Giugno 2024

IL SOLE

 

Si trova nella costellazione del Toro fino al giorno 21, quando passa nella costellazione dei Gemelli.

  • 1 giugno: il sole sorge alle 5.39; tramonta alle 20.41
  • 15 giugno: il sole sorge alle 5.36; tramonta alle 20.49
  • 30 giugno: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51


(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).

Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)


20 giugno: Solstizio d'Estate

Quest'anno il solstizio cade il 20 giugno, precisamente alle ore 20 e 51 minuti TU (TU = Tempo Universale, corrispondente all'ora del fuso orario di Greenwich). L'orario, espresso nell'ora legale estiva attualmente vigente (TU + 2 h), corrisponde alle ore 22.51 .
Nel giorno più lungo dell'anno il sole sorge alle 5.36 e tramonta alle 20.51.
Il giorno dura 15 ore e 15 minuti.

 

 

LA LUNA

 

Luna nuova il 06/06/2024

Primo quarto il 14/06/2024

Luna piena il 22/06/2024

Ultimo quarto il 28/06/2024

 

 

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio  giugno sarà un mese poco favorevole per l’osservazione del pianeta. Nella prima parte del mese Mercurio si trova ancora nei cieli del mattino, molto basso sull’orizzonte orientale, poco prima del sorgere del Sole, a cui si avvicina rapidamente fino alla congiunzione attesa per il giorno 14. Dopo un periodo di inosservabilità, il pianeta torna ad essere visibile in orario serale, ma solo negli ultimi giorni del mese, quando tramonterà circa un’ora dopo il Sole, avremo maggiori possibilità di riuscire ad individuarlo sull’orizzonte occidentale tra le luci del crepuscolo.

Venere:: il 4 giugno Venere si trova in congiunzione con il Sole. Finalmente inizia il conto alla rovescia per poterlo rivedere nei cieli della sera, dopo un prolungato periodo di osservabilità al mattino presto prima del sorgere del Sole. Tuttavia per diverse settimane Venere rimane estremamente basso sull’orizzonte occidentale, mantenendosi al di sotto di Mercurio. Pertanto dovremo attendere almeno un mese per ricominciare a scorgerlo più facilmente nella luce del tramonto. Venere completa il proprio percorso nella costellazione del Toro e dal giorno 17 si troverà nei Gemelli.

Marte     il pianeta rosso incrementa il proprio intervallo di osservabilità nelle ultime ore della notte. Possiamo individuarlo facilmente a Est in una posizione intermedia tra Giove e Saturno. Marte conclude la sua permanenza nella costellazione dei Pesci e lo si può osservare nell’Ariete a partire dal 10 giugno.

Giove::    dopo la congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, il pianeta gigante ricompare nel cielo mattutino. Inizialmente sarà estremamente basso, ma con il passare delle settimane potremo provare ad individuarlo tra le luci dell’alba sull’orizzonte orientale. Giove si trova nella costellazione del Toro, dove rimane per tutto il resto dell’anno in corso.

Saturno è il primo a sorgere tra i pianeti visibili ad occhio nudo nella seconda parte della notte. Il pianeta è facilmente osservabile per un intervallo di tempo sempre più lungo prima dell’alba, dato che anticipa sempre più il suo sorgere: verso la fine del mese lo si vedrà apparire sull’orizzonte orientale intorno all’una di notte. Nelle ore che precedono il sorgere del Sole Saturno sarà visibile a Sud-Est, via via sempre più alto in cielo, fino a scomparire alla nostra vista poco prima del suo culminare a Sud quando il cielo sarà già rischiarato dalla luce del mattino. Saturno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove rimane per tutto l’anno. Il pianeta è stazionario proprio alla fine del mese, il 30 giugno, quando inverte il moto, che diventa retrogrado.

Urano:   dopo la congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, il pianeta si riaffaccia nel cielo del mattino, molto basso sull’orizzonte orientale. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove: entrambi i pianeti si trovano nella medesima costellazione, il Toro. Urano sorge poco prima di Giove: anticipando gradualmente l’orario del suo sorgere, avremo a disposizione un po’ più di tempo per tentare di individuarlo. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare è consigliabile l’uso di un telescopio.

Nettuno:     anche Nettuno fa parte del gruppo di pianeti osservabili nella seconda parte della notte. La sua posizione non è molto lontana da quella di Saturno. E’ quindi il secondo pianeta al sorgere tra i componenti del corteo che comprende, ricapitolando in ordine di apparizione nel cielo orientale, Saturno, Nettuno, Marte, Urano, Giove e, a fine mese, Mercurio. Possiamo pertanto individuare il pianeta a Sud-Est prima del sorgere del Sole. Poiché la luminosità di Nettuno è inferiore al limite accessibile alla percezione ad occhio nudo, per osservarlo è richiesto l’ausilio del telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci.

Plutone:

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone è osservabile per gran parte della notte. Inizialmente basso a Sud-Est, lo si potrà individuare al culmine in direzione Sud nelle ore che precedono l’alba. Plutone ha una luminosità estremamente bassa, quindi è comunque indispensabile ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone si trova ancora nella costellazione del Capricorno, dove è destinato a rimanere per molti anni, fino al 2039.

 

 

 

CONGIUNZIONI

 

  • Una nota dedicata all’allineamento dei pianeti al mattino, prima del sorgere del Sole.

Le notizie su questa concentrazione di astri sono già diffuse sul web. E’ quindi opportuno chiarire con maggiore dettaglio cosa saremo effettivamente in grado di osservare.
E’ vero che si verifica un allineamento di numerosi pianeti, ma potremo osservarli solo in parte ad occhio nudo.
L’orario per osservare i pianeti non è agevole. Dovremo volgere lo sguardo sull’orizzonte orientale illuminato dalle luci dell’alba, poco prima del sorgere del Sole.
La mappa pubblicata è relativa alle ore 5:15 del mattino del 3 giugno.
Il pianeta più alto e facile da vedere è Saturno, a Sud-Est, nella costellazione dell’Acquario.
E’ seguito da Nettuno, nei Pesci, non visibile ad occhio nudo.
Basso sull’orizzonte ad est troviamo Marte, anch’esso nei Pesci. Nei primi giorni di giugno possiamo vedere anche la falce di Luna calante (il 3 giugno sarà proprio vicina a Marte).
Estremamente basso sull’orizzonte si trova Urano, praticamente impossibile da individuare.
Giove e Mercurio sono ancora più bassi e ad una minore distanza angolare dal Sole. Di fatto sono indistinguibili nella luce del Sole che sta per sorgere.
Venere è inosservabile: la congiunzione del pianeta con il Sole avviene il 4 giugno.
In sintesi solo Saturno e Marte (e in alcune date, la Luna) sono agevolmente osservabili.

 

Allineamento dei pianeti al mattino. Mappa del cielo per le ore 5:15 del 03-06-2024

 

Luna - Marte : prima del sorgere del Sole del 3 giugno la falce di Luna calante si eleva sull’orizzonte accompagnata dal pianeta Marte. I due astri si incontrano nella costellazione dei Pesci. (vedi mappa)

Luna - Pleiadi - Giove - Mercurio : alla vigilia della Luna Nuova sarà una sfida riuscire a scorgere almeno una parte dei numerosi astri concentrati nella costellazione del Toro sull’orizzonte a Est-Nord-Est, con un cielo già chiaro per le luci dell’alba del 5 giugno. La sottilissima falce di Luna si trova vicino alle Pleiadi e ai pianeti Giove, Mercurio e (comunque non visibile ad occhio nudo) Urano. (vedi mappa)

Luna - Saturno : nella seconda parte della notte tra il 26 e il 27 giugno potremo osservare la Luna e il pianeta Saturno nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)

 

 

 

STELLE DOPPIE

 

Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di giugno 2024 Pi Bootis.

Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.

 

 

OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

 

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

  • ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
  • Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.

 

 

 

OSSERVARE I SATELLITI STARLINK

 

La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile

La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.

  • Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)

Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).

 

- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:

 

 

COSTELLAZIONI

 

In tarda serata sarà possibile vedere sull'orizzonte a Sud-Est la costellazione dello Scorpione: ha un disegno inconfondibile, con le tre stelle a destra, quasi allineate in verticale, che rappresentano le chele dell'animale.
Spostandoci a sinistra, troviamo la brillante Antares, una supergigante rossa. La costellazione prosegue con le stelle che ne rappresentano il resto del corpo e la lunga coda, che termina con il pungiglione. Notiamo subito una particolarità delle costellazioni zodiacali estive: esse sono molto più basse sull'orizzonte rispetto a quelle invernali.
Mentre nei mesi invernali i Gemelli sfioravano quasi lo Zenit (*) sopra le nostre teste, è invece una sfida per gli osservatori del cielo il riuscire a scorgere tutte le stelle dello Scorpione, così basse da essere spesso in parte nascoste dai rilievi all'orizzonte o dalle foschie serali. L'ideale è osservarlo nelle notti chiare, sul mare, verso Sud, intorno alla mezzanotte.
Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia (l'unico oggetto inanimato delle 12 costellazioni dello zodiaco), mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario.
A Ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine. Un discorso a parte lo merita l'Ofiuco, un'estesa costellazione situata sopra lo Scorpione; nonostante le dimensioni è poco spettacolare a causa dell'assenza di stelle particolarmente luminose. Tuttavia l'Ofiuco gode di una certa notorietà per il suo ruolo di "tredicesima costellazione zodiacale": si tratta di un dettaglio ben noto ad astronomi ed astrofili; semplicemente lo Scorpione si trova in gran parte al di sotto dell'Eclittica (**), per cui il Sole, una volta sfiorato la parte superiore della costellazione, prosegue il suo cammino nell'Ofiuco, che quindi risulta essere la 13a costellazione a trovarsi sul suo cammino lungo lo Zodiaco.
Allontanandoci dall'eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega. Questo astro fa parte della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all'Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo.
Il cielo settentrionale è, come sempre, caratterizzato dalle due Orse. Volgendo lo sguardo verso la Stella Polare che nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord, vedremo l'Orsa Maggiore dominare il cielo a Nord-Ovest.
Dalla parte opposta rispetto alla Stella Polare, a Nord-Est, possiamo riconoscere Cassiopea e Cefeo.

 

 

METEORE

METEORE DI GIUGNO 2024

n giugno godiamo di poche ore di oscurità al di fuori dei crepuscoli astronomici, pertanto rimane poco tempo da dedicare all’osservazione, per giunta il numero delle stelle cadenti è tra i più bassi dell’anno. Non ci sono sciami importanti, ma solamente correnti minori, a volte poco attive, frammiste a brillanti sporadiche. Molti dei loro radianti sono posizionati sul piano eclitticale, in un raggruppamento diffuso che specie dalle costellazioni dello Scorpione e del Sagittario si mostra con poche meteore, lente e di debole luminosità. In giugno inoltre i satelliti artificiali sono visibili per quasi tutta la notte, poiché il Sole non va di molto sotto l’orizzonte.

La prima e ultima parte del mese sarà favorevole all’osservazione per l’assenza della Luna delle omega e chi Scorpidi (max 2/3 e 5 giugno), due componenti della stessa corrente che spesso producono lente meteore a volte brillanti, e delle tau Erculidi (max 3 giugno) originate dalla cometa Schwassman-Wachmann 3, che sembrano risultare in questi ultimi anni in aumento.

Bolide sporadico apparso sui cieli del Trentino alle 23:24:48 UT del 14 giugno 2022, filmato da due videocamere della rete di sorveglianza Italian Meteor Group (IMG)–UAIsm / IMO Meteor Video Network -- © Leo Scarpa (Alberoni, VE)


Verso la metà del mese l'attenzione degli osservatori è in genere concentrata sulle meteore che sembrano provenire dalle regioni del Dragone e della Lira. Qui sono presenti due interessanti radianti distanti una ventina di gradi, ritenuti da alcuni in qualche modo collegati tra loro, quello delle Liridi, originate dalla cometa 1915 Mellish, e quello delle xi Draconidi, che negli anni ha mostrato degli improvvisi e brevi exploit di meteore. La letteratura indica che le Liridi furono scoperte nel 1966, ma in realtà esistono testimonianze di questo radiante già nelle osservazioni italiane di metà dell’800. Quest’anno durante la notte del 16/17 giugno di probabile maggiore attività di entrambe le correnti la Luna non porterà disturbo da dopo la mezzanotte fino all’alba.

Sempre nel medesimo periodo e passata la mezzanotte, in prossimità dell'eclittica tra l’Aquila e l’Ofiuco saranno attivi pure alcuni interessanti radianti minori: le Aquilidi (max 16/17 giugno), originate probabilmente dalla cometa 1618 II, le theta Ofiuchidi (max 16 giugno) e le lambda Sagittaridi (max 19 giugno).

A fine mese specie il 27 giugno sarà d'obbligo controllare l'attività delle Bootidi, una corrente irregolare che ad esempio nel 1998 dopo decenni di inattività ha mostrato una inattesa ed eccitante apparizione (oltre 100 meteore/h) causata dal passaggio della Terra in una nube di residui della cometa Pons-Winnecke [ 1 ]. Quest'anno si potranno osservare favorevolmente dalla fine del crepuscolo serale alle 02h circa, allorché la Luna inizierà a portare disturbo.

 

 

COMETE

COMETE DI GIUGNO 2024

 

 

 

C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS

 

La storia della scoperta di questa cometa è alquanto complessa. L'Osservatorio della Montagna Purpurea, situato in Cina, il 9 gennaio 2023 ha scoperto tramite la stazione d'osservazione XuYi una cometa che è stata inserita per il follow-up in una lista di oggetti appena scoperti da confermare e che necessitano di una migliore caratterizzazione dell'orbita; dopo una ventina di giorni senza altre osservazioni è stata rimossa dalla lista in quanto considerata persa (non più osservabile nel breve periodo). Il 22 febbraio 2023 veniva scoperta dal programma di ricerca astronomica ATLAS un'altra cometa, in seguito identificata con la precedente; nei giorni seguenti l'astronomo cinese Ye Quanzhi cercando immagini di prescoperta di questo oggetto celeste, ne scopriva alcune risalenti fino al 22 dicembre 2022.

 

La C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) è visibile nel cielo serale e continua il suo avvicinamento al perielio (27 settembre 2024) e la sua relativa crescita luminosa. C’è da segnalare che nell’ultimo mese si è rilevato un calo di attività nell’ultimo; questo rende necessario incrementare ancora di più il numero di osservazioni. Per tutto il mese si troverà nella costellazione della Vergine mentre a fine mese entrerà nella costellazione del Leone. La sua osservabilità andrà calando per tramontare a fine mese, già a mezzanotte.

 

 

 

700PX

 

 

 

Curva di luce della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
Visibilità della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
Mappa del percorso della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS

 

 

 

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