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Il nome dell’asteroide 1988 FD3 assegnato al giornalista scientifico Antonio Lo Campo

Giornalista e divulgatore scientifico italiano, redattore di Interiorissimi, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento da parte dall’altrettanto prestigiosa Unione Astronomica Internazionale (IAU).

Quanti possono dire di veder assegnato il proprio nome a un asteroide? È successo oggi al nostro redattore Antonio Lo Campo, una onorificenza destinata a pochi. Giornalista scientifico, pubblica per La Stampa, Avvenire, la nostra rivista Interiorissimi, ed autore di alcuni libri dedicati all’astronautica.

 

Antonio Lo Campo, Giornalista Scientifico LA STAMPA

Antonio Lo Campo, Giornalista Scientifico per Interiorissimi

L’asteroide  Lo Campo 1988 FD3”, assegnato il 24 luglio 2023, è stato scoperto da Walter Ferreri, astrofisico dell’Osservatorio di Pino Torinese, durante una delle sue molte sessioni di ricerca e osservazioni presso l’Osservatorio di La Silla, gestito dall’Osservatorio Europeo Australe, nel sud del deserto di Atacama, in Cile, situato a 2,500 metri d’altezza, considerato tra i migliori al mondo e con gli strumenti più sofisticati mai realizzati per osservazioni del cosmo da terra.

L’asteroide è di quelli catalogati nella fascia tra Marte e Giove: è una roccia irregolare che presenta interessanti caratteristiche, tanto da destare l’interesse di molti astronomi.    

Ed è una della molte scoperte astronomiche, soprattutto nel campo dei corpi minori, dell’astronomo torinese Ferreri.

Antonio Lo Campo è nato a Torino nell’ottobre del 1965. Scrive di astronautica dall’età di 23 anni, quando iniziò a collaborare con riviste del settore aerospaziale, e collaborando con radio e TV locali.

Ispirato da bambino dalle telecronache spaziali di Tito Stagno, e affascinato dalle imprese Apollo 14 e 15 del 1971, da più di trent’anni, svolge attività di giornalista scientifico free lance a tempo pieno, in particolare per il settore aerospaziale, e collabora con i quotidiani “La Stampa” e “Avvenire”,  cura la sezione spazio per il mensile di astronomia “Cosmo” , e collabora inoltre con il bimestrale “Rivista Aeronautica” e la rivista web “Interiorissimi”.

Con La Stampa inizia a collaborare nel 1989 con l’inserto “Tutto Scienze  (colloquio con l’astronauta Ed Mitchell, 13 settembre 1989),  e poi dal 1998 anche con le pagine di cronaca e altri inserti e dal 2006 con il sito web.

Per “Avvenire” collabora con le pagine culturali di “Agorà”.                                                                     

È autore di una quindicina di libri dedicati all’astronautica e all’astronomia. La prima pubblicazione fu anche quella della prima enciclopedia scientifica multimediale in Italia, edita nel 1995 da Eclectica Multimedia e curata da Lorenzo Pinna, della redazione di SuperQuark.  Poi, dal 1996, vari libri come autore o co-autore:  da “Il ritorno sulla Luna” (1996), a “Storia dell’astronautica” (L’Airone – 2000), da “Professione Astronauta”  (Sagep 2018 –  con il primo astronauta italiano, Franco Malerba), a “Luna, la prima colonia” (Il Capricorno), e dal 2019 con una serie di volumi sull’astronautica pubblicati dalla IBN Editrice (Roma) assieme a Carlo Di Leo, e il libro “Spazio, made in Italy” (Ed. Il Capricorno, 2021) dedicato alla storia dell’astronautica italiana e al contributo industriale italiano per lo spazio.

Il più recente, “Ritorno alla Luna”  (IBN), pubblicato ad aprile 2023, e scritto con Carlo Di Leo,  ha l’introduzione dell’astronauta Walter Villadei.                                                                                                                          

Ha preso parte a trasmissioni in TV e radio locali e nazionali, quasi sempre come ospite esperto su temi legati ai voli spaziali, e ha collaborato ad alcune trasmissioni Rai, compresa “Viaggio nel cosmo”, di Piero Angela, del 1998, e Geo & Geo.

L’International  Astronomical Union, fondata nel 1919, assegna ad un asteroide il nome di un personaggio che si è fatto notare nel settore della ricerca e della divulgazione dello spazio, oppure della scienza e cultura.  Unisce le società astronomiche e gli astrofisici  di tutto il mondo, ed è membro dell’International Council for Science, l’autorità riconosciuta  per assegnare i nomi a stelle, pianeti, asteroidi e altri corpi celesti, e la sede centrale è a Parigi.  Ma naturalmente si occupa di tutti i settori dell’astronomia per la nomenclatura e catalogazione di tutti i corpi celesti scoperti, valutandone con attenzione la loro natura.                                                                                             Molti asteroidi sono stati già assegnati a giornalisti e divulgatori, come Piero Angela, Tito Stagno, Piero Bianucci, tanto per citarne alcuni, e molti ricercatori in campo astronomico, astronautico e scientifico. 

Fonte: interiorissimi.it

               

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