Oggi, giovedì 20 giugno 2024, alle 22:50 ora italiana, scocca il Solstizio d’Estate, segnando l’inizio ufficiale dell’estate astronomica nell’emisfero settentrionale. Questo evento astronomico rappresenta il momento in cui il Sole raggiunge la sua massima declinazione a Nord rispetto all’equatore celeste, determinando il giorno più lungo dell’anno.
Il viaggio della Terra intorno al Sole
La Terra compie un’orbita ellittica intorno al Sole nell’arco di 365 giorni, un movimento che, combinato con l’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano dell’orbita, genera la variazione stagionale. Questa inclinazione di circa 23° fa in modo che i raggi solari colpiscano la superficie terrestre con angolazioni diverse a seconda della posizione del pianeta lungo la sua orbita.
Estate astronomica vs. estate meteorologica
È importante distinguere tra estate astronomica ed estate meteorologica. Quest’ultima, definita convenzionalmente sulla base delle medie annuali di temperatura e precipitazioni, va dal 1º giugno al 31 agosto. L’estate astronomica, invece, dipende dalla posizione della Terra rispetto al Sole e inizia precisamente al momento del Solstizio d’Estate.
Solstizio d’Estate, caratteristiche e significato
Durante il Solstizio d’Estate, i raggi solari cadono perpendicolarmente sul Tropico del Cancro, causando una concentrazione maggiore di energia solare e, di conseguenza, temperature più elevate. Questo evento segna non solo l’inizio dell’estate astronomica, ma anche l’apice dell’irradiazione solare, con il Sole che si trova nel punto più alto del cielo. Da questo momento in poi, le giornate cominceranno a diventare progressivamente più corte, un fenomeno quasi impercettibile fino all’avvicinarsi dell’autunno.
La parola “solstizio” deriva dal latino “sol” (Sole) e “sistere” (fermarsi), riflettendo l’apparente stazionarietà del Sole nel cielo in questo periodo.
La magia del Solstizio d’Estate nella cultura umana
Sin dall’antichità, il Solstizio d’Estate è stato un momento di grande significato culturale e spirituale. Le civiltà antiche come i Maya, i Celti, gli Egizi e i Romani celebravano questo evento con rituali pagani in onore della natura, sperando di assicurarsi prosperità per i mesi a venire. Queste celebrazioni erano caratterizzate da giorni di festeggiamenti, danze, musica e abbondanza di cibo.
In Europa, durante il X secolo, la Chiesa cristianizzò queste festività, istituendo le celebrazioni dei Santi Popolari nei giorni 13, 24 e 29 giugno, rispettivamente in onore di Sant’Antonio, San Giovanni e San Pietro. Ciò contribuì a diffondere l’aspetto festivo della stagione estiva.