Novembre 2024
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IL SOLE
Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione; vi rimane però solo 7 giorni. Il 30 infatti fa il suo ingresso nell'Ofiuco, la "13a costellazione zodiacale".
- 1 novembre: il sole sorge alle 6.45; tramonta alle 17.06
- 15 novembre: il sole sorge alle 7.02; tramonta alle 16.51
- 30 novembre: il sole sorge alle 7.20; tramonta alle 16.42
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 59 minuti per una località alla latitudine media italiana.
LA LUNA
Luna nuova il 01/11/2024
Primo quarto il 09/11/2024
Luna piena il 15/11/2024
Ultimo quarto il 23/11/2024
OSSERVABILITA' DEI PIANETI
Mercurio: migliora leggermente l’osservabilità in orario serale del pianeta. Mercurio rimane basso sull’orizzonte occidentale, dove possiamo tentare di osservarlo nella luce del crepuscolo serale. Il periodo più favorevole si verifica nella seconda metà del mese. La massima elongazione serale si verifica il giorno 16, con una distanza angolare dal Sole di 22° 33’. Il maggiore intervallo di tempo a disposizione per tentare di individuarlo lo avremo il 20 novembre, quando il pianeta tramonta un’ora e 5 minuti dopo il Sole.
Venere:: nell’arco di poche settimane l’intervallo di tempo nel corso del quale possiamo ammirare il pianeta nel cielo della sera è destinato a raddoppiare. Negli ultimi giorni del mese Venere tramonta circa 3 ore dopo il Sole. Potremo assistere ad una sorta di staffetta tra i due pianeti più luminosi: mentre Venere tramonta sull’orizzonte occidentale vedremo Giove elevarsi nel cielo ad oriente. Venere inizia il mese nella costellazione dell’Ofiuco, dove rimane fino al giorno 8 novembre; nei giorni successivi attraversa gran parte della costellazione del Sagittario.
Marte: il pianeta rosso anticipa sempre più l’orario del suo sorgere. In tarda serata lo vedremo sull’orizzonte orientale e potremo osservarlo per la rimanente parte della notte. Nelle ultime ore della notte sarà al culmine, alto in cielo verso Sud. Marte rimane per tutto il mese all’interno della costellazione del Cancro.
Giove:: il conto alla rovescia per l’opposizione al Sole del pianeta più grande del sistema solare sta per giungere alle fasi finali. All’inizio di dicembre vedremo Giove nelle condizioni ottimali e per tutta la notte. In questo mese di novembre dovremo invece ancora attendere un po’ per poterlo osservare ad Est nelle prime ore della notte. Come già anticipato nel paragrafo su Venere, nel corso del mese Giove anticiperà ulteriormente il suo sorgere, mentre Venere posticipa il proprio tramonto. Potremo così osservare entrambi i pianeti quasi opposti l’uno all’altro sulla volta celeste, Venere ad occidente e Giove ad oriente. Giove rimane ancora nella costellazione del Toro.
Saturno: possiamo ancora è osservare agevolmente il pianeta nel corso della prima parte della notte. Nelle prime ore di oscurità lo vediamo culminare alla massima altezza verso Sud; nelle ore successive sarà via via più basso avvicinandosi all’orizzonte occidentale dove tramonta con orario sempre più anticipato nel corso del mese. Verso la fine del mese di novembre tramonterà già prima di mezzanotte. Saturno inverte la marcia, tornando diretto il 16 novembre, proseguendo la sua permanenza all’interno della costellazione dell’Acquario.
Urano: il pianeta raggiunge l’opposizione al Sole il giorno 17 novembre. Urano rimane pertanto visibile per l’intera notte. In questo periodo si trova anche alla distanza minima dalla Terra, pari a circa 2 miliardi e 778 milioni di km. Urano sarà visibile alla sua massima luminosità, che rimane comunque appena al di sopra del limite della capacità di percezione dell’occhio umano in un cielo perfettamente oscuro: per poterlo individuare si consiglia comunque l’utilizzo di un telescopio o di un buon binocolo. Urano prosegue il suo lento moto retrogrado nella costellazione del Toro.
Nettuno: le condizioni di osservabilità del pianeta sono simili a quelle di Saturno. Nettuno si trova infatti ancora nella costellazione dei Pesci, vicino al limite con l’Acquario, dove è visibile, appunto, Saturno. Quindi anche Nettuno è osservabile nel corso della prima parte della notte. Lo si può individuare al culmine in direzione Sud nelle prime ore della sera. Nelle ore centrali della notte si trova basso sull’orizzonte occidentale mentre si avvia al proprio tramonto. Per individuare Nettuno è tuttavia indispensabile l’uso del telescopio: la luminosità del pianeta rimane sempre inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo
Plutone:
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone si trova ancora nella costellazione del Capricorno, relativamente vicino al limite con il Sagittario. Data la modesta luminosità è necessario utilizzare un telescopio di adeguata potenza per poterlo individuare. Plutone rimane osservabile per breve tempo sulla volta celeste e tramonta nel corso delle prime ore della sera.
CONGIUNZIONI
Luna - Venere: 5 novembre . (vedi mappa)
Luna - Saturno : 11 novembre . (vedi mappa)
Luna - Pleiadi - Giove : 16 novembre . (vedi mappa)
Luna - Giove: 17 novembre . (vedi mappa)
Luna - Marte: 20 novembre . (vedi mappa)
STELLE DOPPIE
Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di novembre 2024 Lambda Arietis.
Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
- ISS HD Earth Viewing Experiment - La Terra vista dallo spazio, in diretta in HD dalla Iss.
- ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
- Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
OSSERVARE I SATELLITI STARLINK
La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile
La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.
- Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Per essere informati sul progresso dei lavori, iscriversi al gruppo https://groups.google.com/forum/#!forum/satmonitor-uai
- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)
- Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).
- Understanding the Impact of Satellite Constellations on Astronomy International Astronomical Union (IAU) — Press Release.
- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:
COSTELLAZIONI
La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata.
È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.
Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.
Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare - può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel "cielo di ottobre": il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
METEORE
METEORE DI NOVEMBRE 2024
In novembre le piogge di meteore più conosciute sono quelle delle Tauridi e delle Leonidi. Le prime sono note per la loro lunga durata, che si protrae da metà settembre a dicembre, le seconde perché legate a spettacolari apparizioni con considerevoli tempeste saltuarie di stelle cadenti.
In questo mese le Tauridi sembrano irradiarsi da un’area a pochi gradi sud ovest delle Pleiadi. Si tratta di una corrente meteorica molto complessa, originata probabilmente in buona parte da residui della disintegrazione della cometa Encke, mescolati a frammenti asteroidali. L’area radiante appare molto diffusa, ma con una certa evidenza sono riscontrabili due componenti, rispettivamente a nord e a sud dell’eclittica, distanti tra loro circa 12 gradi in declinazione. Durante la prima quindicina del mese, in genere si assiste a un aumento del numero delle loro meteore, dovuto al sommarsi dei momenti di loro maggiore attività, rispettivamente intorno al 2/3 novembre (Tauridi sud) e al 12 novembre (Tauridi nord). L’osservazione quest’anno sarà più favorevole per la componente meridionale, non per quella più a nord che sarà in buona parte disturbata dalla presenza della Luna fino a circa mezzanotte. Verso il 7-8 del mese, che corrisponde più o meno al nodo orbitale originario della cometa, potrebbe essere osservata la maggior frequenza delle Tauridi più luminose.
Le Leonidi sono senza dubbio la corrente più famosa, ma le loro apparizioni non sempre sono all’altezza della loro fama. Ci sono periodi in cui sono equiparabili per attività a uno sciame minore e altri in cui mostrano degli exploit memorabili.
Comunque ogni anno verso il 17-18-19 novembre la Terra incontra regioni di spazio che contengono qua e là particelle rilasciate nel susseguirsi dei passaggi al perielio dalla cometa d'origine Tempel-Tuttle, anche se solamente nei tratti di orbita vicini a questa, trova le nubi più consistenti di corpuscoli che possono essere poi causa degli exploit più spettacolari. Dato che la Tempel-Tuttle è transitata al perielio nel 1998 e che tornerà dopo 33 anni, quest'anno non possiamo che aspettarci un'apparizione blanda comunque senza sorprese. Ciò che osserveremo (max 17/18 novembre) sarà la componente annuale, formata da meteore per lo più di bassa luminosità, che in genere si mostra con un aumento di frequenza per circa una giornata. L'osservazione quest'anno purtroppo sarà del tutto sfavorevole, poichè la Luna sarà sempre presente allorchè il radiante (vicino alla stella gamma LEO) salirà sull’orizzonte.
Un certo interesse hanno suscitato in questi ultimi anni le Andromedidi, che sono ciò che rimane in buona parte della disgregazione della cometa 1741 Biela. Attualmente mostrano numerosi filamenti di particelle, prodotti nel tempo dai mutamenti orbitali della cometa, che incontrano la Terra lungo un arco di parecchi mesi, specie a metà e a fine novembre. Di recente l'IMO Video Meteor Network, in cui la nostra componente italiana di osservatori (Italian Meteor Group) ha una consistente rappresentanza, ha rilevato un buon numero di queste meteore nel periodo 5-30 novembre con picco verso il 12-14. Nel contempo osservazioni specie nel dominio radio hanno registrato queste meteore (chiamate anche Bielidi) a fine novembre / inizio dicembre.
COMETE
COMETE DI NOVEMBRE 2024
C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
A partire dal 19 ottobre, la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) inizierà ad essere osservata prima che sorga la luna, e sarà anche più alta nel cielo e visibile più a lungo ll'inizio della notte notte, quindi le condizioni saranno molto buone. Lo svantaggio è che la luminosità sarà scesa alla magnitudine 3,5. Anche così, possiamo ritenere che sarà ancora visibile ad occhio nudo viste le condizioni migliori di questi giorni. Fotograficamente, è sicuro che la coemta sarà spettacolare nelle immagini ad ampio campo riprese da luoghi bui.