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Il telescopio spaziale James Webb avvista Earendel, la stella più lontana conosciuta dell'universo

Il corpo celeste è stato scoperto da Hubble all'inizio di quest'anno.

Il telescopio spaziale James Webb avvista Earendel, la stella più lontana conosciuta dell'universo

 

Il James Webb Space Telescope ha intravisto la stella più lontana conosciuta, che era stata scoperta grazie al suo predecessore, il telescopio spaziale Hubble, solo pochi mesi fa. 

La stella, chiamata Earendel, dal nome di un personaggio nel prequel de "Il Signore degli Anelli" di JRR Tolkien, "Il Silmarillion", è stata scoperta grazie al metodo delle lenti gravitazionali in un'immagine a campo profondo del telescopio spaziale Hubble. La stella, la cui luce ha impiegato 12,9 miliardi di anni luce per raggiungere la Terra, è così debole che potrebbe essere piuttosto difficile individuarla nella nuova immagine del James Webb Space Telescope, che è stata rilasciata ieri da un gruppo di astronomi che utilizzano l'account Cosmic Spring JWST. 

L'immagine originale di Hubble fornisce alcune indicazioni su dove guardare. In sostanza, Earendel, anche nota come WHL0137-LS, nella costellazione della Balena, è il minuscolo puntino biancastro sotto un ammasso di galassie lontane. Confrontando l'immagine di Hubble con quella catturata da Webb, è possibile trovare la stella elusiva.

"Siamo entusiasti di condividere la prima immagine JWST di Earendel, la stella più lontana conosciuta nel nostro universo, fotografata e ingrandita da un enorme ammasso di galassie," hanno scritto gli astronomi Cosmic Spring nel tweet, evidenziando che le osservazioni sono avvenute sabato 30 luglio.

Il tweet si riferisce alle lenti gravitazionali: l'effetto sfrutta il fatto che corpi estremamente massicci, come ammassi di galassie o buchi neri supermassicci, piegano la luce degli oggetti dietro di loro. Quando la luce passa accanto a un tale corpo, si comporta come se stesse passando attraverso la lente di un telescopio, diventando ingrandita, sebbene anche distorta. L'uso delle lenti gravitazionali estende quindi la portata dei telescopi, come Hubble Webb, consentendo loro di vedere più lontano e con maggiore dettaglio.

Webb è stato progettato per osservare le prime galassie sorte nel giovane universo nei primi centinaia di milioni di anni successivi nella fase dopo il Big Bang. Gli astronomi, tuttavia, pensavano che non sarebbe stato possibile vedere le singole stelle di questa prima generazione che si era formata in quel momento. La lente gravitazionale potrebbe effettivamente consentire loro di vedere in dettaglio all'interno di quei primi raggruppamenti stellari.

"JWST è stato progettato per studiare le prime stelle. Fino a poco tempo fa, pensavamo che ciò significasse popolazioni di stelle all'interno delle prime galassie," hanno scritto gli astronomi dello Space Telescope Science Institute nel Maryland, che gestisce Webb e Hubble, discutendo la tecnica. "Negli ultimi tre anni sono state scoperte però tre singole stelle con il metodo. Questo offre una nuova speranza di osservare direttamente le singole stelle a distanze cosmologiche con JWST".

 

 

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