Gennaio 2024
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IL SOLE
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 20 gennaio, quando passa nella costellazione del Capricorno.
• 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.51
• 15 gennaio: il sole sorge alle 7.38; tramonta alle 17.05
• 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.25
La durata del giorno aumenta di 48 minuti dall'inizio del mese.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Il 3 gennaio alle ore 02 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.100.616 km..
LA LUNA
Ultimo quarto il 04/01/2024
Luna nuova il 11/01/2024
Primo quarto il 18/01/2024
Luna piena il 25/01/2024
OSSERVABILITA' DEI PIANETI
Mercurio: il nuovo anno inizia con un buon periodo di osservabilità mattutina del pianeta. L’8 gennaio Mercurio sorge 1 ora e 43 minuti prima del Sole, una condizione favorevole per tentare di individuarlo sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. La massima elongazione mattutina viene raggiunta il 12 gennaio, con una distanza angolare di 23° 30’ dal Sole. A fine mese il pianeta si abbassa sull’orizzonte e diventa difficile da osservare.
Venere:: il pianeta brilla ancora nei cieli del mattino, ma l’intervallo di tempo a disposizione per ammirarlo si riduce rapidamente, di circa un’ora nel corso del mese. Se all’inizio dell’anno Venere sorge circa cira 3 ore prima del Sole, a fine gennaio il pianeta apparirà all’orizzonte Est solo 2 ore prima del Sole. Proprio all’inizio dell’anno Venere passa dalla costellazione della Biancia allo Scorpione, dove rimane solo per pochi giorni. Già il 5 gennaio il pianeta fa il suo ingresso nell’Ofiuco, che attraversa rapidamente, per raggiungere il Sagittario il 21 gennaio.
Marte: è ancora molto difficile osservare il pianeta rosso, che rimane basso sull’orizzonte orientale dove è ben presto soverchiato dalla luce dell’alba al mattino presto. Il giorno 27 è in congiunzione con Mercurio. Marte rimane tutto il mese nella costellazione del Sagittario.
Giove:: il pianeta è sempre l’oggetto più brillante dei cieli serali e possiamo seguirlo agevolmente per la prima parte della notte. Culmina a Sud nelle prime ore della sera e si avvia al suo tramonto intorno alla mezzanotte. Giove prosegue la sua permanenza nella costellazione dell’Ariete.
Saturno: abbiamo a disposizione sempre meno tempo per riuscire ad individuare il pianeta, sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Potremo individuarlo tra le ultime luci del crepuscolo, nella costellazione dell'Acquario
Urano: il pianeta si trova, come nell’anno precedente, nella costellazione dell’Ariete. Le sue condizioni di osservabilità sono quindi simili a quelle di Giove. Urano culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera e lo si può individuare facilmente molto alto sulla volta celeste. Intorno alla mezzanotte però si trova già molto basso sull’orizzonte occidentale. Poiché la luminosità di Urano è prossima al limite della percezione accessibile all’occhio nudo per riuscire ad osservarlo è preferibile l’uso di un telescopio. A inizio anno Urano si sposta lentamente con moto retrogrado, ma il 27 gennaio il movimento si inverte e diventa diretto.
Nettuno: il pianeta è ancora osservabile nel corso della prima parte della notte nel cielo occidentale, dopo il tramonto del Sole. Nettuno è più alto in cielo rispetto a Saturno, ma sensibilmente più basso rispetto a Giove. Possiamo quindi seguirlo solo nelle ore serali, prima del suo tramonto. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci. Per la sua debole luminosità Nettuno non è accessibile all’osservazione ad occhio nudo: per individuarlo è quindi necessario l’ausilio di un telescopio.
Plutone:
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Un evento davvero raro interessa Plutone che proprio nei primi giorni dell’anno passa da una costellazione all’altra. Dopo una lunghissima permanenza nel Sagittario, iniziata a dicembre dell’anno 2006, Plutone dal 3 gennaio si trova nel Capricorno. Purtroppo Plutone è inosservabile in quanto il 20 gennaio si trova in congiunzione con il Sole. Sarà necessario attendere diverse settimane per vederlo riapparire nel cielo del mattino. A causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad individuarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba.
CONGIUNZIONI
Luna – Venere : Tra le prime luci dell’alba dell’8 gennaio, sull’orizzonte orientale, possiamo ammirare il sorgere della sottile falce di Luna calante accompagnata dal pianeta Venere e seguita dalla stella Antares. La Luna si trova nella costellazione dello Scorpione, mentre Venere è nell’Ofiuco. (vedi mappa)
Luna – Saturno : Poco dopo il tramonto del Sole, la sera del 14 gennaio, possiamo osservare il falcetto di Luna crescente sull’orizzonte , in direzione Sud-Ovest, vicino al pianeta Saturno, nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)
Luna – Giove : Il 18 gennaio la Luna al Primo Quarto e il pianeta Giove si trovano in congiunzione nella costellazione dell’Ariete. (vedi mappa)
Luna – Pleiadi : La sera del 20 gennaio la Luna attraversa la costellazione del Toro. La vedremo vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi (M45). (vedi mappa)
STELLE DOPPIE
Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di gennaio 2024. Lambda Orionis
Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
- ISS HD Earth Viewing Experiment - La Terra vista dallo spazio, in diretta in HD dalla Iss.
- ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
- Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
OSSERVARE I SATELLITI STARLINK
La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile
La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.
- Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Per essere informati sul progresso dei lavori, iscriversi al gruppo https://groups.google.com/forum/#!forum/satmonitor-uai
- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)
- Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).
- Understanding the Impact of Satellite Constellations on Astronomy International Astronomical Union (IAU) — Press Release.
- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:
COSTELLAZIONI
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone.
A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.
Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra il Toro e i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.
La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.
Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka.
Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.
METEORE
METEORE DI GENNAIO 2024
Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell'anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi, poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all'incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote.
Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all'orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto, e solamente da mezzanotte all'alba, man mano che il radiante sale sempre più in altezza e quindi aumenta la frequenza, diventa conveniente osservarle.
Dall'Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma come detto dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacenti. Per latitudini inferiori (all'incirca di Napoli) l'osservazione diventa ancor meno agevole, poichè il radiante risulta tramontare verso le 20h e quindi poco dopo sorgere nuovamente.
Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso il 4 gennaio verso le 10h-11h, ovvero quando da noi sarà già giorno.
Per le postazioni visuali e video-fotografiche sarà quindi un’annata sfavorevole, anche perché il numero delle Quadrantidi in genere raggiunge stabilmente solo per circa quattro ore valori superiore alle 100 meteore/h e si mantiene sopra le 50 per quasi dieci ore. Ciò significa che il 4 gennaio solamente nelle ore finali della notte potremo osservare un certo numero significativo di queste meteore. Per giunta nelle ore che precedono l’alba ci sarà la Luna, che porterà forte disturbo, per cui ci dovremo accontentare di vedere solo le Quadrantidi più luminose.
Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un’area di cielo assai diffusa, mentre durante la maggiore attività appaiono più brillanti e da un radiante più compatto.
Oltre alle Quadrantidi in gennaio sono attive anche alcune piogge minori, per lo più con radianti vicini all’eclittica e quindi ormai diffuse, difficili da investigare, se osservate visualmente, a causa dell’esiguo numero degli eventi.
Abbastanza produttive di meteore sono soprattutto le regioni tra le costellazioni dei Gemelli, Cancro, Cane Minore e Idra. Si tratta di sciami visibili per l'intera notte, i cui radianti raggiungono ragguardevoli altezze sopra l'orizzonte, e che producono, come detto, poche meteore.
Di queste correnti meteoriche quest'anno risultano ben osservabili quelle attive lontane dal plenilunio del 25 gennaio e comunque non disturbate dalla Luna, ovvero le rho Geminidi (max 8/9 gennaio), le delta Cancridi (max 17/18 gennaio), lealfa Cane Minoridi (max 17/18 gennaio) e le alfa Leonidi (max 31 gennaio).
COMETE
COMETE DI GENNAIO 2024
62P Tsuchinshan 1
Questa fu la prima di due comete scoperte all'inizio di gennaio 1965 dall'Osservatorio Purple Mountain di Nanchino, precisamente il 1° gennaio.
Non si conosce il nome dello scopritore, infatti il nome della cometa "Tsuchinshan" non è né più né meno che la trascrizione cinese-mandarino di "Viola Montagna", il nome dell'osservatorio.
L'annuncio venne ritardato di diverse settimane, infatti la prima osservazione della cometa fuori dalla Cina fu fatta il 9 febbraio 1965 dall'Osservatorio Palomar in California, USA, e la sua orbita fu successivamente calcolata, risultando in un breve periodo.
Questa è la decima apparizione della cometa periodica 62PTsuchinshan, che attualmente ha un periodo orbitale di 6,18 anni ed ha raggiunto il perielio lo scorso 25 dicembre 2023 a una distanza di 1,27 UA. del Sole. Il suo avvicinamento massimo alla Terra avverrà nel corso del mese ed esattamente il 29 gennaio 2024 ad una distanza di 0,50 UA dal nostro pianeta. Secondo la curva di luce finora calcolata, la cometa potrebbe raggiungere la massima luminosità proprio all'inizio del mese, raggiungendo la magnitudine 8,5, limite di osservazione con il binocolo.
Durante il mese si troverà a transitare nella costellazione del Leone e successivamente in quella della Vergine, attraversandole da est ad ovest. Il giorno 10 si troverà a passare “sopra” la piccola galassia NGC3968, il giorno 18 si troverà a 13’ a nord della galassia NGC4178, mentre il giorno 25 a soli 2.61 nord della galassia NGC4390.