati di seguito, confrontati con le altre due comete:

 


Al momento questa cometa è di circa 12a magnitudine e si sta muovendo lentamente attraverso la costellazione dell'Idra. Nel grafico seguente sono riportate le varie altezze sull’orizzonte a diverse latitudini, per varie date, quando il Sole si trova a -6 gradi sotto l’orizzonte.

 


Dalle nostre latitudini il periodo migliore sarà subito dopo il passaggio al perielio quindi gli ultimi giorni di ottobre, negli istanti poco prima dell’alba: contesto non favorevole vista la vicinanza con il Sole.

E’ necessario quindi che la cometa diventi molto luminosa per poterla intravvedere, ma le previsioni bisogna prenderle con tutte le incertezze del caso, visto che al momento della scoperta, quando la cometa era a circa 1 UA (circa 150 milioni di chilometri dal Sole), presentava già una bella chioma, quindi la prova di presenza di molta polvere. Ora speriamo che sopravviva al passaggio ravvicinato con il Sole, anche se le condizioni di visibilità saranno molto difficili vista la condizione prospettiva dell’orbita.

  • ATTENZIONE: la cometa raggiungerà la massima luminosità quando sarà estremamente vicina al Sole. Si raccomando di NON tentare l’osservazione della cometa di giorno quando sarà a brevissima distanza angolare dal Sole: si corre il pericolo di danni permanenti alla vista!

Di seguito le effemeridi e la curva di luce stimata.

 

 

Curva di luce della cometa C/2024 S1 (ATLAS)
Mappa di visibilità della cometaC/2024 S1 (ATLAS)
Mappa del percorso della cometa C/2024 S1 (ATLAS)
immagine realizzata per la conferma della cometa C/2024 S1 (ATLAS) da E. Guido, M. Rocchetto, A. Valvasori

 

 

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