Potente esplosione da “misteriosa” macchia solare, la Terra sarà presto sulla linea di tiro
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Gigantesca nube di plasma dal Sole: la macchia solare che ha prodotto l'esplosione potrebbe trovarsi di fronte alla Terra a breve.
Una gigantesca nube di plasma magnetizzato è esplosa da una macchia solare nascosta, sul lato opposto del Sole, che potrebbe rivolgersi verso la Terra a breve, quindi possiamo prepararci per fuochi d’artificio solari.
’esplosione è avvenuta dietro il bordo orientale del Sole il 3 gennaio, ed ha generato un’espulsione di massa coronale (CME), cioè un’emissione di particelle dall’atmosfera superiore del Sole, o corona. La CME è stata accompagnata da un potente brillamento solare che è durato 6 ore, ha spiegato lo scienziato solare Keith Strong.
Né il bagliore né la CME erano diretti verso la Terra, ma gli esperti hanno avvertito che la macchia solare nascosta che li ha prodotti sarà presto rivolta verso il nostro pianeta, mentre la nostra stella ruota.
Macchie solari, brillamenti e CME
Le macchie solari sono regioni più scure nella bassa atmosfera del sole che sono più fredde del resto del disco solare e presentano linee di campo magnetico dense e contorte. Quando queste linee del campo magnetico si rompono, le macchie solari rilasciano brillamenti solari sotto forma di lampi luminosi e CME. Questi flare viaggiano alla velocità della luce, raggiungendo il nostro pianeta entro 8 minuti se diretti verso di esso. Le CME, d’altra parte, si muovono nello Spazio più lentamente, arrivando entro 2 o 3 giorni. I brillamenti solari possono interrompere le comunicazioni radio sul nostro pianeta senza preavviso, ma sono le CME ad essere più temute dagli esperti. Il plasma magnetizzato delle CME interagisce con il campo magnetico terrestre causando diversi effetti indesiderati sulla tecnologia, inclusi blackout elettrici, interruzioni del GPS e malfunzionamenti dei satelliti. Queste interazioni, tuttavia, sono anche la causa di ipnotizzanti spettacoli di luci, le aurore.
Il brillamento del 3 gennaio
Il brillamento e la CME del 3 gennaio sono stati rilevati da più veicoli spaziali di osservazione del Sole, tra cui la missione congiunta NASA/ESA Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) e il Solar Dynamics Observatory della NASA.
Le misurazioni hanno aiutato gli scienziati a stabilire che la macchia solare, o Regione Attiva che ha prodotto le esplosioni si sposterà verso la parte del disco solare rivolta verso la Terra a breve, secondo quanto riporta il blog specializzato SpaceWeather.
Una macchia solare già nota
La Regione Attiva potrebbe essere già nota agli scienziati solari. A dicembre, una macchia solare denominata AR3163, a quel tempo più grande del nostro pianeta, ha attraversato il disco solare prima di scomparire dietro il bordo del Sole circa due settimane fa. Questa macchia solare dovrebbe ora riemergere e gli scienziati pensano che potrebbe essere diventata ancora più potente dall’ultima volta che l’abbiamo vista.
Nel frattempo, il plasma di una CME generata dal Sole il 30 dicembre ha raggiunto la Terra ieri, innescando una tempesta geomagnetica. Il Met Office britannico prevede una bassa attività solare nei prossimi giorni con un potenziale aumento previsto verso la fine di questa settimana quando la misteriosa macchia solare emergerà sul bordo orientale del Sole.