Luglio 2024

IL SOLE

 

Il giorno 21 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.

  • 1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51
  • 15 luglio: il sole sorge alle 5.49; tramonta alle 20.46
  • 31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32


Oltrepassato il Solstizio d'Estate, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi.
Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 43 minuti.

Il 5 luglio alle ore 05:00 T.U. (le 07:00 in Ora Legale Estiva) la Terra si trova all'afelio, a una distanza di 152.100.076 km dal Sole.

Nel 2023 la data dell'afelio cadeva il 6 luglio, nel 2022 il 4 luglio, nel 2021 il 5 luglio, nel 2020 a cavallo tra il 5 e il 6 luglio, nel 2019 era a cavallo tra il 4 e il 5 luglio, nel 2018 il 6 luglio, nel 2017 il 3 luglio. Si registra pertanto una sensibile variabilità nella data in cui la Terra si trova alla massima distanza dal Sole. Segnaliamo questo approfondimento del sito Vialattea.net che spiega le ragioni della variabilità delle date dell'afelio e del perielio (si riferisce all'anno 2006, ma la spiegazione rimane valida) :
https://www.vialattea.net/content/2404/

  

 

LA LUNA

 

Luna nuova il 06/07/2024

Primo quarto il 14/07/2024

Luna piena il 21/07/2024

Ultimo quarto il 28/07/2024

 

 

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio  questo mese di luglio sarà relativamente favorevole all’osservazione dell’elusivo pianeta in orario serale. L’intervallo di tempo a disposizione per individuarlo dopo il tramonto non sarà molto lungo: Mercurio sarà sempre basso sull’orizzonte occidentale, nella luce dle crepuscolo. La data migliore per osservarlo sarà il 9 luglio, quando tramonterà più tardi, un’ora e 21 minuti dopo il Sole. La massima elongazione serale sarà raggiunta il giorno 22 , con una distanza angolare di 27° 24’ dal Sole.

Venere::  la lunga assenza dai cieli della sera del pianeta più luminoso è terminata da alcune settimane, ma le condizioni di osservabilità rimangono sfavorevoli. Venere infatti mantiene una altezza davvero modesta sull’orizzonte occidentale, tanto di rimanere per quasi tutto il mese più basso sulla volta celeste rispetto a Mercurio, notoriamente caratterizzato da brevi intervalli di osservabilità. Pertanto Venere continuerà a tramontare poco dopo il Sole e sarà sempre visibile con difficoltà, nella luce del crepuscolo serale. Il pianeta rimane nella costellazione dei Gemelli fino al 9 luglio, attraversa tutto il Cancro fino al giorno 25 e termina il mese nella costellazione del Leone.

Marte    continua ad allungarsi l’intervall o di tempo disponibile nella seconda parte della notte per osservare il pianeta rosso. Anticipando l’orario del suo sorgere potremo individuarlo ad Est prima dell’alba, più alto sull’orizzonte rispetto a Giove. Marte completa il suo tragitto all’interno della costellazione dell’Ariete e l’11 luglio fa il suo ingresso nel Toro: nella seconda parte del mese vedremo quindi Marte vicino alle Pleiadi e in seguito alla stella Aldebaran.

Giove::    anche le condizioni di osservabilità del pianeta gigante tendono a migliorare, diventando simili a quelle di Marte. Anche Giove infatti si trova nella costellazione del Toro, ed è quindi visibile prima del sorgere del Sole sull’orizzonte orientale. Marte tende ad avvicinarsi a Giove e verso la fine del mese potremo osservare un suggestivo triangolo formato dai due pianeti e da Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione.

Saturnoanche in questo mese Saturno è il pianeta visibile più a lungo. Infatti è il primo a sorgere tra i pianeti visibili ad occhio nudo nelle ore che precedono l’alba. Anticipando sempre più il suo sorgere, Saturno è facilmente osservabile per un ampio intervallo di tempo nel corso della seconda parte della notte. Nelle ultime settimane di luglio lo si potrà finalmente osservare sull’orizzonte ad Est già prima della mezzanotte. Prima del sorgere del Sole Saturno sarà osservabile a Sud, al cuo culmine sulla volta celeste. Saturno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove rimane per tutto l’anno.

Urano:   possiamo individuare il pianeta sull’orizzonte ad Est nelle ultime ore della notte. Urano fa parte del corteo di pianeti osservabili al mattino presto prima dell’alba. Le condizioni di osservabilità del pianeta sono simili a quelle di Marte, con cui sarà in congiunzione il giorno 15 luglio. Il pianeta si trovano nella costellazione del Toro. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario utilizzare un telescopio.

Nettuno:      il pianeta è osservabile nel corso della seconda parte della notte. Possiamo individuarlo basso in cielo verso Est dopo la mezzanotte e al culmine a Sud all’apparire delle luci dell’alba. L’osservabilità di Nettuno è simile a quella di Saturno: i due pianeti sono relativamente vicini sulla volta celeste. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci, non lontano dal limite con l’Acquario. Nettuno non è visibile ad occhio nudo è indispensabile l’uso del telescopio per poterlo osservare.

Plutone:

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone si troverà all’opposizione il 23 luglio. In questo periodo raggiungerà la minima distanza dalla Terra, di poco superiore ai 5 miliardi di km. Plutone rimane quindi visibile per tutta la notte, a Sud-Est dopo il tramonto del Sole, poi a Sud nelle ore centrali della notte ed infine a Sud-Ovest, prima dell’alba. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone si trova nella costellazione del Capricorno.

 

 

CONGIUNZIONI

 

Luna – Marte: la serie di pianeti visibili al mattino nel cielo orientale genera una serie di incontri ravvicinati con la Luna. Il mese inizia al mattino presto del 1° luglio con la Luna calante che si avvicina al pianeta Marte, nella costellazione dell’Ariete. (vedi mappa)

Luna - Pleiadi: prima dell’alba del 2 luglio potremo osservare la falce di Luna che ha ormai “sorpassato” Marte e si trova vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro. (vedi mappa)

Luna - Giove: prima del sorgere del Sole del 3 luglio la sempre più sottile falce di Luna calante si trova sull’orizzonte a Est-Nord-Est in congiunzione con Giove, nella costellazione del Toro. (vedi mappa)

Marte - Pleiadi - Giove: Marte ha lasciato l’Ariete e si sposta nella costellazione del Toro, formando una suggestiva concentrazione di astri nella costellazione del Toro. Nelle ultime ore della notte tra il 18 e il 19 luglio osserveremo Marte vicino alle Pleiadi, mentre più in basso, sull’orizzonte orientale, Giove brilla vicino alla stella Aldebaran. (vedi mappa)

Luna – Saturno: dopo numerose congiunzioni mattutine, visibili solo prima dell’alba, potremo ammirare l’incontro tra la Luna e Saturno in orario più accessibile, il 24 luglio, visibili al loro sorgere sull’orizzonte orientale già prima della mezzanotte. I due astri si trovano nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)

Luna – Pleiadi - Marte: verso la fine del mese torniamo ad osservare le congiunzioni della Luna con i pianeti visibili al mattino molto presto, tra le prime luci dell’alba. Il 30 luglio osserveremo, nella costellazione del Toro, numerosi astri luminosi e facilmente riconoscibili: la Luna, Marte, le Pleiadi, Giove e la stella Aldebaran. (vedi mappa)

Luna – Giove: prima del sorgere del Sole del 31 luglio la falce di Luna calante raggiungerà per la seconda volta nel mese il pianeta Giove, ancora nella costellazione del Toro, dove osserveremo anche Aldebaran, le Pleiadi e Marte. (vedi mappa)

 

 

STELLE DOPPIE

 

Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di luglio 2024 Nu Scorpii.

Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.

 

 

OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

 

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

  • ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
  • Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.

 

 

 

OSSERVARE I SATELLITI STARLINK

 

La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile

La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.

  • Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)

Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).

 

- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:

 

 

COSTELLAZIONI

 

Le brevi notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste.
Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*).
Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" (vedi mappa): i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente LiraAquila e Cigno.
Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.
La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.
L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia. Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.
Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U".
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.

 

 

METEORE

METEORE DI LUGLIO 2024

Terminato giugno, ha inizio il clima estivo vero e proprio, cosa che può a maggior ragione invogliare a intraprendere qualche osservazione notturna. Luglio rappresenta una buona occasione anche per chi vuole cominciare sistematicamente con le meteore, dato che aumenta il numero degli sciami e delle stelle cadenti stesse, e che, in buone condizioni di trasparenza e oscurità, le frequenze orarie diventano in genere superiori alle 20 meteore. Quest’anno il plenilunio capita il 21 luglio, pertanto nei giorni vicini a questa data il numero delle meteore visibili risulterà ridotto circa di una decina di volte a causa del chiarore lunare.

Le regioni di cielo più attive sono quelle eclitticali del Sagittario, Aquila, Capricorno e Aquario. Qui i radianti presenti sono parecchio diffusi e vicini tra loro. Le osservazioni fotografiche, o ancor meglio quelle video, sono le più opportune, poiché visualmente risulta difficile discernere se si tratti di questo o quel sciame, specie se le scie luminose sono lontane dal radiante.
Chi si cimenta comunque nell’osservazione visuale sarà meglio che provveda a disegnare su una mappa stellare [1] le tracce luminose e annoti la loro velocità apparente (cioè i gradi percorsi in un secondo) per poter poi stabilire l’associazione più probabile a un radiante, e ovviamente che condivida i propri dati osservativi spedendoli alla UAI-sm.

Particolare attenzione quest'anno potremo darla nella prima parte della notte alle Pegasidi (max 10 luglio), giovane sciame minore di velocissime meteore di cui non è ancora certa l'origine, oppure alle Capricornidi (max 12 luglio) che mostrano spettacolari meteore lente e brillanti che nella maggior parte dei casi si frammentano con una vistosa esplosione finale. Favorevole all'osservazione quest'anno sarà pure la corrente delle Aquilidi (max 16/17 luglio) che sembra irradiarsi da un'area tra lo Scudo e il confine orientale dell'Aquila.

Nella seconda parte di luglio interessanti da seguire saranno le attività delle alfa Cignidi (max 19 luglio) e della componente meridionale delle delta Aquaridi (max 28 luglio), certamente la corrente più conosciuta del mese, anche se quest’anno in parte disturbata dalla Luna. Note quest'ultime fin dal 1849 come uno sciame diffuso, sono tutt'ora riscontrate ben attive, pur se osservabili con una certa difficoltà in quanto ricche di eventi poco luminosi e privi di persistenza della scia.

Un'altra regione di cielo interessante è quella che comprende le costellazioni del Dragone, Aquila e Cigno, dove sono stati segnalati dei radianti diffusi di cui non sempre è risultata chiara l'attività. E' il caso soprattutto delle gamma Draconidi, un enigmatico sciame che ad esempio nel 2016 a fine mese ha mostrato dopo anni di totale quiescenza un imprevisto e breve exploit di circa 80-100 meteore di eZHR, testimoniato magnificamente da 9 stazioni della nostra rete di monitoraggio video IMG-UAIsm.

 

COMETE

COMETE DI LUGLIO 2024

 

 



 


C/2023 V4 Camarasa-Duszanowicz

 

Dopo aver superato il perielio, all'inizio dello scorso giugno la cometa C/2023 V4 (Camarasa-Duszanowicz) ha raggiunto la sua massima luminosità tra la magnitudine 10 e la 10,5, quattro magnitudini più luminose di quanto previsto dall'MPC. La sua chioma è rimasta con una dimensione angolare di circa 4,5 minuti d'arco. Anche nei primi giorni di giugno la coda di polveri si è sviluppata parecchio con una lunghezza di circa 15 minuti d'arco, consentendo inoltre di registrare per alcuni giorni una coda ionica di circa 7 minuti di lunghezza.

 

Durante il resto del mese la luminosità della cometa scese rapidamente fino alla magnitudine 11, mentre anche la coda di polvere si ridusse un po' assumendo una piccola forma a ventaglio. La coda ionica non è stata più registrata da metà giugno.

 

Il mese di luglio inizierà con la cometa di magnitudine 11, osservabile visivamente attraverso telescopi di media apertura, e il 3 luglio il suo massimo avvicinamento alla Terra avverrà a una distanza di 1,80 UA dal nostro pianeta. Continuerà a svanire molto rapidamente fino a diventare più debole della magnitudine 12 alla fine di luglio, quando sarà osservabile solo con telescopi di grande apertura e fotograficamente.

 

Da una latitudine prossima ai 40°N sarà circumpolare – attorno alla Stella Polare – e quindi osservabile per tutta la notte fino alla fine di luglio. Il momento più favorevole sarà all'inizio della notte quando si troverà a bassa quota verso l'orizzonte nord-ovest.

 

Muovendosi molto velocemente verso est attraverso la costellazione dell'Orsa Maggiore avrà numerose congiunzioni con le galassie: il 5 luglio passerà a 1,2° da NGC 2768 (mag. 9,9), tra l'8 e il 9 passerà a 50' da NGC 2950 (mag. 11.8), tra l'11 e il 12 passerà a 1,4° di NGC 3079 (mag. 11,5), il 22 passerà a 1,5° di NGC 3631 (mag. 11,0), il 26 passerà a 1,4° di NGC 3769 (mag. 11,7), il 28 passerà a 25' da NGC 3893 (mag. 11,2) e 50' da NGC 3877 (mag. 11,8), il 29 a soli 15' da NGC 3949 ( mag. 10,9) , e infine il 31 passerà proprio tra NGC 4096 (mag. 11,6) e NGC 4051 (mag. 11,1) ad una distanza di 1,5° da entrambe.

 

 

 

 

 

 

 

 

Curva di luce della cometa C/2023 V4 Camarasa-Duszanowicz
Grafico di visibilità della cometa C/2023 V4 Camarasa-Duszanowicz
Mappa del percorso della cometa C/2023 V4 Camarasa-Duszanowicz

 

 

 


C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS

 

Nei primi giorni di giugno, la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) ha iniziato a recuperare attività nella zona interna della chioma, aumentando la sua luminosità nucleare allo stesso ritmo con cui la perdeva da metà aprile. Per quanto riguarda la luminosità totale della chioma e analizzando i dati, praticamente contemporaneamente possiamo vedere come anche questa inizi ad aumentare: all'inizio di giugno era a magnitudo 10,5 e a fine giugno tra magnitudo 9,5 e 9.

 

La caratteristica coda di polvere di C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) ha continuato ad aumentare di lunghezza nel mese di giugno, passando da 12 a 18 minuti d'arco. Ma la novità del mese è stata l'apparizione improvvisa della coda ionica, era il 30 giugno quando la cometa ha superato la soglia di 1,9 UA di distanza dal Sole Sebbene fosse ancora abbastanza debole, nella fantastica immagine allegata - ottenuta da José Francisco Hernández di Tenerife - si vede la stretta coda ionica lunga almeno mezzo grado.

 

Se la ripresa della sua attività continua, a luglio la cometa aumenterà nuovamente rapidamente la sua luminosità. Sarà osservabile con piccoli telescopi alla magnitudine 9,5 all'inizio del mese, raggiungerà la magnitudine 8,5 alla fine di luglio e diventerà raggiungibile con il binocolo dai luoghi bui. Oltre al fatto che la coda della polvere continua ad allungarsi, si presume che la nuova coda ionica diventerà più intensa e più facile da registrare fotograficamente.

 

Nella costellazione del Leone e si muove lentamente verso sud-ovest. Tra il 16 e il 17 luglio passerà a 2° dalla galassia NGC 3521 (mag. 9,8). Non ci saranno più congiunzioni da evidenziare nel resto del mese.

 

 

 

 

 

 

 

 

Curva di luce della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
Grafico di visibilità della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
Mappa del percorso della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS

 

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